Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
domenica 13 marzo 2011
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Giappone: un altro incidente nucleare, allarme anche a Onagawa
Dopo Fukushima, stato di emergenza anche in una seconda centrale
È stato decretato lo stato d’emergenza in una secondacentrale nucleare in Giappone, anch’essa colpita dal devastante terremoto di venerdì. Lo ha reso noto l’Aiea (Agenzia internazionale dell’energia atomica). “Le autorità giapponesi – scrive un comunicato dell’agenzia dell’Onu, che ha sede aVienna – hanno informato l’Aiea che il primo (cioè il più basso) stato d’allerta è stato deciso nella centrale di Onagawa dalla Tohoku Electric Power Company”.
REATTORI SOTTO CONTROLLO – Secondo le autorità giapponesi, riferisce l’Aiea, i tre reattori del sito nucleare di Onagawa “sono sotto controllo” e “l’allerta è stato dichiarato per il fatto che i livelli della radioattività registrati sono superiori ai livelli autorizzati nell’area vicino alla centrale. Le autorità giapponesi stanno tentando di stabilire l’origine delle radiazioni”.
SITUAZIONE PREOCCUPANTE – Si tratta del secondo allarme radioattività dal terremoto di venerdì. Stamattina Vittorio Cogliati Dezza, il Presidente di Legambiente, aveva dichiarato che “quello di Fukushima è stato il terzo incidente più grave avvenuto in una centrale atomica nella storia. E non è finita. La situazione continua ad essere grave e l’allarme non accenna a scendere per i rischi di nuove esplosioni negli altri reattori e perché ancora non si è in grado di capire se nel nocciolo dei due reattori più colpiti si sia avviata la pericolosissima fase di fusione.” La situazione della centrale di Onagawa dovrebbe essere meno grave di quella di Fukushima, ma è comunque preoccupante, in un Giappone provatissimo dal terremoto di venerdì scorso.
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Iris Berardi, l’altra minorenne alla corte di B.
Il premier rischia l’imputazione anche per la Berardi, che aveva 17 anni quando frequentava Arcore
Nei nuovi atti della procura di Milano presentati ai legali di Berlusconi ci sono le foto che tutti cercavano: file audio e video che gli investigatori hanno estratto dai telefonini sequestrati durante le perquisizioni del 14 gennaio. “Sono foto familiari, gite in barca”, dice l’avvocato Longo. Ma, giura Gianni Barbacetto del Fatto Quotidiani, invece le memorie dei telefonini hanno concentrato memoria delle immagini hard delle papi girl, con traccia dell’ora e del giorno in cui sono state scattate.
Il bunga bunga, insomma, secondo gli inquirenti, è accertato. E poi c’è Iris, documentata una trentina di volte a casa di Berlusconi:
Erano le 3.25 del 13 dicembre 2009, quando il telefono di Iris Berardi agganciava la cella diArcore, restandone collegata fino alle 10 del mattino. Quella notteSilvio Berlusconi poteva essere proprio lì, ad Arcore, e questo peggiora la sua situazione: Iris – nata a Guarantinga (Brasile) il 29 dicembre 1991 e forlivese d’adozione – la notte del 13 dicembre aveva 17 anni, 11 mesi e 2 settimane. Minorenne: per soli quindici giorni.
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http://www.giornalettismo.com/archives/117448/iris-laltra-minorenne-alla-corte-di-b/
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Giappone, si aggrava il bilancio: "Oltre 10 mila morti solo a Miyagi"
La tv pubblica Nhk annuncia un'ecatombe. Le vittime certe sono 1600, 10 mila i dispersi. La Farnesina: contatti 18 italiani su 29. E la terra continua a tremare
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http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/393175/
Berlusconi arrabbiato con Telecom: “Non dovevano portare Mentana a La7″
Un retroscena dal cda del gigante della telefonia: il premier protesta per l’assunzione del giornalista
Franco Bernabé alla fine ha vinto la sua battaglia.Nonostante i venti contrari, rimane al vertice di Telecom come presidente esecutivo, anche se viene affiancato da Marco Patuano che diventa amministratore delegato con posto in consiglio, il quale mantiene le deleghe attuali sul business italiano con l’aggiunta delle risorse umane. Fa un passo in avanti anche Luca Luciani che diventa direttore generale con responsabilità per tutto il Sudamerica (Brasile e Argentina) in virtù dei buoni risultati ottenuti da Tim Brasil. Entrambi, Patuano e Luciani, continueranno a rispondere a Bernabè, anche se Patuano avrà un contatto diretto con gli azionisti attraverso il consiglio.
