martedì 14 gennaio 2014

Cancellieri diserta conferenza nazionale. Gli avvocati la mollano: “Inadeguata”

"Risponde solo al Quirinale": è l'accusa rivolta dal mondo dell'avvocatura al Guardasigilli, che all'ultimo momento ha disertato la tre giorni organizzata dall'Oua a Napoli (e sponsorizzata anche dalla Sai dei Ligresti). E contro le riforme del governo il settore ha indetto lo stato di agitazione, presto potrebbero scattare gli scioperi

Anna Maria Cancellieri
L’occasione è un piccolo incidente di percorso. Potrebbe sembrare una questione d’etichetta ma si trascina invece parecchia sostanza e cioé tutta la ruggine che ormai si è formata nel rapporto traGuardasigilli e la categoria degli avvocati italiani. Da tempo loro sono sul piede di guerra contro le misure sulla giustizia varate da governo e ministro, hanno pure dichiarato lo stato di agitazione e ora non escludono forme di protesta più dure, compreso lo sciopero. La Cancellieri, nel frattempo, è nuovamente in predicato di lasciare la poltrona, stavolta per favorire il rimpasto dell’esecutivo Letta. E loro, gli avvocati, non perdono l’occasione per darle una piccola spinta: l’accusano apertamente d’essere “inadeguata al ruolo“. Il pretesto è la mancata partecipazione della Cancellieri alla Conferenza nazionale dell’avvocatura organizzata dall’Organismo unitario dell’avvocatura (Oua) a Napoli a partire da giovedì.
Una tre giorni che raccoglie la magistratura che conta, i grossi nomi del consiglio nazionale forense e dell’avvocatura, l’unione camere penali, politici e delegati di associazioni e istituzioni come l’Anci. Ma lei, annunciata in apertura alle 16, non ci sarà. Sarà a 2.300 km di distanza, in Russia, a discutere di criminalità internazionale. Qualcuno insinua che abbia scelto la defezione anche per evitare imbarazzi, visto che tra gli sponsor della conferenza c’è anche la Sai della famiglia Ligresti, quella delle famose telefonate. Altri fanno notare che la defezione è un doppio sgarbo, ricordando come proprio a Napoli la Cancellieri si era resa protagonista di un imbarazzante fuori onda che rivelava tutta l’ostilità verso la categoria: “Gli avvocati… sono le grandi lobby che impediscono che il paese diventi normale”, aveva detto lei in un convegno di Confindustria.
Fatto sta che il ministro, laddove si mettono insieme i mondi dell’avvocatura per parlare delle sue riforme, ha preferito non partecipare. E ha avvisato all’ultimo per dire “no grazie, non vengo”. E così quello che gli avvocati le avrebbero detto a viso aperto lo riceve in una nota durissima dell’Organismo Unitario dell’Avvocatura che ilfattoquotidiano.it è in grado di anticipare. “La sua assenza è il segno tangibile del disinteresse che manifesta verso gli avvocati italiani”, scrive l’Ouache non perde l’occasione per sparare ad alzo zero. “Inadeguata al ruolo”, è il verdetto. “La Cancellieri – attacca il presidente Nicola Marino – ormai ritiene di dover rispondere solo ai richiami del Quirinale e non al Parlamento e men che mai alle sollecitazioni della società. Il nostro dovere è cercare il confronto, per questa ragione nonostante gli innumerevoli provvedimenti negativi del Governo di questi mesi, abbiamo invitato il ministro, ma il Guardasigilli anche questa volta ha perso un’occasione decidendo di assentarsi dalla Conferenza Nazionale”.
Continua ...

M5S propone depenalizzazione delle droghe leggere. E Torino è la prima città d'Italia a dire sì alla cannabis

Al via il confronto sul portale interno del Movimento per la stesura di un testo che superi la legge Fini-Giovanardi. Si parte dalla proposta a firma del deputato Cinque Stelle Vittorio Ferraresi, che indica la legalizzazione della Cannabis e la possibilità di coltivarla pagando una tassa di concessione governativa
M5S propone depenalizzazione delle droghe leggere. E Torino è la prima città d'Italia a dire sì alla cannabis
ROMA - Rivedere la legge Fini-Giovanardi sulle droghe. E' quanto propone il M5S che ha dato il via sul portale online alle procedure per discutere un progetto di legge. Si parte dalla proposta a firma di Vittorio Ferraresi. Il deputato Cinque Stelle propone, di fatto, una liberalizzazione dell'uso della cannabis attraverso tre punti: dalla depenalizzazione della Cannabis Indica, alla possibilità di coltivarla. Ma pagando una tassa di concessione governativa.

