mercoledì 6 febbraio 2008

L'Onu sceglie Roma per la sede europea della lotta alla povertà

Dopo l'apertura delle sedi regionali per l'Africa e per l'Asia, anche in Europa apre la sede europea della Campagna ONU del Millennio. Le Nazioni Unite affidano la direzione a Marina Ponti. Marina Ponti approda a Roma dopo 6 anni a New York al fianco di Eveline Herfkens, Coordinatrice Esecutiva della Campagna. A New York ha giocato un ruolo centrale nella creazione della Campagna a livello globale. Sotto la sua guida e' stata delineata la strategia per il coinvolgimento della sociaeta' civile e degli Enti Locali e sono state aperte quattro campagne nazionali in Italia, Spagna, Germania e Portogallo. La presentazione è avvenuta mercoledì 6 febbraio 2008 alla Fao, che ospiterà gli uffici. Alla Conferenza stampa hanno partecipato Marina Ponti, Direttrice per l'Europa della Campagna ONU del Millennio, Patrizia Sentinelli, Vice Ministro per la Cooperazione internazionale, Eveline Herfkens, Coordinatrice Esecutiva della Campagna, James G. Butler, Vice Direttore Generale della Fao, e i principali partner della società civile e degli Enti Locali della Campagna dell'ONU , tra cui Flavio Lotti della Tavola della Pace , Laura Ciacci del WWF, Luca De Fraia, Action Aid .
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PARLAMENTO. TRA DICO, CONFLITTO D'INTERESSI E RIFORMA TV, I DDL RIMASTI NEI CASSETTI

Non solo legge elettorale. Ma anche unioni civili, riforma del sistema televisivo, intercettazioni,conflitto di interessi, testamento biologico. E poi, divorziobreve, modifiche alle leggi sull'immigrazione e sulla droga,liberalizzazioni, doppio cognome dei figli.
Sono solo alcuni dei Disegni di legge "piu' caldi" destinati a rimanere nei cassetti del Parlamento. Alcuni mai approdati in aula, altri in procinto diarrivarci, altri ancora rispediti in commissione, dopo l'approdo in assemblea. Tutti accomunati comunque da un esame travagliato per le divisioni tra gli schieramenti e all'interno delle stesse coalizioni.
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Appello per realizzare pienamente i principi contenuti nell’articolo21 della Costituzione italiana

Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure…
Questo è l’inizio dell’Articolo 21 della Costituzione, uno dei più importanti, quello cioè che segna una profonda rottura tra l’Italia fascista e quella repubblicana. Questo articolo, mai pienamente realizzato, negli ultimi anni ha subìto pesanti oltraggi a causa degli irrisolti conflitti d’interesse, delle liste di proscrizione, delle troppe posizioni dominanti e del mancato adeguamento della normativa italiana a quella europea. Per queste ragioni, negli anni scorsi, avevamo dato vita al Comitato per la libertà d’informazione che si era battuto, in Europa e in Italia, contro tali degenerazioni che avevano fatto parlare il mondo intero e le principali istituzioni internazionali della presenza in Italia di un “regime mediatico”. L’Italia veniva così retrocessa nelle speciali classifiche mondiali sulla libertà di stampa verso le ultime posizioni. Negli ultimi due anni il governo di centro sinistra, nonostante gli impegni, le buone intenzioni, e le proposte del ministro Gentiloni, non è riuscito a portare all’approvazione nessuno dei progetti presentati in materia di conflitto d’interessi, di assetto dei media, di riforma della Rai e dell’editoria e ha ottenuto, solo in parte, la fine della pratica delle liste di proscrizione.
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Intercettazioni Rai-Mediaset, Bergamini lascia la tv di Stato

ROMA (Reuters) - Deborah Bergamini, direttrice del marketing strategico della Rai e coinvolta in uno scandalo-intercettazioni a novembre, ha lasciato ufficialmente la tv di stato dalla fine del mese scorso, dopo essere stata sospesa temporaneamente.
"La Rai e la dottoressa Deborah Bergamini hanno raggiunto un accordo per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro con effetto dal 31 gennaio", si legge in uno stringato comunicato di viale Mazzini. Da una serie di intercettazioni -- pubblicate lo scorso anno da Repubblica e allegate all'inchiesta sul fallimento della "Hdc" -- negli anni del governo Berlusconi Rai e Mediaset si sarebbero scambiate informazioni sui palinsesti, concordato le strategie informative nel caso dei grandi eventi di cronaca e orchestrato i resoconti della politica. Il quotidiano pubblicò telefonate tra la Bergamini, ex-assistente personale di Silvio Berlusconi, e Niccolò Querci, anche lui ex assistente del leader di Forza Italia e all'epoca dei fatti numero tre delle televisioni Mediaset. Il direttore generale della Rai Claudio Cappon aveva promesso che l'azienda sarebbe stata determinata nel caso fossero emerse responsabilità di singoli all'interno dell'azienda. http://it.notizie.yahoo.com/rtrs/20080206/tts-bergamini-lascia-rai-ca02f96_1.html

