NEWYORK - Con 14 voti a favore e solo uno contrario ma decisivo, quello degli Stati uniti, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha bocciato la risoluzione che condanna Israele per aver continuato a costruire insediamenti a Gerusalemme est e nei territori palestinesi. Immediate le reazioni polemiche che si sono susseguite per tutta la notte fino a questa mattina. Israele ha lanciato un appello affinchè riprendano i negoziati diretti con i palestinesi. ''Israele apprezza profondamente la decisione del presidente Obama di porre il veto alla risoluzione del consiglio di sicurezza'', si legge in una nota diffusa dall'ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu. Dopo il veto degli Usa l'autorità nazionale palestinese ha dichiarato di voler ''rivedere il processo negoziale'' con Israele. ''Si tratta di una decisione sciagurata e squilibrata, che influenzerà la credibilità dell'amministrazione americana - ha dichiarato Yasser Abed Rabbo, segretario generale del comitato esecutivo dell'Olp, uno dei principali negoziatori per l'Anp, che ha anche detto che i palestinesi intendono ora ''rivedere'' il processo negoziale con Israele. Da Bruxelles, Catherine Ashton, il capo della diplomazia europea, ha espresso il suo ''rammarico'' per l'impossibilita' di ''raggiungere un consenso sulla risoluzione sugli insediamenti al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite''. ''La posizione dell'Ue sugli insediamenti (ebraici), compresi quelli a Gerusalemme est - ha sottolineato il capo della diplomazia dell'Unione europea - è chiara: sono illegali secondo il diritto internazionale, costituiscono un ostacolo alla pace e rappresentano una minaccia alla soluzione dei due stati''. La Ashton ha quindi ribadito la necessità di ''fare tutto il possibile per una rapida ripresa dei negoziati tra le parti''. "Rammarico'' espresso anche dall'Italia tramite una nota della Farnesina. ''L'italia - si legge - si riconosce pienamente nella posizione del Consiglio affari esteri dell'Ue del 13 dicembre 2010 che esprime rammarico per il mancato rinnovo della moratoria e reitera come gli insediamenti israeliani, compresi quelli che si trovano a Gerusalemme est, siano illegali secondo il diritto internazionale e costituiscano un ostacolo alla pace, ripetendo a tutte le parti l'invito ad astenersi da azioni unilaterali e dalla violenza''. In questo senso, prosegue la nota, ''condividiamo il contenuto della risoluzione presentata al riguardo dal gruppo arabo in Consiglio di sicurezza. siamo tuttavia convinti che nell'attuale congiuntura del processo di pace e di rivolgimenti nella regione, l'iniziativa non risulti utile per facilitare progressi. L'italia continua a credere nella rapida ripresa del dialogo come strumento migliore per raggiungere la soluzione dei due stati sulla base dell'accordo fra le parti''.
Divulgo quello che ... non tutti dicono ... / Perchè il male trionfi è sufficiente che i buoni rinuncino all'azione. (Edmund Burke)
sabato 19 febbraio 2011
L'Egitto autorizza il passaggio da Suez delle navi iraniane
IL CAIRO - L'Egitto ha dato il via libera al passaggio di due navi da guerra iraniane attraverso il canale di Suez.
Ruby, il giallo dei verbali mancanti: 22 interrogatori, solo 5 nel fascicolo
I colloqui concentrati tra giugno e agosto: i pm possono esibirli in aula.
Perché il Pd abbraccia Fini e respinge Vendola
Forse è il caso che Bersani la smetta con la solita tiritera de “Le primarie le abbiamo inventate noi” che in realtà sta a significare “Non venite a rompermi le scatole, le primarie le faremo quando saremo sicuri di non perderle”.
La paura di essere stracciati da Vendola è oramai sotto gli occhi di tutti. I vertici del Partito Democratico sanno benissimo che, se le facessero oggi, il leader di Sinistra e Libertàbrucerebbe tutti i suoi avversari sullo scatto. È quindi opportuno eludere le domande, glissare sulle pressioni, e cambiare argomento. Le primarie, per ora, non sono in programma.
Se da un lato la società non manchi di palesare il suo disappunto e il suo disgusto per la politica di Pdl eLega, dall’altro la dirigenza del principale partito d'opposizione difende il suo piano politico, evidentemente utopistico, pur di non perdere potere e poltrone. E allora va avanti con proposte che – si sa – verranno rispedite al mittente. L’idea di una Santa Alleanza per battere Berlusconi, che vada daVendola a Casini, da Bersani a Fini, fa ribrezzo. A tutti. Una strategia che, nel medio termine, si rivelerebbe perdente.
Continua ...
Il processo. Imputato: Silvio Berlusconi. Colpevoli? Tutti
Il prossimo 6 Aprile, alle 9 e 30, davanti alla quarta sezione penale del tribunale di Milano, inizierà il processo con tiro immediato nei confronti di Silvio Berlusconi, imputato dei reati di concussione e prostituzione minorile. Sarà, quel giorno, una delle date più infauste nella storia della Repubblica.
