domenica 13 marzo 2011

Gelmini: "Gli insegnanti sono troppi in piazza chi manda i figli alle private"

Il ministro a 'Che tempo fa': "Per questo li paghiamo troppo poco". Polemica con i manifestanti di sabato

MILANO - La ricetta di Maristella Gelmini è: "Meno insegnanti, più soldi". Questo il succo di una intervista del ministro a "Che tempo fa" sui Rai3. Perché "gli insegnanti sono troppi rispetto al bisogno in Italia, e sono pagati pochissimo proprio perchè sono troppi. Dobbiamo pagarli adeguatamente, ma se cresce il numero all'infinito sono proletarizzati". E a proposito di posti di lavoro, il ministro se la prende anche con i bidelli. "Un altro problema, per esempio, è che ce ne sono quasi duecentomila e spendiamo seicentomila euro per le pulizie. Ci sono più bidelli che carabinieri e abbiamo le aule sporche".
Per la Gelmini "il vero punto non è quello delle risorse, ma come vengono investite. Il governo non ha fatto tagli alla scuola, ma agli sprechi. La spesa per la scuola negli ultimi anni è infatti aumentata del 30 per cento, non è diminuita".
Poi una polemica frontale con la manifestazione 1 in tutta Italia per la Costituzione e la scuola pubblica. "Una manifestazione assolutamente legittima, ma che nasce da un presupposto sbagliato: che il governo abbia attaccato la scuola pubblica". E ancora: "Molti scesi in piazza mandano i figli alla scuola paritaria. Non è una contraddizione, ma lo trovo incongruente, forse non hanno fiducia nella scuola pubblica". Il ministro ribadisce che nell'ultima riforma "non ci sono stati tagli alla scuola, ma tagli agli sprechi".

Wikileaks, si dimette Crowley portavoce del dipartimento di Stato

WASHINGTON - Il ciclone Wikileaks fa un'altra vittima: il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Philip J. Crowley, ha rassegnato le proprie dimissioni dopo essere finito al centro di forti polemiche negli Stati Uniti per i suoi commenti critici sulle condizioni di detenzione di Bradley Manning, l'uomo che ha consegnato milioni di documenti a Wikileaks.
Dimissioni accettate "con rammarico" da Hillary Clinton, ma dovute, a causa delle forti pressioni della Casa Bianca, fortemente imbarazzata dalle posizioni espresse dal funzionario. Durante un incontro con gli studenti del Massachusetts Institute of Technology, qualche giorno fa, Crowley aveva definito "ridicole, controproducenti e stupide" le condizioni in cui Manning era detenuto. Aveva aggiunto anche di non capire i motivi che avevano spinto il Dipartimento della Difesa ad adottare tali misure. In seguito, però, aveva chiarito che si trattava di un'opinione personale.
Dal 2 marzo, il giovane caporale Manning è costretto dalle guardie nella struttura federale di Quantico, in Virginia, dove è detenuto in isolamento, a dormire senza vestiti, in mutande, anche se gli è permesso di tenere una coperta. Gli vengono confiscati gli occhiali da vista, non permettendogli così di vedere, e gli è stato imposto di portare un 'grembiule antisuicidio'.
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Giappone: un altro incidente nucleare, allarme anche a Onagawa

Dopo Fukushima, stato di emergenza anche in una seconda centrale

È stato decretato lo stato d’emergenza in una secondacentrale nucleare in Giappone, anch’essa colpita dal devastante terremoto di venerdì. Lo ha reso noto l’Aiea (Agenzia internazionale dell’energia atomica). “Le autorità giapponesi – scrive un comunicato dell’agenzia dell’Onu, che ha sede aVienna – hanno informato l’Aiea che il primo (cioè il più basso) stato d’allerta è stato deciso nella centrale di Onagawa dalla Tohoku Electric Power Company”.

REATTORI SOTTO CONTROLLO – Secondo le autorità giapponesi, riferisce l’Aiea, i tre reattori del sito nucleare di Onagawa “sono sotto controllo” e “l’allerta è stato dichiarato per il fatto che i livelli della radioattività registrati sono superiori ai livelli autorizzati nell’area vicino alla centrale. Le autorità giapponesi stanno tentando di stabilire l’origine delle radiazioni”.