La Nbc ricalcola i risultati delle primarie e Obama scavalca la Clinton

Barack Obama avrebbe conquistato nel Super Tuesday piu' candidati di Hillary Clinton. Il dato emerge da un conteggio della NBC, secondo il quale le proiezioni danno al senatore dell'Illinois una forbice da 840 a 849 candidati, mentre quella di Hillary Clinton va da 829 a 838. In una nota David Plouffe, capo dello staff elettorale del senatore dell'Illinois, ha affermato: "Vincendo nella maggioranza di Stati e la maggioranza dei delegati, Barack Obama ha conseguito un'importante vittoria sulla senatrice Clinton". Su una delle pareti del quartier generale di Obama e' attaccato un foglio excel che da' le stime del numero dei delegati Stato per Stato: 845 ne avrebbe Obama, 836 la Clinton. Il totale dei delegati conquistati dall'inizio delle primarie e' cosi' distribuito: 908 a Obama, 884 a Hillary Clinton.

Trattative difficili

Si complica la situazione del sequestro del peschereccio mazarese Vito Manciaracina dopo l’arresto del comandante e di altri 6 componenti dell’equipaggio
A Mazara del Vallo l’ottimismo dei primi giorni, quando si sperava in una rapida soluzione, ha lasciato il posto alle preoccupazioni. La vicenda del sequestro del peschereccio mazarese, in acque che la Libia considera zona esclusiva di pesca, si complica sempre di più dopo la notizia, che troverebbe diverse conferme, dell’arresto del comandante Leonardo Asaro, e di altri sei uomini d'equipaggio. Sul peschereccio, ormeggiato al porto civile di Tripoli, sarebbe rimasto soltanto il motorista, Vito De Albis. Gli altri avrebbero passato la notte in un carcere libico a circa 20 chilometri dal porto. "Non si conosce ancora il motivo di questo arresto - dice Nicola Lisma, presidente emerito dell´associazione Imprese Pesca Mazara – possiamo solo supporre che sia stato disposto in relazione agli interrogatori in corso". Toni Scilla – attuale presidente dell’associazione imprese pesca Mazara – conferma che la diplomazia è in moto per giungere al rilascio, al più presto, dei marittimi e, solo successivamente, anche del peschereccio. In questo momento, però – dice – dobbiamo preoccuparci delle vite umane e ricorda i racconti del capitano Nicola Russo che 27 anni fa rimase in un carcere libico per nove mesi per un’analoga vicenda. Adesso, comunque – dice Toni Scilla – la diplomazia ha fatto grandi passi avanti ed i rapporti tra i due paesi, l’Italia e la Libia sono notevolmente migliorati, auspichiamo, perciò, un immediato ritorno a casa dei nostri marittimi. Rosaria Parrinello

Rocco La Russa luogo di Satana

Sopralluogo degli agenti della Digos stamattina nell’ex ospedale dove verrebbero celebrate messe nere e riti satanici Riti satanici al Rocco La Russa. Questa mattina la Digos ha fatto un sopralluogo nei locali dell’ex ospedale per accertare la presenza di incontri di sette sataniche dentro la struttura.

Scoperta discarica abusiva a Marettimo

comandante dell’Ufficio Locale Marittimo dell’isola ha trasmesso la notizia di reato alla Procura della Repubblica di Trapani, per violazione delle norme ambientali e demaniali La Guardia Costiera è intervenuta in un’area dell’isola di Marettimo divenuta una discarica a cielo aperto con rifiuti speciali di ogni genere, tra i quali materiale di risulta da demolizioni, tufi, cemento, ed anche di eternit. I comandante dell’Ufficio Locale Marittimo dell’isola ha trasmesso la notizia di reato alla Procura della Repubblica di Trapani, per violazione delle norme ambientali e demaniali, ed informato il Comune di Favignana per procedere alle operazioni di bonifica. Sono in corso le indagini finalizzate all’individuazione dei responsabili.

