lunedì 6 giugno 2011

Rai: Annunziata, mandare via Santoro e' sbaglio editoriale e industriale

Roma, 6 giu. (Adnkronos) - ''E' uno sbaglio mandare via Santoro dalla Rai. Uno sbaglio editoriale e industriale. Che indebolisce la Rai''. Lo afferma all'ADNKRONOS Lucia Annunziata a proposito della risoluzione del contratto tra la Rai e Michele Santoro.

Diecimila volte Libia

La Nato continua a bombardare con ritmo preciso. Ma non è una guerra lampo.
Il governo ha altri problemi, ma colpisce che non si senta più parlare un gran che della Guerra di Libia. Non solo del fatto che non c'è una data per la sua conclusione, come chiesto dalla Lega e concesso dal Pdl. E nemmeno che non è finita in due-tre settimane come diceva il ministro Frattini. Non fa più notizia e basta. Da noi e altrove.
Eppure la Nato continua a colpire con metodo e ritmo meccanico. In queste ore, se i miei conti sono esatti, l'Alleanza compirà la sua missione numero diecimila (10.000) sulla Libia da fine marzo. Quelle che hanno scaricato bombe sui fan di Gheddafi sono circa quattromila.
Ogni giorno arriva un comunicato come questo pubblicato qui sotto. Puntuale sintesi di un conflitto che resta nei radar dei generali. Ma che è uscito da quelli dell'opinione pubblica. Almeno sino al prossimo errore, o massacro o altro.
C'era qualcuno che credeva nelle guerre lampo?

UE: LA CORRUZIONE COSTA 120 MLD L'ANNO. NUOVE MISURE DALLA COMMISSIONE

(ASCA) - Bruxelles, 6 giu - Un pacchetto di misure per rispondere in modo piu' forte ai seri danni che la corruzione arreca alle societa' europee in termini economici, sociali e politici. E' quello presentato oggi dalla Commissione europea dal momento che quattro cittadini dell'Ue su cinque considerano la corruzione un problema grave nei rispettivi Stati membri.
Si stima infatti che la corruzione costi all'economia dell'Ue 120 miliardi di euro l'anno, ovvero l'1% del Pil dell'UE e poco meno del bilancio annuale dell'Unione europea.
Il pacchetto anticorruzione adottato oggi consiste in una comunicazione sulla lotta alla corruzione nell'Ue, che delinea gli obiettivi della relazione anticorruzione dell'Unione europea e gli aspetti pratici del suo funzionamento. Nella comunicazione la Commissione illustra come l'Ue dovrebbe riservare maggiore spazio alle questioni legate alla corruzione in tutte le sue politiche interne ed esterne pertinenti; una decisione della Commissione che istituisce il meccanismo di relazione anticorruzione dell'Unione europea; una relazione sull'attuazione della decisione quadro 2003/568/JHA del Consiglio relativa alla lotta contro la corruzione nel settore privato e una relazione sulle modalita' di partecipazione dell'Unione europea in seno al Gruppo di Stati del Consiglio d'Europa contro la corruzione (GRECO).

Processo Ruby: la ragazza cambia il quarto avvocato

Secondo Ghedini, conti correnti sono corrispondenza privata

Processo Ruby: la ragazza cambia il quarto avvocato

ore 16:48 -

MILANO - Seconda udienza per le eccezioni difensive per gli avvocati di SIlvio Berlusconi. Oggi il grosso dell'intervento si è incentrato sull'incostituzionalità degli accertamenti bancari effettuati. Infatti, secondo il difensore del premier, avvocato e deputato del Pdl Nicolò Ghedini, i movimenti dei conti bancari sono equiparabili ad una corrispondenza privata tra il correntista e la banca stessa. DI conseguenza i magistrati, prima di fare questi accertamenti, da cui risultano tutti i pagamenti fatti dal premier per le ragazze che si prostituivano ad Arcore nei bunga bunga, avrebbero dovuto chiedere l'autorizzazione alla Camera dei Deputati, come previsto dalla Costituzione che tutela anche la corrispondenza privata dei parlamentari. Intanto una novità che riguarda Karima El Maghroub, alias Ruby Rubacuori. Ha cambiato avvocato per la quarta volta. Dopo Luca Giuliante, Massimo Dinoia e Paola Boccardi, ora tocca ad Egidio Verzini, del foro di Verona. QUando i cronisti gli hanno fatto notare che è dello stesso foro dell'avvocato di Lele Mora, Verzini (che fino al 2007 non era certo un principe del foro a Verona, detto per esperienza personale di chi andava lì tutti i giorni, ndr) ha negato che ci fosse un rapporto spiegando: "SOno ben conosciuto dalle mie parti".

