mercoledì 21 luglio 2010

Intercettazioni: Di Pietro, hanno tolto tre-quatto volgarita' su cinquanta

Roma, 21 lug. (Adnkronos) - "Hanno tolto 3-4 volgarita' su 50 ma sempre una volgarita' di ddl e' rimasto, poiche' toglie agli investigatori la possibilita' di scoprire i delinquenti e impedisce all'informazione la possibilita' di sapere come stanno le cose. Proprio il fatto che modifichino il disegno di legge ogni tre minuti dimostra che e' un provvedimento da buttare via prima che faccia danni". Lo ha affermato Antonio Di Pietro, presidente dell'Italia dei valori, ai microfoni di Sky Tg24. http://www.adnkronos.com/IGN/News/Politica/Intercettazioni-Di-Pietro-hanno-tolto-tre-quatto-volgarita-su-cinquanta_716574732.html

Vendola: “Io figlio del berlusconismo, l’Italia è pronta a un premier gay”

In una intervista a Libero il governatore della Puglia spiega perché vuole candidarsi alla guida del paese. E mette in riga la sinistra affetta da sindrome di Zelig La sinistra «deve curarsi ha una grave malattia, la sindrome di Zelig. Per paura di perdere contro Pdl e Lega, si traveste da destra. Per paura di perdere il consenso del mondo cattolico, si traveste da cardinale. Per paura di perdere i voti degli imprenditori, si traveste da Confindustria». In un’intervista a Libero, il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, parla della sua candidatura alle primarie del Pd per le priossime politiche. NON SONO UNA MINACCIA – Spiega Vendola: «Mi hanno chiamato molti dirigenti del Pd per esprimermi il loro sostegno. Io sono fiducioso che il Pd non mi percepisca come una minaccia». E a chi gli chiede chi stia sfidando tra Silvio Berlusconi e Pier Luigi Bersani, replica: «Con la mia discesa in campo sto cercando di portare un pò di vita nel centrosinistra». Quando al leader del Pd, «il suo è un silenzio di riflessione. E credo che il Pd non possa non considerare il tema che io pongo: una rifondazione del centrosnistra e le primarie come metodo indispensabile». Del premier, Berlusconi, Vendola dice che «come tutti i prodotti pubblicitari, è usurato» e se l’età e la persona meritano rispetto e considerazione, tuttavia «il modello è vecchio». Il leader di Sel, però, ammette di essere in parte figlio del berlusconismo «e delle sue prime crepe». Il presidente del Consiglio, secondo il governatore, «è la proiezione sulla scena pubblica dell’Italia del Grande Fratello. Ma questo film è giunto ai titoli di coda». E l’Italia, dice Vendola, è pronta a un premier gay. Come la Puglia.
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La stampa cattolica contro Berlusconi: “Non sono solo quattro mele marce”

Dopo Avvenire anche Famiglia Cristiana si scaglia contro la gestione disinvolta di Silvio che non affronta la questione morale e sostiene il ddl intercettazioni. L’ultimo che provò a lamentarsi, Boffo, fece una brutta fine. La questione morale a Milano e in Lombardia “non è un piagnisteo” e forse ad averla aperta “non sono solo quattro mele marce“: c’è “un’economia del disastro consegnata alla generazione futura, il peggio immaginabile della diserzione morale“. Il quotidiano dei vescovi Avvenire commenta con dure parole in un editoriale il sequestro dell’area di Santa Giulia, le inchieste sulla contaminazione mafiosa e il rapporto sulle ecomafie di Legambiente, citando indirirettamente parole di Berlusconi al Duomo. Avvenire dipinge un paese in cui al potere vige “un’economia del disastro consegnata alla generazione futura, il peggio immaginabile della diserzione morale”, scrive Giuseppe Anzani. VERGOGNA E DOLORE – “Un incubo – continua il giornalista- oppure un brusco risveglio che strappa la gioia delle feste celebrate sul tetto del Duomo, fra le guglie, sotto la Madonnina“, “a sentir dire che non è il caso di fare un dramma per quattro mele marce…, invece la Madonnina – afferma - è come se «ce l’avessero rubata”. Ad altri spetterà – aggiunge – “esplorare quanto le connivenze e le corruttele ulteriori segnano l’ignavia o il tradimento di chi tra i dirigenti e i politici accetta questo marcio, o persino vi tiene bordone“. Ai milanesi restano solo “vergogna e dolore“, e, nell’auspicio del giornale dei vescovi, anche la consapevolezza ”che la questione morale non è un piagnisteo, è uno stampo di identità umana, serio e severo”.
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http://www.giornalettismo.com/archives/73482/stampa-cattolica-contro-berlusconi/