SCUOLA: 123 MLN DALLA REGIONE PER MESSA A NORMA ISTITUTI SICILIANI

PALERMO (ITALPRESS) - Sono stati firmati i decreti regionali per l'adeguamento a norma delle scuole siciliane. La Regione investira' oltre 123 milioni di euro. Domani, a Palermo, presso il dipartimento Pubblica Istruzione (via Ausonia), alle 11, si terra' sull'argomento una conferenza stampa dell'assessore regionale ai Beni culturali, Lino Leanza. (ITALPRESS). 06-Feb-08 15:48 NNNN

Agrigento: Roy Paci sbeffeggia Cuffaro, sindaco insorge

Durante il concerto alla Sagra del mandorlo in fiore, il cantante: "Vasa vasa s'innì a casa". Zambuto: "Patetico, non è buona satira"
AGRIGENTO - Esplode la polemica ad Agrigento dopo il concerto di ieri sera di Roy Paci, in occasione della Sagra del mandorlo in fiore. Il cantante, durante la sua esibizione al Palacongressi, ha intonato il ritornello "Vasa, Vasa s'innì a casa" (Vasa Vasa è andato a casa), facendo riferimento alle vicende giudiziarie dell'ex governatore della Sicilia Salvatore Cuffaro (soprannominato, appunto, Vasa Vasa), che si è dimesso alcuni giorni fa dopo la sentenza di condanna.Il ritornello è stato ripetuto più volte, coinvolgendo il pubblico. La perfomance non è piaciuta al sindaco di Agrigento Marco Zambuto (ex Udc, il partito di Cuffaro, ma eletto con l'Unione) che ha definito "patetiche" le esternazioni di Roy Paci. "Non è tollerabile - ha aggiunto - che chiunque salga su un palco si elevi ad opinionista o cabarettista dell'ultima ora, schernendo e deridendo quelle istituzioni che, a vario titolo e con grande fatica, sostengono le iniziative di spettacolo e turistiche". "Questa non è 'buona satira' - ha concluso - ma soltanto la ridicola e penosa voglia di chi vuole apparire a tutti i costi (anche con battute che nulla hanno a che vedere con il format artistico), naufragando negli abissi dell'imbecillita". 06/02/2008

Agenda rossa, c'è la svolta!

Iscritto nel registro degli indagati il tenente colonello Giovanni Arcangioli per furto aggravato e per aver agevolato la mafia. L'agenda di Borsellino sparì dalla sua borsa il giorno della strage di via d'Amelio del '92. Il diario del magistrato antimafia è al centro dell'indagine sui cosiddetti mandanti occulti dell'omicidio aperta dalla procura di Caltanissetta
PALERMO - È a una svolta l'indagine della procura di Caltanissetta sulla scomparsa dell'agenda del giudice Paolo Borsellino, sparita dalla borsa del magistrato il giorno della sua morte, il 19 luglio del 1992. Il gip Ottavio Sferlazza ha ordinato ai pm l'iscrizione nel registro degli indagati del tenente colonnello dei carabinieri Giovanni Arcangioli. L'ufficiale, che all'epoca aveva il grado di capitano, deve rispondere di furto aggravato dall'avere agevolato la mafia. Il fascicolo relativo alla scomparsa dell'agenda, da cui secondo i familiari e i colleghi Borsellino non si separava mai, era rimasto per anni a carico di ignoti. Il militare compare in molte immagini di repertorio, negli istanti successivi la strage di via d'Amelio, con in mano la valigetta del magistrato. La borsa di cuoio venne ritrovata nella macchina distrutta dall'esplosione dopo alcune ore: dentro, però, non c'era più l'agenda. Il diario su cui Paolo Borsellino segnava fatti, riflessioni e appuntamenti dei mesi che hanno preceduto la strage, è tra i fatti al centro della indagine sui cosiddetti mandanti occulti dell'omicidio aperta dalla procura nissena. Secondo gli investigatori proprio nelle pagine scritte da Borsellino potrebbe essere stata indicata la verità sull'attentato Arcangioli è stato inizialmente indagato per false informazioni al pm, mentre l'indagine sul furto dell'agenda era rimasta a carico di ignoti. Il gip, a luglio e a novembre, in seguito a due distinte richieste di archiviazione dell'inchiesta sulla sottrazione del documento, presentate della procura, aveva ordinato nuove indagini. La scorsa settimana, poi, Sferlazza ha imposto ai pubblici ministeri della dda l'iscrizione di Arcangioli per furto aggravato; contestazione che esclude l'imputazione di false informazioni al pm, ipotizzabile solo a carico dei testimoni. La procura ha notificato al militare, che ora insegna alla scuola allievi ufficiali a Roma, l'avviso di conclusione delle indagini, atto che precede la richiesta di rinvio a giudizio. Oltre all'aggravante dell'avere agevolato la mafia il procuratore facente funzioni Renato Di Natale contesta ad Arcangioli "l'avere sottratto cose esposte alla pubblica fede e l'avere approfittato di circostanze di tempo, di luogo e di persona tali da ostacolare la pubblica difesa". Nelle riprese tv - che hanno poi determinato i principali sospetti degli investigatori - si vede Arcangioli allontanarsi velocemente dal luogo della strage con la borsa e andare, verso la fine di via D'Amelio, in una direzione, che secondo i magistrati, non sarebbe giustificata nè dalla presenza di soggetti istituzionali, nè da motivi investigativi. Il dubbio è che l'ufficiale si sia recato in un punto preciso per consegnare l'agenda a qualcuno. La certezza è che quando la valigetta è ricomparsa nell'auto il diario non c'era più. "Siamo stupefatti. Di questo procedimento sappiamo solo che ci sono state due richieste di archiviazione". Così gli avvocati Diego Perugini e Sonia Battagliese, legali del tenente colonnello dei carabinieri Giovanni Arcangioli, commentano l'iniziativa del gip di Caltanissetta Ottavio Sferlazza. "Apprendiamo dalla stampa - hanno aggiunto - circostanze che dovremmo conoscere da altre fonti. Ci riserviamo un parere quando avremo una comunicazione ufficiale". 06/02/2008