"La legge Fini-Giovanardi è un provvedimento intollerabile che ha creato solo un'assurda repressione nei confronti di chi fa uso di droghe leggere - si legge sul blog di Beppe Grillo -  ha contribuito all'emergenza carceraria e ha distolto le Forze dell'Ordine da impegni più importanti. Oggi il MoVimento 5 Stelle presenta una proposta che rappresenta il primo passo verso la modifica di questa legge".

"I punti principali della proposta: 1) Spostamento in Tabella II della "Cannabis Indica" tra le sostanze a blando effetto stupefacente, differenziandola quindi dalle droghe pesanti presenti in Tabella I. Si dimezzano in modo deciso le sanzioni penali per le sostanze previste in Tabella II". 2) Rendiamo non punibile la coltivazione di max 4 piante di Cannabis Indica in un luogo indicato nel provvedimento autorizzativo vincolato al pagamento di una tassa di concessione governativa. Viene consentita la detenzione fuori da questo luogo, e la cessione a titolo gratuito di una quantità di max 5 g di sostanza per uso personale. Resta fermo il vincolo della maggiore età - prosegue Ferraresi - 3) Eliminiamo l'arresto obbligatorio per le sostanze in Tabella II (inclusa la cannabis indica), per evitare che per modiche quantità si venga condotti in carcere. Inoltre si eliminano gli illeciti amministrativi per le sostanze della stessa tabella in modo da evitare intasamenti burocratici e gravi impedimenti, come la sospensione della patente di guida o sospensione del passaporto".

Si invitano, infine, tutti gli attivisti e simpatizzanti del Movimento a partecipare attivamente alla stesura della legge: "Sul portale LEX del M5S il testo può essere modificato seguendo i vostri consigli, proposte e critiche.
Partecipa!".

Torino dice sì alla marijuana libera. Intanto Torino è la prima grande città italiana che apre le porte alla cannabis, dopo aver votato in Consiglio comunale, proprio grazie all'appoggio dei consiglieri Cinque Stelle, un documento per la liberalizzazione della marijuana. Non che da oggi si possa consumare, produrre per il proprio uso e condividere tra amici la marijuana sul terrazzo di casa, come se si fosse a Montevideo o ad Amsterdam. Ma questo è il senso "politico" della richiesta, partita dalla Sala Rossa e indirizzata al Parlamento: "Passare da un impianto proibizionistico a uno di tipo legale della produzione e della distribuzione delle droghe leggere". Il testo è quello partorito con un ordine del giorno proposto da Marco Grimaldi di Sel e dai consiglieri Silvio Viale, Luca Cassiani e Lucia Centillo del Pd.

Il ddl Manconi (Pd). Sul piano nazionale, in casa Pd
 il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione parlamentare per i Diritti Umani, ha tirato fuori dai suoi cassetti un disegno di legge già pronto in materia di coltivazione e cessione della cannabis e dei suoi derivati. 

Il ddl Manconi, presentato di recente, raccoglie le due "ipotesi" previste anche da Renzi, ma va oltre. Pevede la non punibilità della coltivazione per uso personale di marijuana e della cessione di piccoli quantitativi dei derivati della cannabis finalizzata all'immediato consumo personale. Prevede, poi, il ripristino della distinzione tra droghe leggere e pesanti, con una riduzione delle pene per le prime, fino alla cancellazione delle sanzioni amministrative per i consumatori. "In questo modo - spiega il senatore - si potrà ristabilire un solco chiaro tra comportamenti inoffensivi legati al consumo personale di sostanze che non nuocciono gravemente alla salute, non più di quanto faccia l’abuso di tabacco e di alcool, e il traffico di sostanze stupefacenti".
http://www.repubblica.it/politica/2014/01/14/news/m5s_presenta_proposta_per_la_liberalizzazione_delle_droghe_leggere-75911631/?ref=fbpr