Verdini e Dell'Utri lobbisti di Carboni "Ci dia un promemoria, così non sbagliamo"

Gli inquirenti documentano il sodalizio tra i due esponenti del Pdl e l'affarista. Obiettivo: addomesticare la Regione Sardegna. Il governatore Cappellacci: "Di essere sollecitato mattina e sera mi sono rotto i c..." .
ROMA - A volte lo chiama "l'amico di Milano", più spesso "il senatore", o anche più confidenzialmente "Marcello". Nelle migliaia di pagine raccolte in oltre un anno d'inchiesta dai Carabinieri del comando provinciale di Roma, le conversazioni di Flavio Carboni hanno in Marcello Dell'Utri un riferimento. Come Denis Verdini, "l'uomo Verde", "il fiorentino". Verdini e Dell'Utri, spesso aprono le loro residenze per ascoltare i problemi del "clan" Carboni. In una circostanza, il primo ottobre scorso, l'uomo d'affari sardo, il regista delle speculazioni sull'eolico in Sardegna, "dice di trovarsi attualmente al "Buon Governo" (presumibilmente la sede del Pdl, ndr) e che sta correndo da Denis". Carboni, addirittura, al telefono con Arcangelo Martino (finito in cella anche lui), il 18 settembre, in una "conversazione riferita all'operazione pale eoliche", sottolinea che bisogna "ricordare a Ugo (Cappellacci, ndr) e a Marcello (Dell'Utri, ndr) che siamo un gruppo!. . . che siano tempestivi che sia una collaborazione continua nell'interesse del gruppo".
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Immigrazione. Divieto di sposare un clandestino: la parola alla Corte Costituzionale

Il giudice di pace di Trento ha sospeso l'espulsione di una cittadina straniera clandestina “colpevole” di aver chiesto le pubblicazioni di matrimonio con il suo compagno italiano e ha rimesso gli atti alla Corte Costituzionale affinche' valuti se il divieto di contrarre matrimonio con un clandestino sia legittimo o meno.Ci eravamo gia' occupati dell'argomento l'estate scorsa, all'indomani dell'entrata in vigore del cosiddetto pacchetto sicurezza (legge 94/09) definendo il divieto di matrimonio con straniero irregolare una norma da legge razziale. Secondo questa legge, per sposarsi in Italia lo straniero, al momento della richiesta di pubblicazioni, deve esibire “un documento attestante la regolarita' del soggiorno nel territorio italiano”. Dunque gli stranieri extracomunitari devono allegare copia del permesso di soggiorno, o della ricevuta (della Posta o della Questura) per il suo rilascio, o ancora, se in Italia per periodi inferiori a 3 mesi, copia della dichiarazione di presenza depositata in Questura entro 8 giorni dall'ingresso sul territorio italiano.
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'Ndrangheta: oltre 60 arresti. In manette anche i fratelli del sindaco di Corigliano

Cosenza, 21 lug. (Adnkronos) - Una maxi operazione contro il 'locale' di Corigliano è stata effettuata questa mattina, con 67 arresti e il sequestro di beni per 250 milioni di euro. Le indagini del Gico di Catanzaro e dello Scico di Roma, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia del capoluogo di regione, sono durate tre anni e si sono svolte su esponenti della criminalità organizzata accusati di associazione mafiosa, usura, estorsione e traffico di sostanze stupefacenti.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Ndrangheta-oltre-60-arresti-In-manette-anche-i-fratelli-del-sindaco-di-Corigliano_714278325.html

Dopo Elisa Claps nuovo giallo in Basilicata: riaperto il caso dei 'fidanzatini' di Policoro

Matera, 21 lug. (Adnkronos) - Il giudice per le indagini preliminari di Matera, Rosa Bia, ha respinto la richiesta di archiviazione dell'inchiesta sulla morte di Luca Orioli e Marirosa Andreotta, i 'fidanzatini di Policoro' trovati morti il 23 marzo 1988 all'età di 21 anni. Lo ha annunciato l'associazione Libera. Contro l'archiviazione richiesta dalla Procura aveva presentato opposizione la madre di Luca Orioli, Olimpia Fuina. Il gip ha inoltre indicato al pm di ''incaricare un consulente per l'eventuale riesumazione dei corpi al fine di accertare eventuali tracce di morte cagionata da terzi''.
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http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/Dopo-Elisa-Claps-nuovo-giallo-in-Basilicata-riaperto-il-caso-dei-fidanzatini-di-Policoro_715718180.html