Voto in Sicilia, no all'Election Day - Si andrà 3 volte al voto in due mesi

Tre volte al voto in meno di due mesi. La Sicilia in primavera farà gli straordinari alle urne, tra il 13 aprile e l'8 giugno: prima le politiche, quindi le regionali e le amministrative, con il coinvolgimento di quattro milioni di elettori e una spesa pubblica di circa 80 milioni di euro. Ad aprile ci sarà un autentico ingorgo: in pochi giorni bisognerà votare per il Parlamento nazionale e per l'elezione diretta del presidente della Regione e dell'Assemblea regionale. "Tutta questa confusione - spiega Lino Leanza, vice presidente dell'Ars attualmente alla guida del governo regionale dopo le dimissione di Salvatore Cuffaro - non giova alla democrazia".La Giunta ha valutato l'ipotesi di accorpare le regionali alle politiche, come dovrebbe avvenire nel resto d'Italia con l'indicazione di una data unica, ma dopo diverse verifiche ha preferito rinunciare. Anche l'idea di unificare le regionali con le amministrative è stata esclusa: "Sarebbe necessario approvare una legge ad hoc all'Ars - sottolinea Leanza - e in presenza di un governo di transizione come quello attuale non è possibile". Per le amministrative si voterà l'8 giugno in sette province siciliane su nove e in 120 comuni, inclusa Messina al momento commissariata. Per le regionali la data potrebbe essere il 20 aprile, una settimana dopo le politiche.red (6 feb 2008)

Inchiesta Why not, quaranta indagati

Perquisiti uffici e abitazioni di Loiero.
Sono una quarantina le persone indagate nell'ambito dell'inchiesta Why Not, avocata nei mesi scorsi dalla Procura generale di Catanzaro dal pm Luigi De Magistris. Nell'indagine, riguardante presunti illeciti che sarebbero stati commessi nell'utilizzo di finanziamenti pubblici, sono coinvolti il presidente del Consiglio, Romano Prodi, e l'ex Ministro della Giustizia, Clemente Mastella, in relazione ai loro presunti rapporti con l'imprenditore Antonio Saladino, ex presidente della Compagnia delle opere della Calabria e personaggio centrale dell'inchiesta. Sempre nell’abito dell’inchiesta, alcune perquisizioni sono state compiute dai carabinieri nelle abitazioni di Catanzaro, Roma e Stalettì e negli uffici del capoluogo calabrese e di Reggio Calabria del presidente della Regione, Agazio Loiero.red (6 feb 2008)

MISILMERI: BLITZ ANTIABUSIVISMO, SEQUESTRATA VILLA

MISILMERI (PALERMO) (ITALPRESS) - Blitz antiabusivismo dei carabinieri in contrada Masseria D'Amari, a Misilmeri, in provincia di Palermo. Sequestrata una villa, ancora in costruzione, di circa 140 metri quadrati, completamente abusiva e realizzata senza concessione edilizia. Denunciati i proprietari, una coppia di Bolognetta. Gia' dall'inizio dell'anno, nel territorio di Misilmeri, sono stati individuati e sequestrati tre immobili abusivi. (ITALPRESS). 06-Feb-08 10:14 NNNN

AGRIGENTO: SCOPERTA EVASIONE IVA PER 1.4 MLN

AGRIGENTO (ITALPRESS) - La Guardia di finanza di Agrigento ha scoperto un commerciante all'ingrosso di animali vivi, operante in provincia, che in soli due anni di attivita', sfruttando false triangolazioni commerciali con aziende estere, avrebbe evaso un milione e quattrocentomila euro di Iva. Le fiamme gialle hanno acquisito dati e notizie anche fuori dai confini nazionali mediante la proficua collaborazione fornita dai colleghi esteri. Per il recupero delle imposte dovute ed a garanzia dell'ingente credito erariale, sono state proposte ed avviate presso gli uffici competenti le procedure applicative delle misure cautelari sui beni mobili ed immobili riconducibili all'evasore fiscale. (ITALPRESS). 06-Feb-08 11:33 NNNN