Sesso: Gb, viagra femminile in vendita dal 2015

Sesso Gb  viagra femminile in vendita dal 2015
(AGI) - Londra, 14 gen. - Il viagra per donne potrebbe essere messo in vendita dal prossimo anno nelle farmacie del Regno Unito, secondo quanto riportato dal 'Daily Telegraph'. La pillola progettata per aumentare il desiderio sessuale femminile pare sia valida anche per la riduzione dell'appetito, frenando la sensazione di fame e la voglia di abbuffarsi. Gli sviluppatori, i ricercatori della Orlibid, la societa' britannica che ha creato il farmaco, sperano che il prodotto sia disponibile all'acquisto entro la fine del 2015. "Sara' una pillola utile a tutte - ha spiegato Mike Wyllie, parte del team - dalle pazienti affette da disfunzione sessuale a quelle che vogliono semplicemente migliorare le proprie performance a letto". Versione sintetica della melatonina - ormone solitamente associato all'abbronzatura - il farmaco agisce sul cervello per aumentare il desiderio sessuale. Presa quindici minuti prima di un incontro, la pillola dovrebbe aiutare a tenere alta la libido per piu' di due ore. .
 http://www.agi.it/salute/notizie/201401141315-hpg-rsa1029-sesso_gb_viagra_femminile_in_vendita_dal_2015?utm_source=facebook.com&utm_medium=Agi&utm_campaign=standard14012014

UE: il tedesco Schulz nega minuto di silenzio per Sharon a Strasburgo

Martin Schulz
14 GEN – Negato il minuto di silenzio per Ariel Sharon al Parlamento europeo. Il presidente Martin Schulz ha respinto la richiesta presentata – in apertura della sessione plenaria a Strasburgo – dall’olandese Laurence Stassen, esponente del partito xenofobo ad anti-islam Pvv.
Il socialdemocratico ceco Richard Falbr ha contestato la richiesta della Stassen chiedendo: “Teniamo un minuto di silenzio quando Sharon è stato responsabile della morte di decine di migliaia di palestinesi?”. (ANSA).

Invito

Allarme Plasil: Ritirato dal mercato il farmaco in gocce. Stop anche ad altri due medicinali

plasil 730
A cura di Adriana Costanzo
E’ di ieri la notizia che l’Aifa (l’Agenzia Italiana del Farmaco) ha ritirato dal commercio tre farmaci, che consiglia, qualora già si avessero a casa, di non assumere.
In particolare, ha stabilito che il Plasil gocce può far più male che bene, infatti a quanto pare, il principio attivo metoclopramide, usato spesso per casi di vomito, diarrea, spasmi intestinali, nausea e vari intossicazioni alimentari, in forma liquida non è assolutamente consigliabile.
Ma ecco nello specifico i farmaci da non assumere più:
- “QUINAPRIL EG 20 mg 14 capsule” – lotto n. 148821, scad. 04/2015, della ditta EG SpA (il ritiro è stato disposto a seguito della segnalazione concernente errata denominazione del medicinale sia sul blister che sul confezionamento esterno);

- “PLASIL 4mg/ml gocce orali soluzione flacone 20 ml” – AIC 020766034 della ditta Sanofi Aventis SpA (il ritiro è stato disposto a seguito della valutazione del Comitato per i medicinali per suo umano – CHMP, il quale ha concluso che il rapporto rischio/beneficio dei prodotti contenenti metoclopramide non è favorevole per le formulazioni liquide orali con concentrazione superiore a 1mg/ml).

- “OCTAGAM 5% 200 ml”, lotti n. C337A8481 scad. 31.8.2015 e n. C340A8482 scad. 30.9.2015, AIC n. 035143039 della ditta Octapharma Italy SpA  (il ritiro è stato disposto a seguito delle segnalazioni concernenti non conformità con alcuni limiti stabiliti dal Paul Ehrlich Institute (PEI) dopo l’incremento di reazioni avverse non gravi riguardanti il medicinale Octagam 10%).

