Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
martedì 6 ottobre 2009
Minacce di morte a Sandro Ruotolo, il giornalista pedinato e sorvegliato
Roma, 6 ott. (Adnkronos) - Sandro Ruotolo, storico collaboratore di Michele Santoro e suo 'vice' in 'Annozero', e la sua famiglia, sono stati minacciati di morte in una lettera pervenuta al giornalista sulla quale sta indagando la Digos. Secondo i primi accertamenti delle forze dell'ordine la missiva non sembrerebbe opera di un mitomane perché conterrebbe particolari dai quali si desume che il giornalista è stato pedinato e sorvegliato.
Nella stessa missiva, inoltre, si farebbe riferimento ad una lista di 'obiettivi' in cui Ruotolo sarebbe il secondo.
Il giornalista negli ultimi giorni è stato impegnato a Palermo per un'inchiesta sulla mafia che dovrebbe andare in onda nel programma di Raidue.
Il pericolo delle 'bombe supposta' fa scattare l'allarme negli aeroporti francesi
Parigi, 6 ott. - (Adnkronos) - Il rischio di bombe 'supposta', piccoli cilindri metallici inseriti dentro il corpo di attentatori suicidi e azionati da un telefono cellulare, ha messo in allarme i servizi francesi per quanto riguarda la sicurezza dei voli aerei. Simili bombe potrebbero essere individuate solo con una radiografia, ma appare difficile poter passare ai raggi X i milioni di viaggiatori che ogni giorno transitano per gli aeroporti, gia' costretti a levarsi le scarpe e a ridurre il trasporto di liquidi.
L'allarme ha origine da un attentato avvenuto in Arabia saudita lo scorso 28 agosto. Un kamikaze si fece allora esplodere nei pressi del principe Mohammed bin Nayaf, responsabile dell'antiterrorismo del regno. Il bersaglio se la cavo' con pochi graffi, ma il terrorista suicida si smembro' in settanta pezzi. Al Qaeda ha poi diffuso in video in cui si spiegava che la bomba era nascosta all'interno del corpo dell'attentatore e si prometteva di diffondere su internet le istruzioni per realizzare simili ordigni.
Nell'attentato di Gedda, la potenza dell'esplosione e' stata assorbita dal corpo dell'attentatore, salvando la vita al principe saudita. Ma a bordo di un aereo anche una piccola esplosione puo' avere conseguenze catastrofiche, sostengono gli esperti. Per questo motivo, ha rivelato il quotidiano "le Figaro", la minaccia rappresentata dalla bombe supposta e' stata l'oggetto di una nota riservata inviata al ministro dell'Interno francese Brice Hortefeux dal Dcri, nuova branca dei servizi incaricata dell'antiterrorismo.
Per il Dcri e l'Uclat, l'Unita' francese di coordinamento per la lotta al terrorismo, le conseguenze di questa nuova minaccia sono assai serie. Una fonte dei servizi spiega infatti che solo un controllo ai raggi X avrebbe potuto smascherare il kamikaze di Gedda, cosi' come succede per i contrabbandieri che nascondono all'interno del corpo partite di droga. Ma esaminare ai raggi X milioni di viaggiatori comporterebbe tempi lunghissimi e costi elevati, per non parlare dei rischi sanitari per chi viaggia spesso.
La soluzione, suggerisce una fonte della polizia scientifica citata dal giornale francese, potrebbe essere quella di sequestrare durante il volo tutti i telefoni cellulari per impedire la chiamata o l'sms che potrebbe azionare l'ordigno. La bomba supposta preoccupa anche alcuni esperti americani, scrive il Times di Londra. Secondo Scott Stewart, della societa' texana d'intelligence Stratfor, un simile ordigno potrebbe avere "conseguenze catastrofiche se usato a bordo di un aereo, specie se fosse rimosso dal corpo dell'attentatore e piazzato in un punto strategico del velivolo".
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Esteri/Il-pericolo-delle-bombe-supposta-fa-scattare-lallarme-negli-aeroporti-francesi_3847758618.html
Lodo Alfano, attesa per verdetto Consulta. I legali del premier: non è immunità
Roma, 6 ott. - (Adnkronos/Ign) - Con l'esposizione del relatore, il giudice Franco Gallo, si e' aperta al Palazzo della Consulta la seduta della Corte Costituzionale sul lodo Alfano, che sospende i processi per le quattro piu' alte cariche dello Stato: il presidente della Repubblica, il presidente del Senato, il presidente della Camera e il presidente del Consiglio.
Proprio al premier Silvio Berlusconi si riferisce la questione di incostituzionalita' del Lodo Alfano sollevata dalla Procura di Milano relativamente a due processi che vedono imputato il presidente del Consiglio.
Per la Procura della Repubblica milanese e' presente il giudice Alessandro Pace mentre il presidente Berlusconi e' difeso dagli avvocati Niccolo' Ghedini, Gaetano Pecorella e Piero Longo.
Dopo una sospensione della seduta, la Corte Costituzionale ha deciso che la presenza del pm in giudizio di costituzionalita' sul lodo Alfano e' inammissibile.
Il presidente della Consulta Francesco Amirante ha spiegato che "questa presenza per la giurisprudenza della Corte Costituzionale e' inammissibile, non essendo prevista espressamente", ricordando altresi' che "il legislatore ha ritenuto non irragionevolmente di distinguere il ruolo del pm da quello delle parti", anche considerando che "la parita' tra accusa e difesa non comporta necessariamente la presenza del pubblico ministero".
Continua ...
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Lodo-Alfano-attesa-per-verdetto-Consulta-I-legali-del-premier-non-e-immunita_3847055247.html
''Vilipendio al capo dello Stato''. Procura di Roma valuta se mettere sotto inchiesta Antonio Di Pietro
Roma, 6 ott. - (Adnkronos) - La Procura della Repubblica di Roma sta ancora valutando se nei riguardi dell'onorevole Antonio Di Pietro con riferimento alle sue dichiarazioni circa la promulgazione della legge sullo scudo fiscale possa essere ipotizzato il reato di offese nei riguardi del capo dello Stato.
Secondo quanto riportato da notizie di stampa, Di Pietro ha affermato che Giorgio Napolitano, affermando che ''non poteva promulgare la legge criminale sullo scudo fiscale, ha compiuto un atto di viltà e di abdicazione''.
La valutazione che il procuratore della Repubblica Giovanni Ferrara sta facendo con i suoi aggiunti prima di stabilire se debbe essere aperto un fascicolo di indagine riguarda il contenuto di articoli di stampa pubblicati in questi giorni su vari quotidiani, nonchè sull'interrogazione che sui fatti è stata presentata dal presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga al ministro dell'Interno Roberto Maroni e al ministro della Giustizia, Angelino Alfano.
"Aspetto e rispetto serenamente le valutazioni che la Procura della Repubblica vorrà dare - spiega Di Pietro all'ADNKRONOS - Non mi avvarrò di alcuna immunità parlamentare e rivendico il mio diritto-dovere, come cittadino e come rappresentante eletto del popolo, di criticare quei provvedimenti e quelle azioni che ritengo lesive della Costituzione e del diritto da chiunque essi provengano, Capo dello Stato compreso".
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Vilipendio-al-capo-dello-Stato-Procura-di-Roma-valuta-se-mettere-sotto-inchiesta-Antonio-Di-Pietro_3847687850.html
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