Referendum,Idv rinuncia a 3 conflitti

(ANSA) - ROMA - L'Idv rinuncia ai tre conflitti di attribuzione per i referendum. La Consulta domani prendera' in esame quindi solo l'ammissibilita' del nuovo quesito referendario sul nucleare come riformulato dalla Cassazione. Non ci sara' invece alcuna decisione sui tre conflitti tra poteri sollevati dai comitati per i referendum sul legittimo impedimento e sul nucleare per chiedere l'annullamento dell'emendamento al decreto omnibus, e l'annullamento della delibera della Commissione di vigilanza Rai.

'Annozero' fuori dal palinsesto Rai Santoro potrebbe passare a La7

Santoro (Adnkronos)
Roma, 6 giu. (Adnkronos) - 'Annozero' non è nel palinsesto autunnale definitivo di Raidueche il dg Lorenza Lei e il vicedg Antonio Marano hanno presentato oggi al Cda. Michele Santoro ha convocato una conferenza stampa per domattina alle 11 allo Studio 3 di Via Teulada, ufficialmente per fare il punto di fine stagione, ma è probabile che si parlerà di un passaggio imminente a La7.

Il conduttore, a quanto apprende l'Adnkronos, starebbe infatti trattando con la rete di Telecom Italia una prima serata e due seconde serate. La Rai, tra l'altro, non avrebbe chiesto nessun patto di non concorrenza per due anni al giornalista. Da 'Annozero' ad 'Announo'. Finora solo ipotesi, qualche certezza arriverà domani dalla conferenza stampa.

In una nota di Viale Mazzini si legge che la Rai e Santoro hanno ''convenuto di risolvere il rapporto di lavoro'' e hanno ''inteso definire transattivamente il complesso contenzioso - da troppo tempo pendente - altrimenti demandato alla sede giudiziaria''.

''Si è ritenuto infatti - prosegue la nota - di far cessare gli effetti della sentenza del Tribunale di Roma, confermata in appello, in materia di modalità di impiego di Michele Santoro, recuperando così la piena reciproca autonomia decisionale. A tal fine le Parti - conclude la nota - hanno altresì convenuto di risolvere il rapporto di lavoro, riservandosi di valutare in futuro altre e diverse forme di collaborazione''.
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Sentimento e ragione

quattro si

La guerra è una questione di soldi

La guerra è una questione di soldi

Quest’anno la guerra in Afghanistan costerà agli Stati Uniti 113 miliardi di dollari. E il prossimo 107. Praticamente un milione di dollari all’anno per ogni soldato schierato nel Paese. Una cifra decisamente importante, specialmente per una nazione alle prese con una dura crisi economica. Per questo motivo è improbabile che l’argomento delle spese non verrà preso in considerazione quando, nelle prossime settimane, il presidente Usa Barack Obama dovrà decidere modalità e tempistica del ritiro delle truppe dall’Afghanistan.

Anche se, probabilmente, nelle prossime riunioni del gabinetto di guerra di Obama non si parlerà direttamente dei costi, fa notare il Washington Post, questi influenzeranno notevolmente il giudizio dei consiglieri civili. Si ripeterà quindi quella battaglia tra militari e civili a cui abbiamo assistito quando si è dovuto decidere del surge da inviare al fronte.

Adesso, i fautori di un ampio ritiro di truppe, capeggiati dal vice presidente Joe Biden, sostengono che i recenti successi nei confronti dei talibani e di al Qaeda giustifichino un rapido disimpegno, sottolineando il fatto che questi progressi sono frutto dell’azione delle forze speciali e non della costosa operazione militare. E proprio l’uccisione di bin Laden ha ridato slancio a questa tesi, secondo cui, invece di spendere ingenti uomini e risorse nel tentativo di controllare capillarmente un territorio fin troppo ostile, sarebbe preferibile ricorrere maggiormente ad azioni mirate (e segrete) contro obiettivi precisi.