SITUAZIONE PREOCCUPANTE – Si tratta del secondo allarme radioattività dal terremoto di venerdì. Stamattina Vittorio Cogliati Dezza, il Presidente di Legambiente, aveva dichiarato che “quello di Fukushima è stato il terzo incidente più grave avvenuto in una centrale atomica nella storia. E non è finita. La situazione continua ad essere grave e l’allarme non accenna a scendere per i rischi di nuove esplosioni negli altri reattori e perché ancora non si è in grado di capire se nel nocciolo dei due reattori più colpiti si sia avviata la pericolosissima fase di fusione.” La situazione della centrale di Onagawa dovrebbe essere meno grave di quella di Fukushima, ma è comunque preoccupante, in un Giappone provatissimo dal terremoto di venerdì scorso.

Salute: scoperta falsa celiachia

(ANSA) - ROMA - D'ora in poi tutti coloro che soffrono degli stessi sintomi della celiachia non verranno piu' chiamati falsi celiaci. Ora c'e' una diagnosi: gluten sensivity (GS). Si tratta di una ipersensibilita' al glutine ma con marcate differenze biologiche rispetto alla celiachia,e colpisce 6 volte di piu' della celiachia. In Italia ne soffrono 3 milioni di persone, contro 500mila celiaci. L'identificazione della GS si deve ad un gruppo di ricercatori Usa e di Napoli, coordinato da Alessio Fasano.

G8: terremoto in Giappone e situazione libica domani al vertice europeo

Parigi, 13 mar. (Adnkronos/Dpa) - Il disastro del terremoto in Giappone e la situazione in Libia sembrano destinati a dominare la riunione di due giorni del Gruppo degli Otto (G8), che si aprira' domani a Parigi. I ministri degli esteri degli Stati Uniti, Gran Bretagna, Russia, Canada, Germania, Italia e Giappone si uniranno al loro omologo francese, per affrontare la peggiore catastrofe del Giappone dalla Seconda Guerra Mondiale e la guerra civile in Libia, dove Gheddafi continua per strappare terreno ai ribelli. I rappresentanti delle principali economie industrializzate del mondo dovrebbero discutere degli aiuti al Giappone.

''Oltre 10mila morti solo a Miyagi'' Allarme in tre centrali nucleari Kan: peggiore crisi dal dopoguerra

(Xinhua)
Tokyo, 13 mar. (Adnkronos/Ign) - Sale l'allarme nucleare in Giappone dopo il terremoto e lo tsunami di venerdì scorso. A tenere alta la tensione non è più solo Fukushima ma anche la centrale di Onagawa, dove è stato dichiarato lo stato d'emergenza, e di Tokai, dove si è bloccato il sistema di raffreddamento.

L'impianto di Onagawa, secondo l'Aiea, è stato dichiarato il livello più basso di emergenza. I tre reattori della centrale "sono sotto controllo", secondo le autorità giapponesi. "L'allarme è stato dichiarato perché i livelli di radioattività registrati superano i livelli autorizzati per la zona circostante la centrale".

Gli esperti nella prefettura di Miyagi hanno registrato un livello di radiazioni 400 volte superiore al normale, stando a quanto reso noto dall'agenzia giapponese Kyodo.

Si tenta intanto un bilancio delle vittime. Potrebbero essere più di 10mila i morti nella sola prefettura giapponese di Miyagi, una fra le più colpite dal sisma, secondo quanto ha riferito la tv pubblica giapponese Nhk citando i dati riportati dal capo della polizia della prefettura.

Più di 600 cadaveri sono stati trovati lungo le coste di Miyagi e Iwate. Sono invece tutti salvi i passeggeri dei quattro treni scomparsi e poi ritrovati.

Nelle città più colpite scarseggiano acqua, viveri e carburante e il governo giapponese ha annunciato che a partire da domani mattina potrebbero verificarsi interruzioni di corrente. Il ministro dell'Industria e del Commercio, Barni Kaieda, ha chiesto alle imprese di contenere i consumi.
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SILVIO CONTRO LA SCUOLA PUBBLICA ...

Se Gheddafi lascia ...

Iris Berardi, l’altra minorenne alla corte di B.

Il premier rischia l’imputazione anche per la Berardi, che aveva 17 anni quando frequentava Arcore

Nei nuovi atti della procura di Milano presentati ai legali di Berlusconi ci sono le foto che tutti cercavano: file audio e video che gli investigatori hanno estratto dai telefonini sequestrati durante le perquisizioni del 14 gennaio. “Sono foto familiari, gite in barca”, dice l’avvocato Longo. Ma, giura Gianni Barbacetto del Fatto Quotidiani, invece le memorie dei telefonini hanno concentrato memoria delle immagini hard delle papi girl, con traccia dell’ora e del giorno in cui sono state scattate.

