Tripoli, 19 feb. (Adnkronos/Ign) - Si fa sempre più grave il bilancio degli scontri che stanno infiammando la Libia dove da tre giorni manifestanti sono scesi in piazza per protestare contro il quarantennale regime di Muammar Gheddafi.
Almeno 84 sarebbero i morti nelle proteste, secondo Human Rights Watch che dal suo sito internet spiega che si tratta di un bilancio derivante da interviste telefoniche con ospedali e testimoni. L'organizzazione ha chiesto al governo di Tripoli di interrompere subito gli attacchi contro chi manifesta pacificamente e di proteggere i partecipanti ai cortei di sostegno al colonnello. Secondo il vicedirettore di Hrw per Medioriente e Africa settentrionale, Joe Stork, "le forze della sicurezza di Gheddafi hanno aperto il fuoco contro i civili e ne hanno uccisi a decine sono perché chiedevano un cambiamento".
Secondo fonti mediche locali le forze della sicurezza hanno ucciso almeno 70 manifestanti a Bengasi, seconda città della Libia, riferisce al Jazeera, citando un medico locale che ha visto i corpi nel principale ospedale cittadino. "L'ho visto con i miei occhi: almeno 70 cadaveri in ospedale", ha detto Wuwufaq al-Zuwail, aggiungendo che le forze della sicurezza hanno impedito alle ambulanze di recarsi nei luoghi delle proteste. Spiegando che il governo di Tripoli ha bloccato il segnale di Al Jazeera nel Paese, l'emittente riferisce inoltre che, secondo testimonianze. Oscurato completamente internet.
Continua ...
Nessun commento:
Posta un commento