Lo stesso Biden, ai tempo dell’invio di rinforzi, aveva proposto di rinunciare fin da subito al controllo delle zone rurali, per concentrarsi nel garantire la sicurezza nei pochi grandi centri abitati e nell’eliminazione dei leader dei gruppi terroristici. Del resto l’obiettivo, sosteneva il vice presidente, è quello di sconfiggere il terrorismo ed evitare attacchi sul suolo statunitense, non di governare l’Afghanistan e, tantomeno, gli afgani.

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http://italian.irib.ir/analisi/commenti/item/93002-la-guerra-%C3%A8-una-questione-di-soldi

Giappone, trovate tracce di plutonio all'esterno della centrale di Fukushima

Le amministrazioni dei centri vicini preparano piani di evacuazione. Timori per la salute dei tecnici al lavoro.

Detriti radioattivi a Fukushima

ROMA - Una piccola quantità di plutonio è stata rilevata fuori dall'impianto di Fukushima per la prima volta da quando è scoppiata la crisi nucleare in Giappone conseguenza del terremoto e dello tsunami dell'11 marzo. Lo annuncia Masayoshi Yamamoto, professore dell'università di Kanazawa, secondo cui il livello del plutonio trovato nei campioni di terreno prelevati nella città di Okuma, a meno di due chilometri dal cancello principale della centrale, è inferiore al livello medio di plutonio osservato dopo i test delle bombe nucleari.
Tre giorni fa alti livelli di radiazioni erano stati rilevati nell'impianto, aveva annunciato l'operatore Tokyo Electric Power (Tepco) spiegando che un robot nel sito del reattore 1 aveva rilevato fino a 4mila millisievert nella zona sud-est dell'edificio. La contaminazione del suolo intorno alla centrale nucleare è comparabile ai livelli riscontrati dopo la catastrofe di Cernobyl. Secondo Tomio Kawata, ricercatore presso l'ente nazionale per la gestione delle scorie nucleari (Numo), un'area di 600 km quadrati, principalmente a nordovest dell'impianto, ha probabilmente assorbito più di 1,48 milioni di becquerel per metro quadrato di cesio radioattivo, soglia che durante l'emergenza di Cernobyl fece scattare l'evacuazione obbligatoria permanente.
In Giappone le quantità di plutonio rilevate erano state collegate finora al rilascio di materiale radioattivo dopo esperimenti con ordigni nucleari, come quelli fatti dalla Corea del Nord. In base alle ricerche guidate da Yamamoto, è stata effettuata la comparazione delle proporzioni di 3 tipi di isotopi di plutonio, grazie alla quale l'origine della fuga di radiazioni è stata individuata nella centrale di Fukushima, dove i reattori dall'1 al 3 hanno subito pesanti danni, inclusa la fusione parziale, comwe ammesso dalla stessa Tepco solo a fine maggio.

Il reattore n.3 funzionava con una pericolosa miscela di uranio e plutonio. I campioni di suolo intorno alla centrale sono stati prelevati da un team di ricercatori dell'Università di Hokkaido prima del 22 aprile. Il governo di Tokyo aveva imposto un'area di divieto assoluto di accesso nel raggio di 20 km dall'impianto.

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http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=151765&sez=HOME_NELMONDO

Nuovi farmaci contro il melanoma rallentano la progressione del tumore

Al congresso annuale di Chicago trentamila oncologi da tutto il mondo fanno il punto sulla ricerca e sui progressi nella lotta alle neoplasie. In primo piano un trial sulla prevenzione del cancro al seno e gli ultimi ritrovati contro quello della pelle e la mielofibrosi