Il bunga bunga, insomma, secondo gli inquirenti, è accertato. E poi c’è Iris, documentata una trentina di volte a casa di Berlusconi:

Erano le 3.25 del 13 dicembre 2009, quando il telefono di Iris Berardi agganciava la cella diArcore, restandone collegata fino alle 10 del mattino. Quella notteSilvio Berlusconi poteva essere proprio lì, ad Arcore, e questo peggiora la sua situazione: Iris – nata a Guarantinga (Brasile) il 29 dicembre 1991 e forlivese d’adozione – la notte del 13 dicembre aveva 17 anni, 11 mesi e 2 settimane. Minorenne: per soli quindici giorni.

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http://www.giornalettismo.com/archives/117448/iris-laltra-minorenne-alla-corte-di-b/

Carceri: Detenuto Muore a Massa, e' 29* Decesso Nel 2011

(ASCA) - Roma - Un detenuto e' morto nel carcere di Massa, giovedi' scorso: si tratta del 29esimo decesso dall'inizio dell'anno. Lo riferisce in una nota l'associazione Ristretti Orizzonti spiegando l'accaduto. ''Enzo Di Marco, 49 anni - si legge nella nota - detenuto nella Casa Circondariale di Massa, si e' sentito male durante la notte di giovedi' scorso. I compagni di cella se ne sono accorti soltanto la mattina dopo e hanno dato l'allarme, ma era troppo tardi per prestargli qualsiasi soccorso. Probabilmente la morte e' stata causata da un infarto, anche se bisognera' attendere gli esiti degli esami tossicologici e istologici, disposti dal magistrato, per avere una risposta certa''. Di Marco, prosegue l'associazione, ''e' il ventinovesimo detenuto che muore nelle carceri italiane da inizio anno e, se l'ipotesi dell'arresto cardiocircolatorio venisse confermata, sarebbe il decimo ucciso da un 'infarto', tra cui tre ragazzi non ancora trentenni. Altri 11 detenuti sono morti suicidi, i rimanenti per sospette overdose di droghe o di farmaci, tranne due, che avevano 66 e 75 anni e sono deceduti per 'cause naturali' legate a patologie da tempo diagnosticate. Nel complesso soltanto 3 dei 29 detenuti morti avevano piu' di 50 anni''. Ristretti Orizzonti riporta una lettera dei familiari dei detenuti di Massa riportata dal quotidiano ''Il Tirreno'' e precedente alla morte di Enzo Di Marco: ''Scriviamo questa lettera perche' vorremmo esprimervi alcune nostre perplessita' sulla Casa circondariale di Massa. Attualmente si trova in uno stato di sovraffollamento assurdo, una situazione disumana. Detenuti costretti a dormire per terra e in condizioni igieniche poco sicure. Anche se tutte queste persone hanno sbagliato, stanno pagando e non e' giusto non rendere pubblica questa situazione. Vengono trattati come bestie. I giornali nazionali non parlano mai del carcere di Massa e delle condizioni in cui vivono i detenuti. Non e' giusto che vivano come animali. Facciamo appello alle istituzioni affinche' non chiudano gli occhi sul carcere di Massa, ma aiutino i carcerati a vivere con dignita' la loro pena. La soluzione forse sarebbe quella di abolire alcune leggi che hanno pesato moltissimo sulle carceri italiane. Una su tutte potrebbe essere quella sull'immigrazione''. Nella Casa Circondariale di Massa, conclude l'associazione, ''ci sono 62 celle, divise in 3 sezioni detentive. In ogni cella dovrebbero trovare posto 2 detenuti, ma per i noti problemi di sovraffollamento la 'capienza ufficiale' dell'Istituto e' stata portata a 175 posti, quindi aggiungendo una terza branda per cella. Attualmente la situazione e' drammatica, perche' i detenuti presenti sono oltre 260 (esattamente erano 266, all'ultima rilevazione, effettuata a inizio anno). Non ci sono brande per tutti e, anche se ci fossero, nelle celle non c'e' lo spazio per montarle, quindi i detenuti sono costretti a dormire su materassi a terra''.