L'arma migliore


Arriva il 4G: tanti vantaggi ma poco sfruttabili

Arriva il 4G: tanti vantaggi ma poco sfruttabili
In queste settimane avrete notato comparire, sullo schermo dei vostri cellulari, la spia con la scritta “4G” al posto della vecchia scritta “3G”: di cosa si tratta?   Da un po’ di tempo sono comparsi nei vari negozi di telefonia mobile i nuovi dispositivi (cellulari e tablet) col marchio 4G, ma molti ancora non sanno di cosa si tratta. Con la sigla 4G si vuole indicare la tecnologia di quarta generazione per la trasmissione dei dati sulla rete cellulare, detta anche LTE (Long Term Evolution).   Come ogni nuova tecnologia, è molto più performante di quella precedente conosciuta col nome 3G e che, negli anni, ha subito diverse evoluzioni fino allo standard HSPA+, capace di raggiungere in download una velocità massima teorica di 42 Mbps.   Col 4G gli operatori promettono una velocità massima in download pari a circa 100 Mbps, il doppio, quindi, rispetto a prima. All’atto pratico dovrebbe portare vantaggi per la navigazione su Internet, per il download dei file e soprattutto per la fruizione di contenuti video in HD.   Smartphone e tablet sono dispositivi che ci permettono di usufruire di servizi Web e di postare immagini e video sulle varie piattaforme sociali ovunque ci troviamo. È naturale che con una connessione dati molto veloce tutte queste operazioni si potranno svolgere più rapidamente. Ciò però non vuol dire che il 3G non vada più bene.   Innanzitutto quando si parla di velocità su rete cellulare è molto diverso che farlo per le connessioni domestiche. Un’ADSL di casa da 20 Mbps offre performance superiori rispetto a una connessione 4G perché i dati pubblicizzati dagli operatori di telefonia mobile – per spingere i vari abbonamenti -sono puramente teorici. All’atto pratico, la velocità che si riesce a raggiungere è di molto inferiore, poiché vi sono diversi fattori che incidono negativamente, tra cui la copertura, la congestione della rete, il fatto di essere in movimento e le interferenze che potrebbero esserci.   Il 4G è per ora accessibile solo in alcune città e ci vorrà del tempo perché raggiunga la stessa copertura della rete 3G. Quest’ultima, comunque, continua ad offrire prestazioni adeguate per le attività che si possono svolgere sui dispositivi mobili. Se da un lato è vero che col 4G si possono scaricare file di grosse dimensioni in molto meno tempo, dall’altro è anche vero che, non essendoci abbonamenti completamente flat, come le ADSL di casa, queste opportunità vengono meno e sono per ora un miraggio.   In Italia le tariffe che si possono attivare con i vari operatori di telefonia mobile prevedono delle soglie mensili che difficilmente superano i 10-15 GB. Con un dispositivo 4G, quindi, si scarica molto più velocemente, ma anche più velocemente si consuma il traffico che si ha a disposizione.   Potrebbe bastare la visione di un paio di film in HD per ritrovarsi senza più traffico a disposizione per il resto del mese. Il 4G apre a scenari sicuramente molto interessanti, ma è ancora troppo presto per poterne sfruttare realmente i vantaggi.   Se, quindi, si ha uno smartphone o un tablet dotato di connessione 3G, prima di mandarlo in pensione sostituendolo con uno 4G sarà meglio pensarci bene e valutare se effettivamente si ha bisogno di una connessione più veloce. Inoltre sarà bene valutare la copertura del segnale nella zona in cui si risiede per evitare di sottoscrivere un abbonamento errato. A tal proposito può venire in aiuto il sito http://opensignal.com/ che consente di verificare la copertura e le prestazioni per le reti fornite da Tim, Vodafone, Wind e H3G nelle varie aree del nostro Paese, un utile strumento da affiancare alle mappe fornite dagli stessi operatori mobile.   - See more at: http://www.laleggepertutti.it/45353_arriva-il-4g-tanti-vantaggi-ma-poco-sfruttabili#sthash.krTskUsk.dpuf
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L’Aquila, si barrica nella sede Bankitalia: poi parla col prefetto e esce

