domenica 17 aprile 2011

Berlusconi attacca: «Giudici eversori, se serve andremo alle elezioni». Sdegno Anm

«La prescrizione breve mi serve per il processo Mills». Il Pd: delirio irresponsabile. Di Pietro: intervenga Napolitano. Bocchino: eversore è lui. Attacco del premier alla scuola.

Silvio Berlusconi (foto Claudio Peri - Ansa)

ROMA - Silvio Berlusconi inizia la giornata attaccando gli insegnati di sinistra, la conclude con un violento attacco contro la magistratura, provocando le reazioni dell'opposizione e dell'Anm.
Nel pomeriggio Berlusconi è intervenuto a una convention organizzata a Roma dal ministro Brambilla, "Pdl al servizio degli italiani". «Dal 2008 abbiamo vinto tutte le elezioni e vinceremo anche le prossime elezioni amministrative. Dobbiamo strappare Napoli al mal governo di certi signori». Berlusconi auspica anche un rilancio del Pdl.
Poi Berlusconi è tornato a cavalcare i suoi temi preferiti: la magistratura ribaltonista che ha fatto fuori Craxi, spalleggiata dalla sinistra, che «pur di fare il male di Silvio Berlusconi nuoce al Paese. La magistratura è permeata di idee di una certa sinistra che vuole cambiare ciò che gli italiani hanno scelto con il voto, in altri termini questo si chiama eversione. Sono 17 anni che la magistratura tenta di farmi fuori considerandomi un ostacolo, ma io sono ancora qui e nonostante tutti i processi non sono mai stato condannato».
Berlusconi ha aggiunto che «serve una commissione d'inchiesta parlamentare per accertare l'esistenza di un'associazione a delinquere a fini eversivi dentro la magistratura. Questa è una patologia della democrazia con cui noi dobbiamo fare i conti, una parte della magistratura ha un ruolo eversivo. Ai pm non interessa la condanna perchè sanno che non possono arrivarci. A loro interessa gettare fango mediatico su di me, sul Pdl e sul governo. I giudici ci considerano tutti delinquenti che l'hanno fatta franca e ciò è dettato dall'invidia da cui sono posseduti. Siamo di fronte ad una magistratura che è uscita dal proprio alveo e che tenta di imporre ai cittadini un altro governo rispetto a quello che loro hanno scelto».
«Non possiamo continuare a permettere che la sovranità appartenga ai pm eversivi della sinistra», ha rincarato la dose Berlusconi, arrivando a ipotizzare anche le elezioni, se questo servirà a bloccare questa spirale. «Dobbiamo andare a votare per cambiare questo sistema. Noi non vogliamo uno Stato di polizia tributaria e giudiziaria dove ci sia l'oppressione burocratica e fiscale e giudiziaria. Vogliamo uno Stato libero e al servizio dei cittadini». Il premier ha invitato i militanti a non disertare le elezioni, a partire dal voto alle amministrative.
Sul processo breve il premier ha detto che «un presidente del Consiglio deve difendere il suo Paese in politica estera e deve essere per questo tutelato e non può essere distratto per delle bazzecole magari accadute 15 anni prima».
«In Parlamento ci sono molti provvedimenti importanti che ora - aggiunge - con la maggioranza che ho, potrò finalmente approvare». Primo tra tutti: il testo sulla prescrizione breve che lui preferisce chiamare processo europeo. Già approvato dalla Camera, è ora all'esame del Senato. E per la prima volta Berlusconi ammette: mi serve per poter governare perchè contiene una norma che «forse, forse, potrebbe accorciare la prescrizione di un mio processo». Il processo a cui fa riferimento è quello Mills in cui lui è imputato di corruzione in atti giudiziari. Un procedimento che non esista a definire pura eversione. «Il processo Mills? È eversione!», dice, sostenendo che l'avvocato inglese non è mai stato corrotto, ma ha semplicemente tentato di evadere il fisco inglese. Siccome però «è uno sfigato», aggiunge, è stato coinvolto in una storia giudiziaria che lo ha portato alla condanna.

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