Procura Roma chiede archiviazione per ex capo Gdf Speciale

ROMA (Reuters) - La Procura di Roma ha chiesto l'archiviazione dell'indagine in cui l'ex capo della Guardia di finanza Roberto Speciale è indagato per rivelazioni di segreto d'ufficio, riferiscono oggi fonti giudiziarie.
Il procuratore Giovanni Ferrara e il sostituto Roberto Cucchiari hanno chiesto l'archiviazione dell'indagine, scaturita da un interrogatorio in cui lo scorso 28 giugno il viceministro Vincenzo Visco aveva detto che Speciale gli aveva rivelato segreti d'ufficio relativi a un'indagine in corso in Puglia e a quella in corso a Milano sulla vicenda Unipol. Speciale, intanto, lo scorso 15 gennaio si è opposto alla richiesta di archiviazione presentata dalla procura di Roma del fascicolo in cui Visco è indagato per abuso d'ufficio e minacce. Visco è indagato per presunte pressioni sull'ex capo della GdF, a cui avrebbe chiesto di sostituire alcuni ufficiali delle Fiamme gialle di stanza a Milano - in realtà mai trasferiti - impegnati nell'inchiesta su Unipol. A dicembre, il Tar del Lazio aveva definito illegittima la destituzione di Speciale dal comando delle Fiamme gialle, e l'interessato in una lettera al capo dello Stato aveva rassegnato le dimissioni da una carica che, tuttavia, non esercitava più dal giugno scorso. http://it.notizie.yahoo.com/rtrs/20080206/tts-richiesta-archiviazione-speciale-ca02f96_1.html

No Tav,dietrofront dei manifestanti

"Basta marce, quel treno porta lavoro"
A due anni dai blocchi stradali, dalle proteste e dalle barricate per protestare contro la linea ferroviaria ad alta velocità in Val di Susa, i no-Tav cambiano idea e si pentono. "Quel treno ci porterà lavoro", dicono alcuni abitanti della zona, mettendo in discussione l'antica dura presa di posizione contro la Torino-Lione. Altri invece devono farsi ancora un'idea sulla questione, ma non vogliono più scendere in piazza. "Anch'io non scenderei più in piazza - dice al Corriere della Sera Antonio Ferrentino, sindaco capopopolo delle proteste no-Tav -. E centinaia di persone me lo vengono a dire: 'Ho marciato, ma ora on marcerei'". Ma cosa è cambiato dal caldo autonno delle proteste contro la linea ad alta velocità? Molti sembrano essersi pentiti e intravedono nella Tav una irrinunciabile risorsa per non rimanere isolati e per ridare fiato all'economia della valle. "E' finito il tempo di urlare moriremo tutti d'amianto, ora si parla di ragioni vere e priorità. - spiega Ferrentino -. Non possiamo condannare la valle alla marginalità". Gli fanno eco alcuni commercianti, convinti che la Torino-Lione potrebbe portare lavoro, e anche gli altri sindaci della zona, ora più possibilisti sul progetto. Qualche perplessità, lieve, rimane ancora sul maxi-tunnel. "Non è prioritario, ma se servirà ne discuteremo - dice Ferrentino -. Un referendum che non riduca tutto al No-Tav o sì-Tav ci riserverebbe sorprese". Della stessa opinione è anche il primo cittadino di Venaus, Nilo Durbiano. "Quel tunnel oggi continua a non servire, nemmeno se sbuca a Chiomonte - spiega -. Ma non mi sento di dire che tra 30 anni sarà ancora così. E la strada per capirlo non è più la piazza".Nel partito dei pentiti ci sono molte categorie, soprattutto commercianti, artigiani e imprenditori, spaventati da una situazione lavorativa semrpe più difficile. "Quelli che iniziano a pensare alla Tav sono tanti", dice Rodolfo Greco, della Cgil-Fillea. "Quelle barricate ci hanno fatto male. - aggiunge il presidente dell'Ascom Marco Cosa -. La Tav invece può farci bene, e non solo grazie ai suoi cantieri". Le speranfe dei pro-Tav sono tutte nel piano strategico che dovrebbe essere messo a punto dall'osservatorio tecnico. Con la crisi di governo il tavolo politico però è stato rinviato e il mandato pure e la Torino -Lione rischia di bloccarsi ancora. Questa volta però non per le proteste dei cittadini.