Per quanto riguarda Luciani, è difficile non ricordare che il manager era diventato la barzelletta della Rete dopo un famoso discorso ai dipendenti pieno di strafalcioni, nel quale diceva che “Napoletone” (sic) aveva vinto a Waterloo. Quello spettacolare video è ancora visibile nella rete. Ma un retroscena abbastanza interessante è quello raccontato da Giovanni Pons su Repubblica, nel quale si dice che Bernabé è stato a rischio per aver scelto Enrico Mentana alla guida del telegiornale di La7:
Leggi tutto:
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Giappone: 17 italiani mancano all’appello, 5 vicino Fukushima
24
- di Alessandro Gilioli -
Ovviamente il numeretto uscito sulla ruota di Palazzo Chigi è rimbalzato senza contraddittorio su tutti i telegiornali di ieri.
Verrà ulteriormente ripreso, c’è da scommetterci, dai pasdaran del Cavaliere in tutti i talk show prossimi venturi.
A me piacerebbe che il Cavaliere trovasse il tempo di elencarci le 24 assoluzioni in questione, ma credo che proprio ciò non avverrà. II 24 resterà un’altra invenzione mediatica buttata lì a far casino, a prendere per i fondelli i telespettatori.
Per la cronaca, il Cavaliere è stato assolto otto volte, più altre due in cui l’assoluzione è arrivata perché si era cambiato la legge apposta. Per tre procedimenti è stato prescritto. In altri due processi, il reato è stato estinto per sopravvenuta amnistia. Cinque procedimenti sono stati archiviati. Altri due processi sono finiti nel cestino prima della decisione sul rinvio a giudizio per un’altra legge fatta da Berlusconi. Senza il Lodo Alfano (incostituzionale) e poi il Legittimo impedimento totale (incostituzionale) saremmo già arrivati a una sentenza anche in un altro processo (tangenti Mills) che invece è ancora in corso.
In pratica senza le leggi ad personam le assoluzioni vere, quelle pulite, sono otto (un terzo della cifra dichiarata) più cinque archiviazioni. Il resto (nove processi) sono stati o prescritti o amnistiati o azzerati da leggi ad personam.
Altri quattro processi, com’è noto, sono in corso.
Amen.
Sulla riforma della giustizia: ”Basta attendismo, e’ ora di denunciare”
“Lo dobbiamo ai tanti magistrati che sono stati uccisi proprio perché credevano in quei principi costituzionali di indipendenza della magistratura e di eguaglianza dei cittadini davanti alla legge – ha aggiunto – che oggi vengono così apertamente messi in discussione. Non permetteremo più che chi oggi calpesta quei valori si permetta di strumentalizzare il ricordo dei nostri morti”.
Secondo Di Matteo, “dopo anni di preparazione del terreno con sistematiche campagne di delegittimazione della magistratura è partito l’attacco finale al principio di separazione dei poteri sui quali si basa la nostra democrazia”. “L’affievolimento del principio di obbligatorietà dell’azione penale – prosegue – spalanca le porte a una giustizia che persegue solo quel tipo di reati e quella tipologia di delinquenti che il potere politico di turno riterrà di dovere punire. Mi chiedo se assieme al rapinatore e al delinquente di strada verrà consentito di indagare e processare i politici e gli amministratori che con le tangenti si arricchiscono alle spalle dei cittadini onesti”.
Continua ...
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