sabato 19 febbraio 2011

Berlusconi: "Riformeremo la Consulta" Nuovo affondo contro magistrati e Fini

Il premier interviene telefonicamente a un convegno del Pdl a Cosenza: "Mi vogliono eliminare con l'arma giudiziaria, ripresenteremo tutti i provvedimenti sulla giustizia". Per la Consulta annuncia: "Servirà il quorum di due terzi per abrogare le leggi"

ROMA - Silvio Berlusconi è intenzionato ad andare avanti con la riforma della giustizia e annuncia che la maggioranza ripresenterà tutti i provvedimenti in materia, "dalla divisione degli ordini, ai due Csm, al metodo di elezione dei membri del Csm". La rifondazione del sistema giudiziario delineata dal premier in un intervento telefonico a un convegno del Pdl a Cosenza coinvolge anche la Corte costituzionale: "Saranno necessari i due terzi dei componenti per abrogare le leggi in modo da evitare che si ripetano le situazioni oggi, quando il Parlamento discute una legge, la approva e se non piace ai magistrati di sinistra, la impugnano davanti alla Consulta che, essendo costituita in prevalenza da giudici che provengono dalla sinistra, la abroga anche se è una legge giusta e giustissima".
"Io mi sono impegnato per evitare il prevalere della sinistra attraverso l'arma giudiziaria. Dobbiamo resistere, continuare a governare con serenità rispondendo ai problemi che si presentano ogni giorno. La nostra maggioranza è solida, in Senato ma anche alla Camera. Abbiamo i numeri per andare avanti fino al termine naturale della legislatura - dice il presidente del Consiglio - Stiamo lavorando per la piena attuazione del Piano per il Sud, per le infrastrutture, e per tutte quelle riforme istituzionali, tra noi ampiamente condivise, a cominciare da quella della giustizia, indispensabile per il nostro Paese".
E la riforma della Giustizia è al centro dell'intervento di Berlusconi che lancia l'ennesimo attacco alla magistratura partendo dalla "persecuzione" attuata nei suoi confronti: "Me ne hanno fatte di tutti i colori", sono "l'uomo più perseguitato della storia dalla giustizia", ma non sono "mai arrivati a condanna" e "continuano perché hanno ben chiaro che se non mi eliminano attraverso l'arma giudiziaria non potranno mai farlo attraverso le elezioni. Io mi sono impegnato per evitare il prevalere della sinistra attraverso l'arma giudiziaria".
Continua ...

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