L’AQUILA – “Ho una tanica di benzina e un accendino”. Celso Cioni, direttore di Confcommercio L’Aquila, si è barricato la mattina del 13 gennaio nella filiale della Banca d’Italia, e ha minacciato di appiccare il fuoco qualora qualcuno avesse forzato le porte del bagno dove si era rinchiuso. Dopo qualche ora ha interrotto la sua protesta, dopo aver parlato con il prefetto dell’Aquila.
Celso Cioni ha abbandonato la Banca d’Italia da una porta secondaria quindi dribblando tutti i giornalisti e non dando ulteriori spiegazioni in riferimento al suo gesto.
Cioni aveva annunciato lo sciopero della fame e della sete e aveva dichiarato di voler lanciare “un grido di dolore dei piccoli commercianti di questa martoriata città” e in una nota diffusa da Abruzzo24ore spiega:
“Lo sto facendo per lanciare grido di dolore dei piccoli commercianti di questa martoriata città che costretti dal terremoto a lasciare i propri negozi senza ottenere alcun sostegno e facendo debiti si sono ricollocati alla meglio e sono disperati e con le banche che li tengono quotidianamente sotto pressione.
Molti sono esasperati e ricorrono a medici e psicologi o a psicofarmaci per sostenere questo stato di cose di cui non hanno colpe. Come sapete ci sono casi di suicidi. Per questo inizio sciopero fame e sete e chiedo che il governo riveda le condizioni del sistema bancario almeno nei paesi del cratere e della città che è ancora militarizzata e domando se qui possono applicar si le stesse regole di luoghi dove non è successo nulla.
Se verranno forzate le porte del bagno dove sono barricato ho con me benzina e accendino. Basta con questa situazione che non meritiamo. Basta”.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri e Cioni ha chiesto un colloquio con il prefetto:
“Voglio ottenere qualche iniziativa concreta per uscire da questa situazione. Sono consapevole che rischio l’arresto, ma per un motivo giusto non ho timori. Questa è una giusta causa per migliaia di persone”.
Ai microfoni di SkyTg24 Cioni ha spiegato:
“Siamo stati costretti a respingere finanziamenti di 10mila euro per piccoli imprenditori. L’Aquila in queste condizioni non può ripartire, la ricostruzione non decollerà mai. Pretendiamo di poter esercitare il diritto al lavoro come prevede la Costituzione. Sono molto addolorato per ciò che è accaduto e preoccupato per il futuro. Ma preferisco non parlarne. E’ una pagina dello stesso libro”.
 http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/direttore-confcommercio-laquila-barricato-in-bankitalia-ho-taniche-benzina-1765539/

Rimpasto governo Letta, chi rischia: Giovannini, De Girolamo, Cancellieri e…

ROMA – Il rimpasto di governo per Enrico Letta sembra ormai in arrivo. A rischiare il posto oltre a Nunzia De Girolamo e ad Anna Maria Cancellieri sarebbe anche Enrico Giovannini, reo di aver criticato il Jobs Act diMatteo Renzi. In bilico poi Cecile Kyenge,Carlo Trigilia e si “aggrava” la posizione diMaria Chiara Carrozza, dopo la vicenda dei 150 euro che i professori avrebbero dovuto restituire. Monica Guerzoni sul Corriere della Sera spiega che il “totonomi” dei ministri a rischio dipende anche dal segretario Pd. Il cambio di poltrona infati sembra più vicino per quei ministri poco “allineati” a Renzi.
Il Corriere della Sera scrive:
“Su Enrico Giovannini il leader democratico ha messo una vistosa croce, per aver sollevato il tema delle coperture del Jobs Act. «Il compito dei ministri non è dare giudizi o opinioni, come i professori o gli ospiti dei talk show», ha detto Renzi al Corriere. Il problema è che il ministro del Lavoro ha tutta la stima di Letta, il quale non ha mai manifestato l’intenzione di sostituirlo. Lo stesso discorso vale per Fabrizio Saccomanni, al quale Letta ha affettuosamente rimproverato qualche goffaggine, ma sempre lodando la sua azione di politica economica”.
E al posto del dimissionario Stefano Fassina potrebbe arrivare un “fedelissimo” di Renzi:
«Su Europa, mercati e poteri finanziari Saccomanni è una garanzia » lo difende privatamente il capo del governo, che pensa di colmare qualche incertezza dell’Economia sul piano politico con la sostituzione dell’ex viceministro Stefano Fassina, magari con il consigliere economico del segretario, Yoram Gutgeld”.
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 http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/rimpasto-governo-letta-chi-rischia-giovannini-de-girolamo-cancellieri-e-1765306/

