Intesa sui cinque indicatori per misurare gli scompensi economici globali. Superate le divergenze tra i paesi del G7 e quelli dell'area 'Bric' (Brasile, Russia, India, Cina), che avevano proposto il ricorso alla bilancia commerciale al posto di quella delle partite correnti
PARIGI - La ripresa economica globale si sta rafforzando, anche se procede ancora in maniera disomogenea. E restano "rischi al ribasso". È quanto si legge nel comunicato finale del G20 dei ministri delle Finanze e i governatori della banche centrali che, al vertice di Parigi, hanno raggiunto un accordo sui cinque indicatori per misurare gli squilibri globali economici. Un'intesa che il commissario europeo agli Affari economici Olli Rehn, ha definito un "decisivo passo avanti". Sarebbero quindi state superate le divergenze tra i paesi del G7 e quelli dell'area 'Bric' (Brasile, Russia, India, Cina), che avevano proposto il ricorso alla bilancia commerciale al posto di quella delle partite correnti. La lista degli indicatori non tiene in considerazione le riserve di cambio, una delle misure più controverse.
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