sabato 19 febbraio 2011

rlusconi, le memorie di Sarah Brown "Quando chiese il numero alla Campbell"

I giornali stranieri continuano a occuparsi dei guai del premier. Su Times ed Herald Tribune le testimonianze di italiani che vivono all'estero: "Le donne lo stanno abbandonando". E il Financial Times lo paragona a Gheddafi e Mubarak
dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

LONDRA - Anche oggi molti articoli su Berlusconi sulla stampa internazionale. Il Times gli dedica due pagine, con un servizio sulle "mamme-nonne d'Italia che hanno perso l'istinto materno" nei confronti del premier e un mini-sondaggio tra alcuni italiani famosi che risiedono a Londra o girano il mondo, per sentire il loro parere sul Cavaliere. "La situazione è atroce", dice per esempio l'architetto Massimilano Fuksas. "Quando incontro gente a New York o in Cina, la prima cosa che mi dicono, ridendo, è bunga-bunga. Chiedono se tutti noi italiani siamo così, e se non lo siamo, domandano perché non ci liberiamo di lui. L'Italia è diventata un paese di cui l'Unione Europea dovrebbe preoccuparsi".
In difesa del premier interviene invece Santo Versace, presidente della casa di moda omonima, secondo cui "i magistrati stanno cercando di rovesciare il verdetto delle urne in modo simile a quanto fatto nel 1992 quando un piccolo gruppo di inquirenti fece cadere le teste di tutta la Prima Repubblica, comunisti esclusi". La regista Lina Wertmuller, pur dichiarandosi di sinistra, dice: "Non mi piace l'idea di liberarci di Berlusconi attraverso i tribunali". Lo scrittore Roberto Saviano afferma che ciò che Berlusconi più teme, in caso di una condanna, è "di non poter più occupare incarichi pubblici".
Continua ...

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