Prodi: Raggruppare votazioni, ma sicilia autonoma

“Più votazioni vengono raggruppate in un giorno, meglio è per i cittadini italiani. Naturalmente nel rispetto delle leggi e delle prerogative di autonomia che riguardano le elezioni dell’assemblea siciliana che ha regole diverse da quelle delle altre regioni”. Lo afferma il Presidente del Consiglio dimissionario Romano Prodi.

Extra, distacchi e permessi studio la grande fuga dei giudici-controllori

ACCOUNTABILITY. In italiano si potrebbe tradurre come "resa del conto". E' un istituto che negli Stati Uniti ha una sua previsione funzionale e un proprio organico: esiste infatti il Gao (Government accountability office) che è il luogo dove la burocrazia deve dar conto dei suoi atti. L'ufficio dove la politica rende al singolo cittadino il suo conto: cosa ho fatto, perché l'ho fatto. Dei conti, in senso molto lato, in Italia invece si occupa una magistratura speciale: la Corte dei conti. I giudici contabili dovrebbero sorvegliare, controllare e, in casi in verità sempre più rari, persino punire i pubblici ufficiali che hanno speso male i soldi dell'erario chiedendo loro con la forza di un titolo esecutivo di risarcire alla collettività il danno procurato ed accertato. Dovrebbero. La legge non aiuta a controllare e il controllore poi ha piccole debolezze che custodisce con assoluta discrezione. I magistrati della Corte dei conti sono sulla carta 615. Un numero non spropositato, poiché il difetto genetico della cattiva spesa risiede nell'assenza quasi totale di controlli con efficacia cogente. E già qui bisogna mettere un punto. I Procuratori della Corte indagano e inquisiscono, gli altri magistrati - riuniti nelle varie sezioni di controllo - devono controllare. Ma piano. Controllare, ma con gentilezza. Il Parlamento ha infatti voluto che il loro controllo sia "collaborativo": possono bacchettare ma non punire, esortare ma non intervenire. Dei seicento e passa solo quattrocento circa sono però i magistrati effettivamente all'opera. E qui viene il bello, anzi il brutto. Perché parecchi di essi, già stremati dalle carte e dai conti che non tornano, trovano il tempo di dedicarsi a un dopolavoretto. Nel 2006 il 30,8 per cento dei magistrati contabili si è preso una boccata d'aria, mezz'ora di libertà. A volte un pomeriggio. O anche giornate intere: uno studio, o una serie di seminari universitari. Una consulenza, o più consulenze. Retribuite con poche migliaia di euro o molte migliaia di euro. Per il 2006 sono ventitrè le pagine fitte di nomi di magistrati che hanno avuto conferito un incarico extra. O che sono stati autorizzati all'extra. La differenza non è di poco conto. La Corte ha l'obbligo di prestare (conferire, appunto) ad altre amministrazioni dello Stato i propri dipendenti per l'esercizio di funzioni di garanzia o di controllo. A questi si aggiungono coloro che richiedono l'autorizzazione per un impegno esterno: piccino e gratuito, o grande e a pagamento. Nel 2007, ma riferita solo al primo semestre, la percentuale si attesta al 15,2 per cento. In linea, quando si tireranno le somme, con il totale dei cumulanti registrato l'anno precedente. I nomi, le pagine, i lavori, i soldi extra sono riportati, e bisogna ricordare che fu l'ex ministro della Giustizia Roberto Castelli a rendere obbligatoria questa pubblicità, nel sito della Corte (www. corteconti. it). Poi ci sono i magistrati fuori ruolo. Sono giudici che ricevono lo stipendio di giudice senza fare il giudice. Fanno altro: incarico presso Amministrazioni o Autorità dello Stato. E aggiungono un secondo stipendio al primo. I magistrati collocati fuori ruolo fino a qualche mese fa erano nove. Dei nove, secondo una nota dell'ufficio stampa della Corte, "due sono collocati in aspettativa senza assegno". Due. E gli altri sette? E così i controllori, già pochi, hanno spesso le ore contate, gli impegni a cascata, l'agenda fitta. I controlli sulla massa degli enti che spendono e sprecano sono realizzati a campione. Pochissimi gli sventurati che non la fanno franca. E per gli amministratori scalognati, chiamati a rendere conto e pagare il danno, è giunto in soccorso un condono, l'ultimo nato della grande famiglia dei condoni berlusconiani: se il fatto contestato è antecedente al 1 gennaio 2006 lo Stato accetta di chiudere la controversia in appello in cambio del pagamento del 30% del valore del danno accertato nel giudizio di primo grado. Pochi controlli e tanta cortesia.