Bersani via da terapia intensiva trasferito in neurochirurgia

Ha lasciato la Rianimazione. A mezzogiorno l'ultimo bollettino medico che sottolinea i continui miglioramenti
Pierluigi Bersani è uscito da terapia  intensiva come informa un bollettino medico dell'ospedale di Parma diramato attorno alle ore 12."Il decorso dell’onorevole Pier Luigi Bersani prosegue regolarmente e le condizioni permangono stabili, in linea con l’iter post operatorio.
Il paziente è stato trasferito , nella serata di ieri, presso la degenza monitorata del reparto di Neurochirurgia, dove viene mantenuto sotto stretto controllo dall’equipe dei neurochirurghi e dei neurorianimatori. Le visite, ancora per qualche giorno, saranno riservate solo ai famigliari."
L'ultimo bollettino medico ufficiale dell'ospedale Maggiore di Parma, sabato pomeriggio, parlava di "condizioni stabili" e già anticipava di fatto il trasferimento,

Bersani era stato ricoverato e operato per cinque ore domenica scorsa per una emorragia celebrale.

LUNEDI MATTINA VISITA DI FILIPPI ( FI) - Il Consigliere regionale di Forza Italia, Fabio Filippi, si è recato nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale di Parma, con l’amico Ferrari di Vezzano sul Crostolo, per trasmettere personalmente gli auguri di pronta guarigione all’Onorevole Pier Luigi Bersani.

Filippi ha incontrato le figlie dell’ex segretario nazionale del Pd, alle quali ha manifestato la sua personale vicinanza ed ha espresso loro l’augurio che il padre possa ritornare al più presto alla vita politica attiva. Il Consigliere regionale si è fatto portatore anche dell’augurio di pronta guarigione rivolto a Bersani dal gruppo di Forza Italia in Consiglio regionale dell’Emilia Romagna.

“Ho apprezzato – afferma Filippi – la gentilezza delle figlie dell’On. Bersani, due ragazze pulite e solari. Consideriamo Bersani un politico leale, un avversario corretto, dote rara nella sinistra italiana. Noi emiliano-romagnoli ricordiamo con piacere l’attività politica ed amministrativa svolta da Bersani nella sua veste di governatore della Regione. Abbiamo bisogno di politici genuini, appassionati e sinceri come Bersani, in questo mondo di polli ruspanti cresciuti in batteria e subito dopo ascesi ai vertici alla politica.

Tornare all’ospedale di Parma mi ha riportato al difficile periodo trascorso l’inverno scorso dalla mia famiglia, quando dopo un incidente stradale mio fratello maggiore, poi deceduto, venne operato d’urgenza nello stesso nosocomio.”

http://parma.repubblica.it/cronaca/2014/01/12/news/bersani_via_da_terapia_intensiva_sta_per_essere_trasferito_in_un_altro_reparto-75720083/

Crescono i contagi fra i giovani, così l'Aids torna a fare paura

Allarme degli esperti: i ragazzi non usano preservativi. Gli adolescenti di oggi non hanno vissuto gli anni dell'emergenza e non vedono i rischi

Tumori: un test del sangue svela il cancro al polmone due anni prima

Permetterà di scoprire la malattia in anticipo rispetto alla diagnosi precoce: il nuovo tipo di prelievo sarà lanciato sul mercato Usa nel corso del 2014 da una società privata londinese proprietaria dell'esame. I risultati dello studio sono stati presentati in California dall'Int di Milano
MILANO - Con un prelievo di sangue è possibile scoprire un tumore al polmone fino a 2 anni prima rispetto all'esame suggerito oggi per la diagnosi precoce della malattia. Lo dimostra uno studio condotto all'Istituto nazionale tumori (Int) di Milano, pubblicato sul 'Journal of Clinical Oncology'. Il test è basato sull'analisi del microRna circolante, e secondo la ricerca permette di ridurre in modo significativo la percentuale di falsi positivi ottenuti con la Tac spirale. Gensignia, società privata londinese attiva nello sviluppo di test diagnostici molecolari, intende lanciare il nuovo prodotto negli Usa nel 2014.