dal nostro inviato ELVIRA NASELLI
CHICAGO - La "magic bullet" che i pazienti di tutto il mondo aspettano ancora non c'è, ma lo scenario della quarantasettesima edizione dell'Asco di Chicago è un carniere di piccole pallottole che non consentiranno forse di vincere la guerra, ma che aiuteranno molti malati a portare a casa piccole vittorie sulla loro personale battaglia. Tumori che hanno una forte prevalenza sulla popolazione, come quello al seno; che hanno prognosi infausta se non individuati precocemente, come il melanoma, e che invece riguardano piccolissime fette di pazienti, come la mielofibrosi.
Al più grande congresso americano di oncologia, che riunisce ogni anno circa trentamila oncologi di tutto il mondo, per ognuna di queste neoplasie sono stati presentati farmaci che migliorano la sopravvivenza e - non senza dubbi - farmaci che addirittura potrebbero prevenire il rischio di sviluppare un tumore diffuso come quello al seno.
Un trial canadese di fase tre in doppio cieco, per esempio, ha dimostrato come nelle donne in postmenopausa a rischio maggiore di sviluppare il tumore al seno per età (60 anni e più), genetica (casi familiari) e per un alto punteggio nelle scale normalmente utilizzate per il calcolo del rischio, un inibitore dell'aromatasi, l'exemestane, abbia ridotto il rischio del 65 per cento, confrontato ovviamente con il placebo.
Una notizia importante, ma il punto è un altro. La domanda che si fa Fran Visco, presidente della National Breast Cancer Coalition di Washington, è legata quanto meno al buon senso: è accettabile dare a donne che sono sì a rischio di sviluppare un tumore, ma che nei fatti non ce l'hanno e sono dunque sane, un farmaco che ha comunque effetti collaterali anche pesanti?
Passi avanti con farmaci nuovi anche per il melanoma, tumore della pelle che uccide ogni anno 37.000 persone nel mondo. L'Italia è il terzo paese, dopo Australia e Stati Uniti, per incidenza della malattia: 14,3 uomini e 13,6 donne su centomila abitanti per anno, con percentuale in aumento. All'Asco sono stati presentati (e resi disponibili sull'edizione on line del New England Journal of Medicine) da Paul Chapman, del Memorial Sloan Kettering Cancer di New York, i risultati dello studio BRIM3 di fase III che dimostrano come la molecola vemurafenib (di Roche) riduca del 63% il rischio di morte dei pazienti con melanoma metastatico con una mutazione particolare e diffusa (BRAF V600), riducendo anche del 74% il rischio di progressione della malattia.
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Le rivolte del Mediterraneo I giovani in nome di Ilaria Alpi

Arrivano dall'Abruzzo e dalla Lombardia le due studentesse-reporter che si aggiudicano il concorso della nostra testata per ricordare l'inviata della Rai assassinata in Somalia. La premiazione il 17 giugno a Riccione durante la rassegna

di FEDERICO PACE
Vittoria e Giulia sulle orme di Ilaria. Sono due ragazze le vincitrici del concorso “Con gli occhi di un adolescente africano” nato dalla collaborazione tra la nostra testata e il Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi. Le due studentesse-reporter, iscritte all'iniziativa Repubblica Scuola, sono riuscite con precisione e sensibilità a interpretare le idee del premio e a riannodare ul filo con le storie dell’inviata della Rai assassinata, insieme a Miran Hrovatin, in Somalia il 20 marzo del 1994. Vittoria De Lutiis, prima nella categoria delle superiori, frequenta il liceo classico Gabriele D'Annunzio di Pescara. Giulia Colombo, che si è distinta nella sezione delle medie, arriva della scuola secondaria Berbenno di Berbenno, in provincia di Bergamo.
Vittoria De Lutiis ha tracciato in poche parole un racconto evocativo e crudo sullo sfondo degli avvenimenti in Libia (leggi l'articolo 1). Così inizia il suo testo: “Voi dell’Africa avete sempre visto il colore. Il colore della nostra pelle, dei nostri vestiti, dei nostri paesaggi. Vi siete scordati gli odori. Forse ce li stiamo scordando anche noi, soppressi e flagellati come sono dalla puzza di carne umana e di armi da fuoco. Ma se per un secondo riesco a dormire, mi balena nella mente il riso Jollof con gli arachidi, e poi il mare pulito e senza fine, i fiori attaccati disperatamente alle radici e che supplicano di vivere offrendo il loro profumo”.
C'è forza e semplicità nell'articolo di Giulia Colombo (leggi l'articolo 2) “Vorrei diventare medico – scrive la studentessa - perché tutti siano liberi di essere curati. L’importante è non perdersi nelle belle frasi poetiche ma librarsi nel mondo con l’obiettivo di lottare per ottenere qualcosa. Lottare contro la povertà, per la giustizia. Voglio che nel mondo l’uomo si senta uguale perché esiste, come un africano, come un asiatico, come me che mi sento libera solo per il fatto di essere stata creata”.
Molti sono gli articoli arrivati al concorso 3. Tanti giovani autori hanno colto nel segno e hanno mostrato di condividere la passione dei grandi reporter che, come Ilaria Alpi, cercano di comprendere e raccontare gli eventi che sconvolgono molte parti del mondo in cui viviamo.
Le due vincitrici saranno invitate a Riccione alla diciassettesima edizione della rassegna del Premio Ilaria Alpi. Potranno partecipare agli incontri, girare per gli stand e vedere da vicino i grandi inviati (vedi il sito 4). Dal quindici giugno, all'iniziativa ci saranno oltre 270 video in concorso, appuntamenti con le migliori firme del giornalismo, mostre, spettacoli e una lectio magistralis di Demetrio Volcic.
La premiazione delle studentesse si terrà la sera di venerdì 17 giugno in apertura dell'incontro “Rivoluzioni. Dall'Egitto alla Libia, come l'informazione racconta i cambiamenti del mondo” a cui parteciperanno Marc Innaro corrispondente Rai da Il Cairo, Bernardo Valli inviato di Repubblica, Ibrahim Helal redattore di Al Jazeera, Waleed Zwaei di Lybian Appeal Team e Rapahel Brigandi portavoce Aiuti Umanitari Commissione Europea.