Giappone, si aggrava il bilancio: "Oltre 10 mila morti solo a Miyagi"

La tv pubblica Nhk annuncia un'ecatombe. Le vittime certe sono 1600, 10 mila i dispersi. La Farnesina: contatti 18 italiani su 29. E la terra continua a tremare

TOKYO
Sono più di 10 mila i morti stimati nella prefettura di Miyagi, una delle più colpite dal terremoto-tsunami di venerdì. Lo riferisce la tv pubblica, la Nhk, citando fonti della polizia. «Non ho alcun dubbio», ha detto Naoto Takeuchi, capo della polizia della prefettura di Miyagi, nel resoconto della Nhk, in relazione alla stima catastrofica. Il capoluogo Sendai, infatti, è stato devastato dall’onda anomala di oltre 10 metri di altezza e centinaia di corpi sono stati rinvenuti lungo le coste della prefettura. Il bilancio ufficiale, tuttavia, parla di poco più di 800 vittime (1600 in tutto il Paese), che fanno di Miyagi la prefettura più colpita.
L'intervento dei militari
Il premier Naoto Kan ieri ha parlato alla Nazione invitando all’unità e promettendo l’invio di 50.000 militari: «Dobbiamo ricostruire il Paese dando priorità alla vita umana e lavorare sodo per dare aiuto a chi si troverà senza cibo». Le notizie che si accavallano nel primo vero giorno di soccorsi sono tremende: circa 10 mila persone risultano disperse a Minamisanriku, città portuale travolta dal violento tsunami, a fronte dei 17.000 abitanti. E la terra continua a tremare: solo nelle ultime 24 ore 150 nuove scosse, 25 delle quali di Magnitudo 6.

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http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/393175/

Berlusconi arrabbiato con Telecom: “Non dovevano portare Mentana a La7″

Un retroscena dal cda del gigante della telefonia: il premier protesta per l’assunzione del giornalista

Franco Bernabé alla fine ha vinto la sua battaglia.Nonostante i venti contrari, rimane al vertice di Telecom come presidente esecutivo, anche se viene affiancato da Marco Patuano che diventa amministratore delegato con posto in consiglio, il quale mantiene le deleghe attuali sul business italiano con l’aggiunta delle risorse umane. Fa un passo in avanti anche Luca Luciani che diventa direttore generale con responsabilità per tutto il Sudamerica (Brasile e Argentina) in virtù dei buoni risultati ottenuti da Tim Brasil. Entrambi, Patuano e Luciani, continueranno a rispondere a Bernabè, anche se Patuano avrà un contatto diretto con gli azionisti attraverso il consiglio.

Per quanto riguarda Luciani, è difficile non ricordare che il manager era diventato la barzelletta della Rete dopo un famoso discorso ai dipendenti pieno di strafalcioni, nel quale diceva che “Napoletone” (sic) aveva vinto a Waterloo. Quello spettacolare video è ancora visibile nella rete. Ma un retroscena abbastanza interessante è quello raccontato da Giovanni Pons su Repubblica, nel quale si dice che Bernabé è stato a rischio per aver scelto Enrico Mentana alla guida del telegiornale di La7:

Leggi tutto:

http://www.giornalettismo.com/archives/117443/berlusconi-arrabbiato-con-telecom-non-dovevano-portare-mentata-a-la7/

Giappone: centrali, 1 morto e 11 feriti

(ANSA) - TOKYO - Un tecnico e' morto e altri undici persone sono rimaste ferite negli incidenti di ieri nelle due centrali nucleari di Fukushima, dopo il sisma di venerdi'. E' il bilancio dell'Aiea, l'agenzia internazionale per il nucleare dell'Onu, che ha citato informazioni delle autorita' nipponiche. A Fukushima n.2 un incidente a una gru ha causato la morte di un tecnico e il ferimento di 4 persone. Nell'esplosione nel sito gemello, Fukushima n.1, feriti 7 tecnici. Evacuati 140.000 residenti nell'area.

Giappone: 17 italiani mancano all’appello, 5 vicino Fukushima

Giappone: 17 italiani mancano all’appello, 5 vicino Fukushima
TOKYO - "Nella prefettura giapponese di Fukushima, dove si trova la centrale nucleare in cui e' avvenuta un'esplosione, ci sono ancora cinque italiani ma dubito che i connazionali siano nel raggio di 10 chilometri dall'impianto". Lo ha detto l'ambasciatore d' Italia a Tokyo, Vincenzo Petrone, ai microfoni di Sky TG24. "Siamo in contatto quasi con tutti gli italiani, mancano ancora all'appello 17 ma che potrebbero essere gia' andati via -ha proseguito Petrone- Dubito che non abbiano ricevuto le mail che gli abbiamo mandato. Non ci hanno solo ancora risposto. La polizia, in ogni caso -ha quindi sottolineato- ci garantisce che ne' tra i deceduti, ne' tra i feriti ci sono stranieri''.