Milano: sequestrati cinque siti di pedofili

MILANO - Sequestrati cinque siti pedofili tutti italiani dal Nucleo Investigativo Telematico. L'operazionee' partita su segnalazione di Telegono Arcobaleno. I siti erano una porta d'accesso a un vasto numero di altri siti a contenuto pedopornografico. In due giorni avevano registrato 150mila contatti. (Agr)

Di Pietro: "Se Pd candida condannati non ci alleiamo"

ROMA - Il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, ha chiesto al Pd di non candidare persone condannate con sentenza penale passata in giudicato. "Alle prossime elezioni avremo, da un lato, la destra di Berlusconi, dall'altro un Partito Democratico e l'Italia dei Valori che va per conto suo, o con il Pd se insieme raggiungeremo un accordo sul piano programmatico. Noi al primo posto abbiamo messo la non candidabilita' delle persone condannate con sentenza penale passata in giudicato. L'Italia dei Valori sfida il Partito Democratico a fare altrettanto, altrimenti ci penseranno gli elettori". Cosi' il leader dell'Idv, Antonio Di Pietro, intervistato da Gr Parlamento Rai.
(Agr)

Taranto: truffa alla Sanita', 4 arresti

TARANTO - Circa trecentomila euro. Questo il danno per il Servizio Sanitario nazionale per una truffa scoperta dai carabinieri di Taranto. In manette sono finiti quattro medici. Secondo gli niquirenti gli arrestati per interventi di chirurgia plastica ed estetica percepivano i rimborsi del Servizio sanitario, ottenuti dichiarando gravi patologie, oltre a somme, tra 6 e 10 mila euro, chieste alle pazienti. (Agr)

RIFIUTI: CON L'EMERGENZA SUPERSTIPENDI FACILI

NAPOLI - L'emergenza rifiuti in Campania è stata sfruttata per elargire superstipendi, "guadagni inimmaginabili" per altri settori della Pubblica Amministrazione. E' il duro atto d'accusa lanciato dai pm della Procura di Napoli, Giuseppe Noviello e Paolo Sirleo, titolari dell'inchiesta sulle presunte irregolarità nel ciclo di smaltimento di rifiuti in Campania, che nell'udienza preliminare di ieri davanti al gip hanno ribadito la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 28 imputati, tra i quali il governatore della Campania Antonio Bassolino. Dall'impianto accusatorio emerge l'equazione per cui il perdurare dell'emergenza, lunga 14 anni, è servita a tenere in piedi un sistema di consulenze milionarie. Per chi lavorava nel commissariato "più durava l'emergenza, più guadagnava". Davanti al gip Marcello Piscopo, i pm hanno ribadito le accuse contro la gestione commissariale che avrebbe avuto interesse nel mantenimento della situazione di emergenza. I magistrati hanno citato, come esempio, i casi di compensi annui di un milione e 50mila euro annui per il subcommissario Vanoli e cifre tra 800-900mila euro per i subcommissari Paolucci e Facchi. I pm, durante l'udienza preliminare - chiusa a pubblico e giornalisti - hanno riferito casi di ingenti compensi e rilevanti rimborsi spese per i vertici del commissariato. I magistrati hanno poi affrontato il tema dei vantaggi che avrebbero avuto amministratori e titolari delle aziende, in primo luogo l'Impregilo, che non avrebbero rispettato i termini del contratto producendo, tra l'altro, negli impianti Cdr un materiale inutilizzabile come combustibile nel costruendo inceneritore di Acerra. Se le discariche in Campania sono sature - emerge dall'accusa - la responsabilità è da individuare nella cattiva gestione, risalente agli anni scorsi, dell'emergenza da parte della struttura commissariale. Delineato anche il ruolo del governatore Antonio Bassolino che - per i pm - come commissario per l'emergenza rifiuti era amministrativo e non politico, per cui il presidente della Regione era al corrente, ad esempio, delle inadempienze riguardanti gli impianti Cdr. Secondo i pm, Bassolino inoltre "sapeva" e nei suoi confronti non viene applicato il teorema del "non poteva non sapere". Bassolino era venuto a conoscenza delle inadempienze riguardanti gli impianti Cdr, e si sarebbe dovuto attivare in quanto aveva "giuridicamente l'obbligo di controllare". Intanto a Napoli sono circa 900 le tonnellate di spazzatura che giacciono nelle strade, mentre procede la raccolta straordinaria disposta dall'Asia. La raccolta dei rifiuti a Napoli è assicurata grazie allo sversamento negli impianti Cdr di Giugliano, oggi fermo per qualche ora, e Caivano e allo stoccaggio in alcuni siti, oltre al trasferimento all'estero. Non mancano le iniziative di protesta, sia pure in forma goliardica: sacchetti di immondizia in miniatura sono esposti in bella mostra tra collane e orologi nella vetrina di una gioielleria a San Giorgio a Cremano, mentre nel quartiere napoletano di Gianturco è andata in scena una festa di carnevale 'antimunnezza', con tanto di bambini che indossavano maschere antigas e fiocchi ricavati dalla plastica nera dei sacchetti della spazzatura. Lavori ultimati nel sito casertano di Ferrandelle, dove domani sono attesi i primi camion.
«Il vice di Bassolino guadagnava un milione»
Rifiuti, requisitoria del pm. La Procura: con cifre così alte, più durava l'emergenza più si lucrava
CONTINUA ...