Santoro mette 120mila euro al minuto nelle casse della Rai. Che lo caccia

Annozero, Ballarò, Report e Che tempo che fa: i programmi più redditizi del palinsesto rischiano di essere cancellati. Chi pagherà?

Il principio liberale dell’editoria vuole che la separazione fra livello editoriale e la scelta dei contenuti sia basato essenzialmente sull’egoismo e sulla voglia di lucro dell’editore. E’ il principio per cui un editore, ipotizziamo, di estrema destra non troverebbe nessun problema – se non quelli suoi, di coscienza – nel rendersi disponibile a promuovere la pubblicazione di un quotidiano schiettamente comunista, fino a quando il progetto imprenditoriale sia redditizio. D’altronde si tratta di commercio: l’informazione non è un bene commerciabile, ma un valore civile; il supporto su cui circola (giornali, reti tv, internet) invece è un insieme finito di beni economici che, come tale, è sottoposto alle regole di mercato, con tutto ciò che ne consegue. E’ lo stesso principio per cui un imprenditore allergico alle banane potrà certo diventare l’uomo più ricco del mondo commerciando in banane. Nell’ambito della legge, quando si tratta di mercato, le opinioni politiche sono ampiamente superabili: l’editore dovrebbe badare in primo luogo, facendo un ragionamento propriamente economico, alla redditività del bene che distribuisce, chiedendosi se sia il caso di mollare tutto solo laddove tale bene non sia più redditizio.

LA RAI DELLE BANANE – Perchè questa lunga premessa? Perché le notizie di oggi preoccupano. Anzi, che siano notizie di oggi è tutto dire, visto che si tratta di rumors già ben affermati negli ambienti e d’altronde anticipati da ormai mesi, se non anni, di propaganda politica a tamburo contro alcuni protagonisti del piccolo schermo Rai nostrano. Parliamo, ma è solo un esempio, della prima pagina del Fatto Quotidiano di oggi, che titola “Che brutto tempo che fa”, riferendosi alle notizie interne da Viale Mazzini, secondo le quali l’azienda della Tv pubblica di Stato avrebbe tutto l’interesse a non rinnovare il contratto a protagonisti del palinsesto quali Michele Santoro, Fabio Fazio, Milena Gabanelli e Giovanni Floris. Guarda caso, tutti autori e conduttori di programmi televisivi più volte attaccati dal centrodestra che guida il paese, e da Silvio Berlusconi in persona a più riprese. Due su quattro dei personaggi in questione hanno partecipato, animato, dato volto ed anima a Raiperunanotte, la manifestazione a Bologna in cui si esibì Daniele Luttazzi fra gli altri e che volle essere una risposta a quello che sembrò un tentativo censorio, ovvero la soppressione dei programmi di approfondimento politico in vista delle elezioni. Insomma, personaggi che a giudizio di molti fanno semplicemente il loro lavoro e che per questo sembrano ad onde cicliche sempre più invisi agli uomini che governano il paese in questa fase politica, forse morente, forse al termine, ma che non risparmia colpi di coda.

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http://www.giornalettismo.com/archives/128283/santoro-mette-120mila-euro-al-minuto-nelle-casse-della-rai-che-lo-caccia/

Abusi e violenze: la vita dei disabili a New York

La metropoli Usa stanzia miliardi di dollari per gli istituti di cura, che vengono affidati a personale non qualificato o peggio e, quando si lamentano dei soprusi, non vengono creduti.

