Il Consiglio Superiore dice no alle manifestazioni della minoranza sciita. Già 22 gli arresti
La minoranza sciita protesta? Le autorità vietano le manifestazioni pubbliche. Anche in Arabia Saudita la libertà di espressione è a rischio. Una sentenza del ConsiglioSuperiore, composto da esponenti religiosi, infatti, prova a mettere fine alle agitazioni verificatesi sull’onta dei focolai scoppiati in tutto il nord Africa che hanno portato alla caduta dei regimi in Tunisia e inEgitto. Un comunicato fa sapere: “Il Consiglio ha stabilito che in questo paese le manifestazioni sono proibite”.
LA LEGGE ISLAMICA – Le proteste pubbliche, per le quali ultimamente sono già state arrestate 22 persone, sarebbero in disaccordo con quanto sancito dalla Sharìa, la legge islamica, e quanto insegnato dal profeta Maometto. “Le riforme – ha affermato ancora il Consiglio – non devono essere realizzate attraverso manifestazioni e modi che generano conflitti e divisioni, questo è quello da cui gli studiosi religiosi di questo paese in passato e ora ci mettono in guardia”. La dichiarazione è una chiara presa di posizione ostile ai partiti politici non allineati con il credo islamico. Anche stavolta, come accaduto nelle settimane scorse in Tunisia e in Egitto, il web ha un ruolo determinante. Sono più di 17mila gli utenti di facebook che hanno accettato l’invito a partecipare a due manifestazioni che si sarebbero tenute questo mese. La prima delle due venerdì prossimo.
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