I risultati dello studio sono stati presentati nei giorni scorsi a San Diego alla conferenza dell'Associazione americana per la ricerca sul cancro (Aacr) e dell'Associazione internazionale per lo studio del tumore al polmone (Ialsc), da Gabriella Sozzi, direttore dell'Unità di Genetica tumorale dell'Int. Alla ricerca, finanziata dall'Airc con i fondi del 5xmille e dall'azienda produttrice del test, hanno collaborato l'unità di Chirurgia toracica e di Radiologia dell'Int, l'unità di Radiologia dell'università di Parma e il gruppo di Carlo La Vecchia dell'Irccs Mario Negri di Milano.

Campioni di sangue raccolti su 939 forti fumatori, arruolati nello studio randomizzato 'Multicentric italian lung detection' (Mild), sono stati utilizzati per determinare l'utilità predittiva, diagnostica e prognostica del test molecolare dei microRna circolanti nel sangue. I fumatori analizzati non presentavano la malattia (870 persone), oppure avevano già un tumore al polmone (69). Il test dei microRna - riferiscono dall'Int - ha dimostrato una sensibilità dell'87% nell'identificare il cancro. Considerando tutti i fumatori analizzati, il test dei microRna ha riportato un valore predittivo negativo del 99% per l'identificazione della malattia e del 99,86% per la predizione delle morti per cancro polmonare, sottolineando l'elevata specificità del test nella corretta identificazione degli individui che non erano malati di cancro. L'alta specificità del test dei microRna ha ridotto dell'80% il numero dei falsi positivi individuati dalla Tac spirale che aveva identificato noduli sospetti in forti fumatori non malati di cancro polmonare.

http://www.repubblica.it/salute/ricerca/2014/01/13/news/tumori_un_test_del_sangue_svela_il_cancro_al_polmone_due_anni_prima_della_diagnosi_precoce-75824696/?ref=HREC1-14

Orrore a Dublino, italiano uccide coinquilino e cerca di mangiarne il cuore

Saverio Bellante, 34enne di Palermo, ha subito confessato. Il delitto dopo una discussione durante una partita di scacchi. "Uno degli episodi di violenza più orribili nella storia irlandese"
LONDRA - "Orribile. Una scena inimmaginabile". Così viene descritto quanto gli agenti di polizia si sono trovati davanti una volta arrivati intorno alle due del mattino di ieri in una villetta della periferia residenziale di Dublino. Avevano risposto ad una chiamata. Sul posto un uomo, il volto e i vestiti macchiati di sangue. E' Saverio Bellante, 34enne di Palermo, che ha subito confessato: "Sono colpevole".

Ammette di aver ucciso il suo padrone di casa Tom O'Gorman di 39 anni dopo una discussione durante una partita di scacchi. I dettagli sono talmente macabri ed agghiaccianti che la Polizia non vuole rivelarli del tutto. Qualcosa comincia ad emergere in mattinata sui siti web della stampa irlandese: l'Irish Independent riferisce che la vittima è stata pugnalata più volte con un coltello da cucina. Il corpo dilaniato. L'uomo che ha confessato l'omicidio - scrive ancora il giornale - avrebbe anche detto alla polizia di aver "mangiato il cuore" della sua vittima. Dalla autopsia risulta tuttavia che l'organo fosse intatto ma che invece dal corpo di O'Gorman mancasse un polmone.

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http://www.repubblica.it/esteri/2014/01/14/news/orrore_a_dublino_italiano_uccide_coinquilino_e_cerca_di_mangiarne_il_cuore-75863729/?ref=HREC1-12

La giunta Cota annuncia il ricorso contro la sentenza del Tar

La giunta Cota annuncia il ricorso contro la sentenza del Tar
Già affidato all'avvocato Clarizia l'incarico di impugnare davanti al Consiglio di Stato l'annullamento delle elezioni regionali del 2010. Sabato la Lega Nord e i suoi alleati avevano indetto un corteo cui ha partecipato solo un migliaio di persone
Non ha tardato a giungere la contromossa dell'esecutivo di Roberto Cota dopo la decisione del Tar di annullare le elezioni regionali del 2010. La giunta regionale del Piemonte ha affidato stamane all'avvocato Angelo Clarizia l'incarico di presentare ricorso al Consiglio di Stato, con eventuale richiesta di sospensiva, contro la sentenza del tribunale amministrativo che ha azzerato il Consiglio regionale in seguito alla vicenda delle firme false della lista "Pensionati per Cota" di Michele Giovine. Con ogni probabilità l'atto sarà però presentato non prima del deposito delle motivazioni della sentenza, il cui termine scade lunedì prossimo.