GOVERNO: LONARDO MASTELLA, CRISI COLPA DI VELTRONI

'TERREMOTO PER ANNUNCIO PD SOLO ALLE ELEZIONI, NON PER MIA VICENDA GIUDIZIARIA' Roma, 6 feb. (Adnkronos) - "Il terremoto politico che ha portato alla crisi di governo e alle elezioni anticipate non e' stato provocato da Clemente Mastella e dalla vicenda giudiziaria che ci vede coinvolti; ma e' partito in Parlamento quando Veltroni ha detto che il Partito democratico sarebbe andato da solo alle elezioni. Quella e' stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso". E' quanto afferma Sandra Lonardo, presidente del consiglio regionale della Campania e moglie dell'ex ministro della Giustizia e leader dell'Udeur Clemente Mastella, nel corso dell'intervista a Maurizio Belpietro per 'Panorama del giorno', in onda su Canale 5.

CATANZARO: IN CORSO PERQUISIZIONI IN ABITAZIONI LOIERO

Reggio Calabria, 6 feb. - (Adnkronos) - Sono in corso perquisizioni nelle abitazioni del presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, nell'ambito dell'inchiesta Why Not sulla presunta gestione illecita di fondi pubblici. La perquisizioni riguarderebbero le case del governatore a Catanzaro, Roma e Staletti'.

Vigili, casa-lavoro con auto di servizio

ROMA - L'auto di servizio come un taxi. Lo accompagna in ufficio, lo riporta a casa e, lungo il tragitto, fa una deviazione per lasciare la moglie al lavoro. Nel mirino, ancora una volta, i vertici della polizia municipale. Protagonista di questa nuova, documentatissima storia di malcostume è, paradossalmente, il responsabile della disciplina del corpo, Carlo Maria Loccaso, un alto funzionario comunale (che, formalmente, non fa parte della municipale), a cui spetta la decisione finale sulle sanzioni per infrazioni come insubordinazione, indisciplina, trascuratezza nella divisa. Una storia desolante che fa il paio con quella di Giovanni Catanzaro l'ex comandante dei "pizzardoni" silurato dal sindaco Veltroni a tempo di record dopo che le foto della sua macchina, parcheggiata in divieto di fermata e con un permesso per disabili scaduto sul cruscotto, erano comparse su un quotidiano. Il "pedinamento", stavolta, è scattato dopo che il presidente dell'Arvu, Mauro Cordova, aveva ricevuto una segnalazione da un cittadino che abita in via Poggio Ameno, sulla Colombo, poco distante dall'abitazione di Loccaso: "Intendo segnalarle un gravissimo abuso che viene commesso, tutti i giorni, da un comandante della polizia municipale che viene prelevato dall'auto di servizio, in bella vista la paletta e il segnale lampeggiante, unitamente ai suoi familiari per essere poi riaccompagnato nel pomeriggio".
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Truffe: false fatture, 164 indagati

BARI - Centosessantaquattro persone risultano indagate dalla polizia tributaria di Bari per una truffa ai danni del fisco. Le accuse vanno dall'associazione per delinquere finalizzata all'emissione di fatture false per 190 milioni di euro, a dichiarazione dei redditi fraudolenta e omessa dichiarazione dei redditi. L'operazione ha riguardato controlli in otto Regioni. (Agr)

Napoli: tassi al 240%, 4 arresti per usura ed estorsioni

NAPOLI - Sei persone sono fine in manette ad Afragola con l'accusa di usura ed estorsione. Secondo gli inquirenti gli indagati avevano compiuto ripetuti atti di intimidazione su decine di vittime, a cui venivano prestati soldi al tasso del 240% annuo. (Agr)

ROMA: GUARDIA DI FINANZA SCOPRE FRODE FISCALE DA 360 MLN, 45 DENUNCE

Roma, 6 feb. - (Adnkronos) - Sono 45 le persone denunciate all'autorita' giudiziaria (tra cui 21 imprenditori, 3 direttori di banca, 3 professionisti e 11 amministratori fittizi) dai finanzieri del II gruppo Roma della gdf del Lido di Ostia, che ha scoperto un giro di affari per 360 milioni di euro di ricavi e oltre 100 milioni di euro di Iva ricondotti a tassazione.