Jonathan Carey non è morto per mancanza di soldi.” Comincia così una storia agghiacciante raccontata da Dannaky Hakim sul New York Times, chef a parte di una serie di approfondimenti su come vengono trattati i disabili nello Stato di New York e come vengono utilizzati i fondi per la loro cura. Lo stato di New York e il governo federale stanziano ogni anno un ammontare di 1.8 milioni di dollari a persona per le cure di cui necessitano Jonathan e gli altri pazienti dell’Oswald D. Heck Developmental Center, che si occupa di persone con problemi di autismo, sindrome di Down e altri importanti patologie. Jonathan è stato asfissiato sul sedile posteriore di una macchina nel 2007, all’età di 13 anni, da un impiegato della struttura “Posso essere un re buono o un re cattivo.” Pare abbia detto al bambino che stava morendo. Alla scena assisteva un suo college, che era alla guida del veicolo e vedeva la scena dallo specchietto retrovisore.

VIOLENZE E ABUSI - Ci sono 135.000 disabili nel territorio di New York. Non pochi. Spesso sono affidati a personale poco qualificato, devono subire abusi fisici e psicologici e le loro lamentele vengono sistematicamente ignorate. Dal 2005 sette istituti di assistenza non hanno superato i controlli del Dipartimento di Sanità dello Stato, uno di loro quest’anno è stato addirittura chiuso. Jonathan Carey è stato ucciso da un dipendente dell’O. D. Heck, ma ci sono altre strutture che forniscono un servizio discutibile, come il Broome Developmental Centerdi Binghamton, dove alcuni ospiti con problemi sono stati costretti dal personale a combattere tra loro o il Sunmount Developmental Center ad Adirondacks, dove un supervisore è stato accusato per quattro diversi episodi di violenze fisiche e psicologiche sui pazienti.

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Italiani diventano sempre più violenti e aggressivi. Ed è boom di antidepressivi

Roma, 6 giu. (Adnkronos) - Italiani sempre più aggressivi. La conferma arriva da un'indagine realizzata dal Censis, che denuncia un balzo in avanti di minacce e ingiurie negli ultimi 5 anni di ben il 35,3%. Stesso trend di crescita per le lesioni e le percosse, che registrano un +26,5%. E se da un lato l'aggressività incalza, mostra l'indagine presentata stamani a Roma, dall'altro si registra un vero e proprioboom di antidepressivi, con consumi raddoppiati in dieci anni nella penisola (+114,2%).

La dimensione più distruttiva delle pulsioni, spiega il Censis, si riscontra nel progressivo crescere delle forme di depressione. Il consumo di antidepressivi è emblematico: le dosi giornaliere sono piu' che raddoppiate dal 2001 al 2009, passando da 16,2 a 34,7 per 1.000 abitanti.

Per comprendere il disagio che sta vivendo la società italiana, il Censis ha avanzato un'interpretazione antropologica, sottolineando il peso di fenomeni complessi e trasversali che non si lasciano interpretare attraverso i consueti schemi dell'analisi sociale ed economica: la crisi dell'autorità, il declino del desiderio, la riduzione del controllo sulle pulsioni. "Siamo una società in cui sono sempre più deboli i riferimenti valoriali e gli ideali comuni, in cui è piu' fragile la consistenza dei legami e delle relazioni sociali", si legge nel rapporto Censis.
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Arriva la tessera sanitaria anche per Fido con tanto di copertura assicurativa

Roma, 6 giu. (Adnkronos Salute) - Arriva la nuova tessera sanitaria individuale per gli animali domestici,arricchita da una copertura assicurativa che permetterà a chi la possiede di farsi rimborsare le spese veterinarie sostenute per interventi chirurgici al proprio 'pet' dovuti a malattie e infortuni. E' l'iniziativa presentata oggi a Milano da AmicoPets, il primo portale per la gestione informatizzata dei dati anagrafici e clinici degli animali da compagnia, e Ergo Assicurazioni, società del gruppo Ergo Italia specializzata nel ramo danni. 'AmicoPets Card Ergo' e 'AmicoPets Card Ergo Plus' è un progetto che gode del patrocinio del ministero della Salute, della Federazione nazionale degli Ordini dei veterinari italiani e dell'Ente nazionale protezione animali (Enpa). E' l'unico nel suo genere in Italia - assicurano i promotori - inedito nel panorama europeo e sviluppato in collaborazione con l'Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi).