La decisione è conseguente alla levata di scudi di Cota (ora "presidente dimezzato", in grado di adottare soltanto provvedimenti d'urgenza e gestire l'ordinaria amministrazione) e della sua maggioranza, che hanno definito la conclusione dei giudici del Tar "una vergogna" e "un golpe". Un'indignazione che non sembra aver incontrato un'analoga mobilitazione dell'opinione pubblica, traducendosi nella fiaccolata, sabato sera, ha preso parte non più di un migliaio di persone, tra manifestazioni di solidarietà al governatore esautorato e insulti alla magistratura e agli avversari politici.

Tre molotov per il senatore Sì Tav E lui: "Sto pensando di lasciare la politica"

Tre molotov per il senatore Sì Tav  E lui: "Sto pensando di lasciare la politica"
Indirizzate a Stefano Esposito, il parlamentare Pd vicepresidente della Commissione Trasporti che le ha trovate davanti alla porta di casa. Indaga la Digos. In passato altre minacce per il suo impegno a favore della Torino-Lione. La solidarietà della politica. Fassino: "Atti intollerabili". Video intimidatorio al giornalista Numa

Stop Porcellum, le motivazioni della Consulta: "Grave alterazione rappresentanza"

Depositata la sentenza che ha dichiarato incostituzionale la legge elettorale: senza riforma si torna al proporzionale puro, il Parlamento non è delegittimato
ROMA - Firmata la sentenza diabolizione del Porcellum da parte della Consulta. Dopo quattro ore di Camera di Consiglio, i quindici giudici hanno depositato le motivazioni. Si tratta di 26 pagine (il relatore è Giuseppe Tesauro), con i dettagli che tutti aspettavano anche per la trattativa sulla futura legge elettorale.

Democrazia alterata. Il premio di maggioranza previsto dal Porcellum, si legge nel dispositivo, "è foriero si una eccessiva sovra-rappresentazione" e può produrre "una oggettiva e grave alterazione della rappresentanza democratica", perché non impone "il raggiungimento di una soglia minima di voti alla lista".

Premio irragionevole. Secondo la Consulta, la legge elettorale bocciata d'incostituzionalità delineerebbe "un meccanismo premiale manifestamente irragionevole, il quale, da un lato, incentivando il raggiungimento di accordi tra le liste al fine di accedere al premio, si porrebbe in contraddizione con l'esigenza di assicurare la governabilità, stante la possibilità che, anche immediatamente dopo le elezioni, la coalizione beneficiaria del premio si sciolga o uno o più partiti che ne facevano parte ne escano; dall'altro, provocherebbe una alterazione degli equilibri istituzionali, tenuto conto che la maggioranza beneficiaria del premio sarebbe in grado di eleggere gli organi di garanzia che, tra l'altro, restano in carica per un tempo più lungo della legislatura".

Discriminazioni geografiche. "Un’ulteriore censura - afferma ancora la Corte - è, infine, prospettata con riferimento agli artt. 3 e 48, secondo comma, Cost., in quanto, posto che l’entità del premio, in favore della lista o coalizione che ha ottenuto più voti, varia da Regione a Regione ed è maggiore nelle Regioni più grandi e popolose, il peso del voto (che dovrebbe essere uguale e contare allo stesso modo ai fini della traduzione in seggi) sarebbe diverso a seconda della collocazione geografica dei cittadini elettori".

Continua ...
http://www.repubblica.it/politica/2014/01/13/news/consulta_arrivate_le_motivazioni-75853056/

Sharon


Se tutto va male ...


Pericolosi


Informazione


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I dipendenti del governo si alzano la paga del 30%