sabato 19 febbraio 2011

"Le leggi ad personam del premier per fermare i suoi processi"

Ecco gli altri documenti della diplomazia statunitense dedicati all'Italia resi pubblici dal sito di Assange. Nelle carte le proccupazioni di Washington per le vicende giudiziarie di Berlusconi e i duri giudizi sul caos organizzativo al G8 dell'Aquila.
di FABIO BOGO. Obama e Berlusconi insieme all'Aquila IL PREMIER italiano Silvio Berlusconi "non è mai stato condannato in via definitiva nei processi a suo carico, che lo inseguono sin da quando è entrato in politica nel 1994". Diversi personaggi a lui vicini "sono però stati giudicati colpevoli, con sentenze confermate in appello". E in molti casi "per evitare una condanna al premier sono intervenuti i suoi legali, cercando di portare indietro nel tempo l'orologio della prescrizione. In un caso addirittura il Parlamento controllato dal presidente del Consiglio ha ridotto i termini di prescrizione per i reati a suo carico" (la cosidetta legge ex-Cirielli).È l'8 ottobre 2009, a pochi giorni dalla bocciatura del Lodo Alfano da parte della Corte Costituzionale, quando Elisabeth Dibble, numero due dell'ambasciata americana a Roma, scrive a Washington per raccontare cosa sta succedendo in Italia.Dopo la bocciatura della legge che lo avrebbe protetto dai giudici - riferisce la diplomatica - Berlusconi si scaglia contro i giudici "comunisti" e attacca direttamente il presidente Napolitano "rompendo un tabù" di garbo istituzionale e tacciandolo "di essere stato eletto da una maggioranza di centro-sinistra"; il portavoce della maggioranza intanto critica la Corte, definendo la sua sentenza "sfacciatamente politica" e si affacciano quindi timori di una crisi di governo. Un clima pesante, insomma. A Washington sono preoccupati. Vogliono spiegazioni. In un lungo cable, - che fa parte dei 4mila documenti ottenuti da WikiLeaks di cui l'Espresso ha l'esclusiva e che Repubblica anticipa - la Dibble lo fa.
Continua ...
http://www.repubblica.it/politica/2011/02/19/news/g8_caos-12638956/

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