lunedì 6 giugno 2011

Giappone, trovate tracce di plutonio all'esterno della centrale di Fukushima

Le amministrazioni dei centri vicini preparano piani di evacuazione. Timori per la salute dei tecnici al lavoro.

Detriti radioattivi a Fukushima

ROMA - Una piccola quantità di plutonio è stata rilevata fuori dall'impianto di Fukushima per la prima volta da quando è scoppiata la crisi nucleare in Giappone conseguenza del terremoto e dello tsunami dell'11 marzo. Lo annuncia Masayoshi Yamamoto, professore dell'università di Kanazawa, secondo cui il livello del plutonio trovato nei campioni di terreno prelevati nella città di Okuma, a meno di due chilometri dal cancello principale della centrale, è inferiore al livello medio di plutonio osservato dopo i test delle bombe nucleari.
Tre giorni fa alti livelli di radiazioni erano stati rilevati nell'impianto, aveva annunciato l'operatore Tokyo Electric Power (Tepco) spiegando che un robot nel sito del reattore 1 aveva rilevato fino a 4mila millisievert nella zona sud-est dell'edificio. La contaminazione del suolo intorno alla centrale nucleare è comparabile ai livelli riscontrati dopo la catastrofe di Cernobyl. Secondo Tomio Kawata, ricercatore presso l'ente nazionale per la gestione delle scorie nucleari (Numo), un'area di 600 km quadrati, principalmente a nordovest dell'impianto, ha probabilmente assorbito più di 1,48 milioni di becquerel per metro quadrato di cesio radioattivo, soglia che durante l'emergenza di Cernobyl fece scattare l'evacuazione obbligatoria permanente.
In Giappone le quantità di plutonio rilevate erano state collegate finora al rilascio di materiale radioattivo dopo esperimenti con ordigni nucleari, come quelli fatti dalla Corea del Nord. In base alle ricerche guidate da Yamamoto, è stata effettuata la comparazione delle proporzioni di 3 tipi di isotopi di plutonio, grazie alla quale l'origine della fuga di radiazioni è stata individuata nella centrale di Fukushima, dove i reattori dall'1 al 3 hanno subito pesanti danni, inclusa la fusione parziale, comwe ammesso dalla stessa Tepco solo a fine maggio.

Il reattore n.3 funzionava con una pericolosa miscela di uranio e plutonio. I campioni di suolo intorno alla centrale sono stati prelevati da un team di ricercatori dell'Università di Hokkaido prima del 22 aprile. Il governo di Tokyo aveva imposto un'area di divieto assoluto di accesso nel raggio di 20 km dall'impianto.

Continua ...

http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=151765&sez=HOME_NELMONDO

Nessun commento:

Posta un commento