Entrambe le polizze sono dedicate a cani e gatt, dotati di microchip distintivo, senza limiti di età o di razza. Prevedono, oltre a tutti i servizi fondamentali della tessera sanitaria standard (informatizzazione dei dati a cura del veterinario, cartella clinica digitale, call center 24 ore su 24 per il ritrovamento degli animali smarriti, medaglietta, eccetera), il rimborso delle spese veterinarie per interventi chirurgici derivanti da infortunio o malattia e per visite, analisi e accertamenti per il proprio animale domestico.

La formula base ha un costo di 48 euro e una validità di 12 mesi, e prevede un limite di indennizzo di 600 euro. La formula Plus costa 62 euro all'anno e innalza il limite di indennizzo a 1.000 euro. Ottenere la card è molto semplice: è sufficiente registrarsi all'indirizzo www.amicopets.it , ordinare la card scelta ed effettuare il pagamento tramite bonifico, bollettino o tagliando Sisal. Una volta ricevuta l'e-mail di conferma, è necessario recarsi dal proprio veterinario per l'attivazione della cartella clinica online.
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Oliviero Toscani: ''Con le mie modelle 'vegetali' dico basta alle rifatte''

Roma, 6 giu. (Adnkronos) - Riccioli spiritosi di mirtillo, labbra sensuali di fragoline di bosco, orecchini di spighe di grano e dolci coroncine di edera. E' di scena la modella 'bio', naturale in tutti i sensi, e - c'è da giurarci - senza alcun ritocco. Oliviero Toscani sceglie le sue muse per la primavera 2011 e si tratta di volti freschissimi. Per forza: le foto del geniale fotografo, pubblicate su 'Stream 9', ultimo numero del magazine della Perini Navi, ritraggono splendidi volti realizzati con ogni sorta di fiore, frutto ed ortaggio di primavera (FOTO).

Una provocazione con la quale il creativo ha voluto esprimere l'idea precisa di una donna non artefatta, che più naturale non si può. "Basta con queste modelle finte, false, rifatte - spiega Toscani all'ADNKRONOS - tutte col naso ritoccato, le tette siliconate, basta! Proprio ora sto guardando la tv e davanti a me c'è una giornalista con le labbra completamente 'canottizzate': che orrore! Ci vuole più fantasia, più creatività anche da parte degli uomini, che accettano passivamente senza reagire".

La scelta di pubblicare le splendide immagini a tutta pagina su 'Stream', che sul piano dell'immagine è oggi considerato da molti un benchmark per i brand magazine del lusso, la dice lunga sull'intento di rompere gli schemi, un concetto familiare al grande fotografo. "Lo spirito della mia composizione - sottolinea Toscani - era quello di fornire la manifestazione di creatività individuale di un uomo vero, che racconta come vuole la sua donna: noi vogliamo le donne così, naturali, non quelle 'fighette' che se la tirano in tv, che hanno stufato".

E, dietro alla provocazione, Toscani regala un principio sul quale riflettere. "Se le donne non si piacciono - osserva - e cercano di modificarsi in tutti i modi, come pretendono di piacere all'uomo?".

Libia: Tripoli, caccia Nato colpiscono sede radio e tv di stato nella capitale

Tripoli, 6 giu. - (Adnkronos/Aki) - I caccia della Nato hanno colpito oggi in un raid aereo la sede della radio e tv di Stato che si trova a Tripoli. Lo ha reso noto una fonte del regime libico di Muammar Gheddafi citata dalla tv in lingua araba 'al-Alam'. Nonostante l'attacco di oggi la tv di Stato libica continua a trasmettere i suoi programmi.

Bersani: "Pronti a diventare primo partito" Vendola replica: "Su Sel parole meschine"

Pierluigi Bersani (Adnkronos)
Roma 6 giu. - (Adnkronos/Ign) - Grande soddisfazione per il risultato del voto delle amministrative ma con la consapevolezza che c'è ancora "parecchio lavoro da fare". E con un obiettivo: "Vogliamo diventare primo partito in Italia". Così Pierluigi Bersani ha aperto la direzione del Pd nella sede del partito a Sant'Andrea delle Fratte sottolineando innanzitutto il buon esito della tornata elettorale.