Chi mi ha letto in questi anni sa quanto io sia decisamente anti-berlusconiano; proprio questa mia insofferenza verso il berlusconismo m’impedisce di gioire di quel che sta accadendo.
Il processo che si dovrebbe tenere a Milano - scuserete i condizionali, ma sono d'obbligo - per i reati che Silvio Berlusconi avrebbe commesso, per placare i sintomi di quello che appare come un disturbo psico-sessuale, rappresenterà uno dei punti più bassi della nostra vita pubblica come pure un punto di non ritorno nella lotta al berlusconismo: una sconfitta per chi, come me, si ostina a credere nella democrazia e nella maturità dei cittadini italiani.
Non intendo affatto dire che il processo non si dovrebbe tenere né, tanto meno, che i giudici milanesi abbiano commesso la benché minima irregolarità; per quel che ne so, anzi, essi stanno semplicemente compiendo il proprio dovere e solo spero che il dibattimento duri poco e comporti, per l’Italia, il minor danno d’immagine possibile.
Quel che mi lascia con l’amaro in bocca è che si debba arrivare a questo per veder terminare la carriera politica di Silvio Berlusconi; che il Presidente del Consiglio Berlusconi, rappresentante del peggio d’Italia e dell’occidente, non sia stato sconfitto politicamente, ancor prima che in parlamento e, quindi, elettoralmente.
La morte politica di Berlusconi, in realtà avvenuta il giorno stesso in cui ha formato con nani e ballerine il proprio governo, è, da qualunque punto di vista si guardi, un suicidio. Le opposizioni non hanno giocato, in questo, il minimo ruolo; avrebbero benissimo potuto non esserci e, ancora oggi, continuano ad essere quasi ininfluenti.
Un’eventuale loro vittoria nelle elezioni, che ritengo ormai prossime, non cambierà questo giudizio; saranno consultazioni in ogni caso segnate dal Bunga Bunga e saranno i difetti umani - evidentissimi - di Silvio Berlusconi, la sua senilità, ad essere il centro del dibattito, non il berlusconismo in sé.
Continua ...
http://www.agoravox.it/Il-processo-Imputato-Silvio.html
Libia, sono 84 i morti negli scontri Berlusconi: "Non voglio disturbare Gheddafi"
Il nuovo dato fornito dall'organizzazione umanitaria Human Rights Watch. Nella notte bloccato il traffico internet in tutto il paese. Tensione in Algeria, migliaia in piazza e la polizia carica i manifestanti: in coma un deputato. Il re del Bahrein chiede di avviare il dialogo con l'opposizione, i blindati lasciano piazza delle Perle a Manama. Obama: "Basta violenze". Un morto in Yemen.
rlusconi, le memorie di Sarah Brown "Quando chiese il numero alla Campbell"
I giornali stranieri continuano a occuparsi dei guai del premier. Su Times ed Herald Tribune le testimonianze di italiani che vivono all'estero: "Le donne lo stanno abbandonando". E il Financial Times lo paragona a Gheddafi e Mubarakdal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI
G20, c'è l'accordo sugli squilibri "Ripresa più solida ma disomogenea"
Intesa sui cinque indicatori per misurare gli scompensi economici globali. Superate le divergenze tra i paesi del G7 e quelli dell'area 'Bric' (Brasile, Russia, India, Cina), che avevano proposto il ricorso alla bilancia commerciale al posto di quella delle partite correnti
Berlusconi: "Riformeremo la Consulta" Nuovo affondo contro magistrati e Fini
Il premier interviene telefonicamente a un convegno del Pdl a Cosenza: "Mi vogliono eliminare con l'arma giudiziaria, ripresenteremo tutti i provvedimenti sulla giustizia". Per la Consulta annuncia: "Servirà il quorum di due terzi per abrogare le leggi"
La lista completa dei vip del Pio Albergo Trivulzio
Affitti a prezzo stracciato e nomi eccellenti: Libero pubblica la lista completa di politici e vip che hanno avuto le case. Tra gli altri Carla Fracci, il figlio di Pillitteri, il direttore generale del Milan Ariedo Braida. Ma anche il dirigente della Sezione criminalità organizzata della Squadra mobile di Milano, impegnata nell’inchiesta sul caso Ruby, Maria José Falcicchia.
Continua ...Sondaggi, Vendola mai così in alto. Il Pd tiene. Silvio ora è a -1
Le ultime rilevazioni incoraggiano la coalizione di centrosinistra. Che si avvicina a Berlusconi. Sel vola oltre l’8%.
