Roma, 19 feb. (Adnkronos) - La protesta libica anti-Gheddafi via web, nonostante il veto imposto dal regime del Colonnello, puo' continuare. Il veto, dice il re degli hacker Fabio Ghioni, puo' essere aggirato, piu' o meno agevolmente. Interpellato dall'Adnkronos, Ghioni, tra i massimi esperti nelle tecniche di aggiramento dei veti telematici, afferma: "e' possibile aggirare questo genere di divieti tramite collegamenti satellitari. Se i libici avranno pazienza, ci pensero' io stesso a mettere a disposizione un sistema informatico ad hoc". Ghioni non puo' spiegare piu' di tanto, dice solo che "si tratta di un nuovo sistema operativo che puo' essere sostituito a Wind e che consentira' alla protesta telematica di fare il suo corso liberamente".
In attesa dell'antidoto, Ghioni da' indicazione su un altro sistema di aggiramento del veto: "si possono bypassare i sistemi di black list in automatico. Una procedura piuttosto complicata per la quale la lista nera potra' essere bypassata ma per la quale - dice ancora Ghioni - occorrono esperti". L'allerta degli hacker, come dice lo stesso Ghioni, resta alta: "penso che il caso della Libia non sara' un caso isolato e nemmeno l'ultimo. Ecco perche' ci stiamo impegnando per rendere inutili le sofisticazioni di chi vuole impedire le proteste".
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