Il leader del Pd rinnova al governo la richiesta di dimissioni. "La maggioranza non e' piu' quella uscita dalle elezioni. Siamo al ribaltone e al teatrino della politica". ''Ora scoprono le primarie e vogliono far passare noi da vecchi, ma l'unica cosa giovane che vedo nel Pdl sono i capelli di Berlusconi che crescono...'' aggiunge Bersani. Quindi, ribadisce la linea del Partito democratico: "La nostra strada maestra sono le elezioni, ma - avverte - siamo disponibili a considerare eventuali condizioni per cambiare la legge elettorale".

E in vista delle alleanze si registra semopre una certa diffidenza con la Sinistra di Nichi Vendola. Bersani ieri aveva detto che l''affidabilità' di Sel andrà verificata prima del voto. E oggi arriva la replica, molto seccata, del governatore della Puglia, che parla di dichiarazione "un po' pelosa e meschina". "Credo che nessuno nel centrosinistra - aggiunge Vendola- debba mettersi in cattedra e considerare i propri interlocutori come alunni che debbano sottostare a un giudizio". Questo atteggiamento, assicura il leader di Sel, deriva dalla "cultura del partito che io trovo un po' invecchiata. Al contrario tutti siamo chiamati a metterci in discussione. Quelli che venivano bollati come estremisti, hanno invece avuto una capacita' di apertura culturale che dovrebbe essere di lezione per gli apologeti del moderatismo. Bisogna avere piu' umilta', meno spocchia e piu' disponibilita' a mettersi in discussione. Questo vale per me - avverte Vendola- come vale per Bersani".
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Strauss-Kahn si dichiara non colpevole

Strauss-Kahn (Xinhua)
New York, 6 giu. (Adnkronos) - Dominique Strauss-Kahn si e' dichiarato non colpevole dei sette capi d'accusa formalizzati contro di lui nell'udienza preliminare che si e' aperta questa mattina alle 9.30 (ora di New York).

Poste, disagi agli sportelli. Magri (Agcom): inaccettabile il perdurare dei disservizi

(Adnkronos)
Roma, 6 giu. (Adnkronos) - Continuano anche oggi i disagi negli uffici postali della Capitale dovuti al malfunzionamento del sistema informatico. Uffici postali in tilt anche in Friuli Venezia Giulia, con lunghe code e nessuna sicurezza di riuscire a incassare la pensione.

''Non è accettabile il perdurare dell'incredibile disservizio che sta ancora paralizzando gran parte del sistema informatico di Poste Italiane". E' quanto afferma Gianluigi Magri, Commissario Agcom.

"Non è accettabile che tali problemi perdurino e non è accettabile che non vi sia una chiara disanima degli avvenimenti individuando le specifiche responsabilità. Nell'era della tecnologia e della comunicazione simili incredibili episodi minano non solo la capacità di garantire un pubblico servizio, ma anche la credibilità di chi dovrebbe garantirlo'', aggiunge il commissario Agcom.

Questa mattina è stato preso d'assalto l'ufficio postale di Piazza San Silvestro a Roma che pare essere uno dei pochi a funzionare nella capitale. Lunghe code in mattinata si sono registrate infatti in diversi uffici di Poste italiane a Roma. "Stamattina c'erano centinaia di persone - spiega una delle signore in coda questa mattina agli sportelli di via Arenula - poi sono andate via una volta resesi conto che i terminali continuavano a non funzionare e che era probabilmente inutile attendere". Il responsabile dell'ufficio postale di via Arenula conferma infatti che i terminali funzionano a singhiozzo e che è stato loro comunicato che i problemi dovrebbero essere risolti a breve. Stessa scena nell'ufficio postale di via Monterone, dove i dipendenti confermano la presenza di lunghe code questa mattina.

Nel frattempo ''Poste Italiane ha accolto oggi la richiesta del Codacons di aprire un tavolo di conciliazione finalizzato a risarcire gli utenti danneggiati dai disagi informatici dei giorni scorsi'', informa l'associazione dei consumatori. ''Invitiamo i cittadini che nei giorni scorsi hanno avuto problemi con i servizi postali a conservare tutte le prove dei disagi subiti, come ad esempio bollette, fatture, e contravvenzioni scadute - spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi - documenti utili per dimostrare i danni materiali legati al disservizio''.