24

- di Alessandro Gilioli -

gilioli 24

Nel presentare la riforma della Giustizia, il premier ha sparato un altro dei suoi numeri: 24, le volte in cui sarebbe stato assolto.

Ovviamente il numeretto uscito sulla ruota di Palazzo Chigi è rimbalzato senza contraddittorio su tutti i telegiornali di ieri.

Verrà ulteriormente ripreso, c’è da scommetterci, dai pasdaran del Cavaliere in tutti i talk show prossimi venturi.

A me piacerebbe che il Cavaliere trovasse il tempo di elencarci le 24 assoluzioni in questione, ma credo che proprio ciò non avverrà. II 24 resterà un’altra invenzione mediatica buttata lì a far casino, a prendere per i fondelli i telespettatori.

Per la cronaca, il Cavaliere è stato assolto otto volte, più altre due in cui l’assoluzione è arrivata perché si era cambiato la legge apposta. Per tre procedimenti è stato prescritto. In altri due processi, il reato è stato estinto per sopravvenuta amnistia. Cinque procedimenti sono stati archiviati. Altri due processi sono finiti nel cestino prima della decisione sul rinvio a giudizio per un’altra legge fatta da Berlusconi. Senza il Lodo Alfano (incostituzionale) e poi il Legittimo impedimento totale (incostituzionale) saremmo già arrivati a una sentenza anche in un altro processo (tangenti Mills) che invece è ancora in corso.

In pratica senza le leggi ad personam le assoluzioni vere, quelle pulite, sono otto (un terzo della cifra dichiarata) più cinque archiviazioni. Il resto (nove processi) sono stati o prescritti o amnistiati o azzerati da leggi ad personam.

Altri quattro processi, com’è noto, sono in corso.

Amen.

Sulla riforma della giustizia: ”Basta attendismo, e’ ora di denunciare”

014 Sulla riforma della giustizia: Basta attendismo, e ora di denunciare

“Non è più il momento dell’attendismo: dobbiamo trovare il coraggio della denuncia forte e chiara e spiegare ai cittadini perché questa riforma costituisce un grave pericolo per la tutela dei diritti dei più deboli”.

E’ il duro giudizio del presidente dell’Anm palermitana Nino Di Matteo sulla riforma della giustizia approvata oggi dal Consiglio dei Ministri.

Lo dobbiamo ai tanti magistrati che sono stati uccisi proprio perché credevano in quei principi costituzionali di indipendenza della magistratura e di eguaglianza dei cittadini davanti alla legge – ha aggiunto – che oggi vengono così apertamente messi in discussione. Non permetteremo più che chi oggi calpesta quei valori si permetta di strumentalizzare il ricordo dei nostri morti”.

Secondo Di Matteo, “dopo anni di preparazione del terreno con sistematiche campagne di delegittimazione della magistratura è partito l’attacco finale al principio di separazione dei poteri sui quali si basa la nostra democrazia”. “L’affievolimento del principio di obbligatorietà dell’azione penale – prosegue – spalanca le porte a una giustizia che persegue solo quel tipo di reati e quella tipologia di delinquenti che il potere politico di turno riterrà di dovere punire. Mi chiedo se assieme al rapinatore e al delinquente di strada verrà consentito di indagare e processare i politici e gli amministratori che con le tangenti si arricchiscono alle spalle dei cittadini onesti”.

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http://informarexresistere.fr/sulla-riforma-della-giustizia-basta-attendismo-e-ora-di-denunciare.html

Camorra, consulente Alemanno arrestato si dimette da sindaco di Pignataro

Giorgio Magliocca

ROMA - Giorgio Magliocca ha rassegnato le dimissioni da sindaco di Pignataro Maggiore, con una lettera consegnata, all’avvocato Filippo Trofino.
La decisione è stata presa al termine dell’interrogatorio di garanzia avvenuto ieri pomeriggio nella casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere. La lettera di dimissioni da primo cittadino di Pignataro Maggiore è stata indirizzata anche al Prefetto di Caserta Ezio Monaco, al segretario comunale di Pignataro Maggiore Vito Carangi, al capogruppo di Alleanza civica per le libertà Piergiorgio Mazzuoccolo ed ai consiglieri di maggioranza. Di seguito il testo delle dimissioni.
Le manette sono scattate all’aba di ieri per Giorgio Magliocca, consulente del sindaco di Roma Gianni Alemanno (da ieri sospeso), l’accusa è pesante: concorso esterno in associazione mafiosa per collusioni con il clan camorrista Ligato-Lubrano. Per il procuratore aggiunto della Dda di Napoli Federico Cafiero de Raho e i pm Giovanni Conzo, Alessandro Milita e Liana Esposito, Magliocca era «asservito ai “desiderata” del clan camorristico locale, un sodalizio criminale agguerritissimo protagonista di delitti efferati. Grazie ai boss Magliocca ha potuto vincere ripetute competizioni elettorali». Con i voti della camorra sarebbe stato eletto e alla camorra avrebbe consentito di “rientrare” in qualche modo in possesso dei beni confiscati, lasciandoli alla mercé dei picciotti.
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Gli italiani bloccati: 'Abbiamo paura'