Mai così in alto. Nichi Vendolavola nei sondaggi. I numeri degli ultimi giorni parlano chiaro:Sinistra Ecologia Libertà è una forza alla quale il Pd non può rinunciare nel mettere a punto una alternativa alla destra di Berlusconi.
CONTINUA IL BOOM DIVENDOLA – I dati diffusi dagli istituti di sondaggi descrivono il partito del governatore pugliese, in media, oltre l’8% (8,3). Si va dal 6,3% di Cfi group (rilevazione del 10-11 febbraio) al 9,4% di Ispos (14 febbraio), passando per i 7,7 punti percentuali di Digis (11-12 febbraio), gli 8,2 di Demos&Pi (9-11 febbraio), gli 8,6 di Demopolis (4-7 febbraio), i 9 di Fullsearch (11-14 febbraio) i 9,2 di Emg (3-6 febbraio). Per Sel è un crescendo. A dicembre oscillava tra il 6 e il 7%. A novembre valeva, in media, il 5,3%.
PD IN RIPRESA – E se a fine 2010 il boom di Vendola coincideva con una flessione del PartitoDemcoratico, oggi, la crescita non sembra danneggiare Pier Luigi Bersani e soci. I democratici sono in ripresa, seppur lieve. Il Pd vale il 25,6% ed oscilla dal 24,3% di Demos%Pi al 30,6% di Cfi group. E’ lo stesso dato di fine ottobre. A fine anno, la media settimanale, oscillava perennemente tra il 24 e il 25%. Con qualche sondaggista che lo stimava al 23% netto. Perde ancora qualcosa l’Italia dei Valori, che vale oggi in media il 5,6%. A dicembre valeva almeno il 6. A fine ottobre era al 6,8. Complessivamente Sel, Pd e Idv, insieme ottengono il 39,6%, il massimo degli ultimi mesi. Negli ultimi mesi del 2010 il trio non era mai andato oltre il 37,9% di media.
Continua ...
http://www.giornalettismo.com/archives/114600/sondaggi-vendola-in-alto/
Nasce l’alleanza contro il Papa
La visita berlinese di Benedetto XVI suscita forti proteste
Le associazioni critiche sulle posizioni della Chiesa cattolica in materia di diritti civili e sessualità hanno fondato un’alleanza per organizzare la protesta nei giorni in cuiBenedetto XVI sarà a Berlino. Il direttore di una casa editrice gay Bruno Gmünder, è intenzionato a donare una sede temporanea del comitato, che è immediatamente operativo e che dovrà mobilitare le forze da ora fino a settembre, data prevista per l’arrivo del Papa. ALLEANZA CONTRO IL PAPA – Giovedì sera, informa Queer.de, nella sede dell’associazione berlinese dei gay e delle lesbiche tedesche, la LSVD, si sono incontrate una ventina di gruppi e movimenti attivi sui temi etici, con posizioni laiche. C’erano molte associazioni omosessuali, ma la maggioranza era composta da gruppi etero. La LSVD, tramite il suo , Manfred Bruns, aveva parlato già criticato in autunno la visita del Papaal Bundestag, definendola un’inaccettabile inginocchiarsi di fronte ad un leader religioso, che, “senza alcun dubbio rifiuta alcuni diritti fondamentali difesi dalla nostra Costituzione in materia di uguaglianza e divieto di discriminazione”. Bruns aveva rimarcato come il Papa durante la sua vita dovrebbe visitare il monumento alle vittime omosessuali cadute del regime nazionalsocialista. MOBILITAZIONE PERMANENTE – Il comitato contro la visita di Benedetto XVI ha intenzione di attivarsi da subito per organizzare una serie di eventi capaci di attrarre l’opinione pubblica in termini critici sul pensiero del Papa sui temi che riguardano l’autodeterminazione sessuale. Il coordinamento delle attività è stato dato alla LSVD, l’associazione più strutturata tra quelle che hanno fondato il gruppo di lavoro anti Ratzinger. Il prestigioso editore Bruno Gmünder, che dirige una casa di pubblicazioni omosessuali tra le più seguite in Germania, si è dichiarato disponibile a finanziare una sede per le attività del comitato, che è aperto ed auspica un coinvolgimento significato da parte degli attivisti esperti sul tema della Chiesa cattolica e della sessualità. Sono diverse comunque le opinioni all’interno delle forze che compongono l’alleanza in vista della visita del Papa. Günter Dworek, un membro della LSVD, ha comunque rimarcato l’intenzione di organizzare manifestazioni che non debbono ferire la sensibilità religiosa altrui, una dichiarazione citata anche da un’agenzia di notizie cattoliche. Le associazioni berlinesi sperano comunque di replicare il buon esito delle proteste organizzate a Londra nel 2010 e a Sidney nel 2008 in occasione dell’arrivo di Benedetto XVI.
Continua ...
http://www.giornalettismo.com/archives/114613/nasce-lalleanza-contro-il-papa/