martedì 14 gennaio 2014

M5S propone depenalizzazione delle droghe leggere. E Torino è la prima città d'Italia a dire sì alla cannabis

Al via il confronto sul portale interno del Movimento per la stesura di un testo che superi la legge Fini-Giovanardi. Si parte dalla proposta a firma del deputato Cinque Stelle Vittorio Ferraresi, che indica la legalizzazione della Cannabis e la possibilità di coltivarla pagando una tassa di concessione governativa
M5S propone depenalizzazione delle droghe leggere. E Torino è la prima città d'Italia a dire sì alla cannabis
ROMA - Rivedere la legge Fini-Giovanardi sulle droghe. E' quanto propone il M5S che ha dato il via sul portale online alle procedure per discutere un progetto di legge. Si parte dalla proposta a firma di Vittorio Ferraresi. Il deputato Cinque Stelle propone, di fatto, una liberalizzazione dell'uso della cannabis attraverso tre punti: dalla depenalizzazione della Cannabis Indica, alla possibilità di coltivarla. Ma pagando una tassa di concessione governativa.

"La legge Fini-Giovanardi è un provvedimento intollerabile che ha creato solo un'assurda repressione nei confronti di chi fa uso di droghe leggere - si legge sul blog di Beppe Grillo -  ha contribuito all'emergenza carceraria e ha distolto le Forze dell'Ordine da impegni più importanti. Oggi il MoVimento 5 Stelle presenta una proposta che rappresenta il primo passo verso la modifica di questa legge".

"I punti principali della proposta: 1) Spostamento in Tabella II della "Cannabis Indica" tra le sostanze a blando effetto stupefacente, differenziandola quindi dalle droghe pesanti presenti in Tabella I. Si dimezzano in modo deciso le sanzioni penali per le sostanze previste in Tabella II". 2) Rendiamo non punibile la coltivazione di max 4 piante di Cannabis Indica in un luogo indicato nel provvedimento autorizzativo vincolato al pagamento di una tassa di concessione governativa. Viene consentita la detenzione fuori da questo luogo, e la cessione a titolo gratuito di una quantità di max 5 g di sostanza per uso personale. Resta fermo il vincolo della maggiore età - prosegue Ferraresi - 3) Eliminiamo l'arresto obbligatorio per le sostanze in Tabella II (inclusa la cannabis indica), per evitare che per modiche quantità si venga condotti in carcere. Inoltre si eliminano gli illeciti amministrativi per le sostanze della stessa tabella in modo da evitare intasamenti burocratici e gravi impedimenti, come la sospensione della patente di guida o sospensione del passaporto".

Si invitano, infine, tutti gli attivisti e simpatizzanti del Movimento a partecipare attivamente alla stesura della legge: "Sul portale LEX del M5S il testo può essere modificato seguendo i vostri consigli, proposte e critiche.
Partecipa!".

Torino dice sì alla marijuana libera. Intanto Torino è la prima grande città italiana che apre le porte alla cannabis, dopo aver votato in Consiglio comunale, proprio grazie all'appoggio dei consiglieri Cinque Stelle, un documento per la liberalizzazione della marijuana. Non che da oggi si possa consumare, produrre per il proprio uso e condividere tra amici la marijuana sul terrazzo di casa, come se si fosse a Montevideo o ad Amsterdam. Ma questo è il senso "politico" della richiesta, partita dalla Sala Rossa e indirizzata al Parlamento: "Passare da un impianto proibizionistico a uno di tipo legale della produzione e della distribuzione delle droghe leggere". Il testo è quello partorito con un ordine del giorno proposto da Marco Grimaldi di Sel e dai consiglieri Silvio Viale, Luca Cassiani e Lucia Centillo del Pd.

Il ddl Manconi (Pd). Sul piano nazionale, in casa Pd
 il senatore Luigi Manconi, presidente della Commissione parlamentare per i Diritti Umani, ha tirato fuori dai suoi cassetti un disegno di legge già pronto in materia di coltivazione e cessione della cannabis e dei suoi derivati. 

Il ddl Manconi, presentato di recente, raccoglie le due "ipotesi" previste anche da Renzi, ma va oltre. Pevede la non punibilità della coltivazione per uso personale di marijuana e della cessione di piccoli quantitativi dei derivati della cannabis finalizzata all'immediato consumo personale. Prevede, poi, il ripristino della distinzione tra droghe leggere e pesanti, con una riduzione delle pene per le prime, fino alla cancellazione delle sanzioni amministrative per i consumatori. "In questo modo - spiega il senatore - si potrà ristabilire un solco chiaro tra comportamenti inoffensivi legati al consumo personale di sostanze che non nuocciono gravemente alla salute, non più di quanto faccia l’abuso di tabacco e di alcool, e il traffico di sostanze stupefacenti".
http://www.repubblica.it/politica/2014/01/14/news/m5s_presenta_proposta_per_la_liberalizzazione_delle_droghe_leggere-75911631/?ref=fbpr

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