Ricercatori chiusi in casa a Tsukuba, 70 km da Tokyo.

Si sono chiusi in casa e vivono aggrappati a Internet e ai telefonini per capire cosa fare: una decina di ricercatori italiani, che insieme ad altri colleghi stranieri lavorano per un istituto di ricerca giapponese a Tsukuba, una città a 70 chilometri a nord-est di Tokyo, temono che la situazione della centrale nucleare di Fukushima peggiori e chiedono all'Italia di attivarsi per dare notizie e consigliare il da farsi. "Per ora - dice al telefono all'ANSA Corrado Mandoli, uno dei ricercatori - l'allarme radioattivo è basso e qui non è prevista alcuna evacuazione.
Ma il nostro timore è che se la situazione dovesse peggiorare, e questo può avvenire in qualsiasi momento nelle prossime ore, poi sia troppo tardi. Siamo a 200 chilometri dalla centrale, e in caso di esplosione sarebbe una distanza irrisoria. Inoltre, è previsto l'arrivo di un altro tsunami, che potrebbe colpire la centrale e peggiorare la situazione". Andar via adesso, spiega, sarebbe complicato con le loro forze: "la benzina è finita e comunque ci dicono che la strada per Tokyo è praticamente bloccata, per fare 70 chilometri ci vogliono almeno quattro ore. E poi temiamo che mentre siamo in viaggio succeda qualcosa che ci colga impreparati".
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GIAPPONE: GOVERNO, ALTA PROBABILITA' DI FUSIONE NEI REATTORI

(AGI) Tokyo - Il governo giapponese ha riferito che nei due reattori nucleari colpiti dal sisma a Fukushima potrebbe essere avvenuta la fusione. A comunicarlo e' stato il portavoce Yukio Edano: "Stiamo verificando l'alta probabilita' che cio' sia avvenuto nel reattore numero 1 e che cio' sia possibile nel reattore numero tre".

Federalismo, denuncia della Cgil "Su le tasse per 16 milioni di cittadini"

Studio del sindacato di Susanna Camusso sugli effetti della riforma voluta dalla Lega. 3mila 500 Comuni approfitteranno della possibilità di aumentare le addizionali Irpef anche per rientrare dai tagli subiti in Finanziaria

ROMA - "Aumento delle tasse in vista per oltre 16 milioni di cittadini. E ad essere colpiti saranno, ancora una volta, i lavoratori dipendenti e i pensionati dei circa 3.500 Comuni che dovranno, soffocati dai tagli, aumentare le addizionali Irpef, così come previsto dal federalismo municipale". A lanciare l'allarme è la Cgil, alla luce di uno studio condotto dal proprio Dipartimento politiche economiche sugli effetti legati all'entrata in vigore del decreto sul federalismo fiscale municipale, per promuovere le ragioni dello sciopero generale del 6 maggio incentrato sui temi del fisco e del lavoro.
Il provvedimento, approvato con voto di fiducia, spiega ancora la nota della Cgil, "prevede infatti la possibilità per i Comuni di aumentare le addizionali Irpef, ovvero l'imposta sul reddito delle persone fisiche. Una possibilità però, come prevede il decreto, non concessa a tutti i Comuni ma solo a quelli che attualmente applicano un'aliquota addizionale inferiore allo 0,4%. A questi infatti il decreto sul federalismo municipale dà una possibilità di incremento annuo dello 0,2% (potenzialmente per due anni fino allo 0,4%, che sembra rappresentare il tetto del massimo aumento possibile). Una eventualità concessa ai soli Comuni che non hanno sforato già tale tetto perché in tanti hanno già deliberato addizionali superiori allo 0,4% (fino allo 0,9%, come per il comune di roma) e quindi non hanno la possibilità di incremento nè tantomeno l'obbligo di riduzione".
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