sabato 13 agosto 2011

Obama sotto accusa: rivelo' segreti militari per farsi propaganda


Obama sotto accusa: rivelo' segreti militari per farsi propaganda
NEW YORK - Tutti i segreti dei Navy Seals che hanno ucciso Osama Bin Laden, rivelati con abbondanza di particolari e dettagli alla più famosa e pagata regista di Hollywood, Kathryn Bigelow, premio Oscar lo scorso anno con il film sulla guerra in Iraq: The hurt locker.
È la pesante accusa lanciata ieri contro l'amministrazione Obama dal deputato repubblicano di New York Peter King, il quale è anche il temuto presidente della commissione parlamentare per la Sicurezza nazionale. Il motivo di tanta magnanimità di Obama e di alcuni suoi collaboratori verso la famosa regista è che la Bigelow sta preparando un film-kolossal pro-Obama sulla caccia e sull'uccisione di Bin Laden.

È quanto ha detto ieri senza giri di parole il congressman King, che chiede ora l'immediata apertura di un'inchiesta parlamentare per mettere sotto accusa chi, dalla Casa Bianca, sta giocando sulla pelle degli eroici Navy Seals rivelando informazioni militari top secret e classified. Informazioni segrete e delicate che metterebbero a rischio la vita di questi super-rambo e dei loro familiari, i quali sono tutti di stanza nella base navale di Norfolk, in Virginia.
La popolarità del presidente Obama è in caduta libera, soprattutto a causa della grave recessione economica che si protrae da tre anni, da quando si è insediato alla Casa Bianca. Il suo indice di gradimento è ai minimi storici, sotto il 47%. In questi tre anni di presidenza l'unico acuto, di risonanza mondiale e in stile spettacolare, come piacciono agli yankee veri, è stato l'uccisione di Osama Bin Laden.
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Onu: 20 Settembre data richiesta riconoscimento Stato della Palestina


Onu: 20 Settembre data richiesta riconoscimento Stato della Palestina
RAMALLAH – L’Ap, l’autorità palestinese guidata da Mahmoud Abbas, ha annunciato che presenterà alle Nazioni Unite il 20 Settembre la richiesta per il riconoscimento dello Stato della Palestina. Secondo l’IRIB, l’iniziativa diplomatica è esito della riconciliazione tra Hamas e Fatah, firmata il maggio scorso. Il piano, però, ha finora incontrato l’opposizione, oltre che di Israele, degli Stati Uniti e di alcuni paesi occidentali. Washington ha promesso il veto al riconoscimento della Palestina mentre oltre 100 paesi hanno annunciato di essere disposti a riconoscere lo Stato indipendente della Palestina entro i confini esistenti prima della guerra del 1967, con Gerusalemme Est come capitale.

GB:Cameron esce sconfitto dagli scontri nelle strade di Londra


GB:Cameron esce sconfitto dagli scontri nelle strade di Londra
LONDRA - David Cameron esce sconfitto dai violenti scontri nelle strade inglesi: secondo il primo sondaggio condotto dopo le quattro notti di tumulti, oltre metà degli interpellati (54%) ritiene che il primo ministro britannico non abbia mostrato abbastanza leadership. Nel litigio a distanza tra Cameron e la polizia su chi ha deciso la strategia di linea dura che si è rivelata vincente, gli inglesi stanno dalla parte della polizia. L'80% degli inglesi ritiene che i colpevoli di violenze e saccheggi debbano essere sempre condannati a una pena detentiva. Secondo il sondaggio di ComRes inoltre oltre due terzi degli interpellati sono contrari ai tagli alle spese decisi dal Governo e in particolare alla riduzione dei numeri di poliziotti. Cameron ha ribadito che non ci saranno deviazioni dalla linea stabilita di imporre tagli per ridurre il deficit di bilancio. Entro il 2015 ci saranno quindi 16mila poliziotti in meno in Inghilterra, una misura che permetterà di risparmiare 2 miliardi di sterline. Il sondaggio rivela anche che metà degli inglesi non è convinta che Londra sia in grado di garantire la sicurezza delle Olimpiadi del prossimo anno.

La scure cade su 29 province Otto salvate dal territorio più vasto


Sondrio, Siena, Belluno, Nuoro, Grosseto, Matera, Olbia-Tempio e Oristano evitano il taglio grazie a una superficie territoriale superiore ai 3.000 chilometri quadrati nonostante abbiano meno di 300mila abitanti. Situazioni complesse in alcune regioni. Liguria e Umbria resterebbero con un'unica provincia L'elenco completo

di MASSIMO RAZZIROMA - Sarebbero 29 e non 37, come pareva in un primo momento, le Province che verranno tagliate e accorpate. Il secondo criterio (tremila chilometri quadrati di superficie) ne ha salvate otto che, sarebbero state fuori utilizzando solo il primo criterio (300 mila abitanti). Si salvano, così, Belluno (Veneto), Grosseto e Siena (Toscana), Sondrio (Lombardia), Nuoro, Olbia-Tempio e Oristano (Sardegna), Matera (Basilicata). Questo, ovviamente, se non salteranno fuori altri criteri, se gli inevitabili ricorsi e proteste non porteranno a ulteriiori modifiche e se, censimento, rimisurazioni territoriali o "acquisti" di abitanti non cambieranno le carte in tavola.

Tra quelle tagliate, la più popolosa (293.061 abitanti) sarebbe Pistoia, seguita da Piacenza (289.875), l'ultima a "salvarsi" sarebbe L'Aquila con 309.820 abitanti. La più piccola (57.975 residenti) è la provincia sarda dell'Ogliastra di recente costituzione preceduta da Isernia (Molise) che ne conta 88.964. Quanto all'estensione territoriale, Campobasso è fuori per 81 chilometri quadrati (ne misura 2909), Oristano (3040) si salva per appena 40 km2, mentre la meno estesa risulta Trieste (212 chilometri quadrati). Trieste, a proposito, potrebbe però tentare di salvarsi per motivi storici: ha un territorio molto piccolo, appena 236.556 abitanti e sei comuni, ma deve questo alle perdite territoriali subite dopo la guerra con la cessione dell'Istria all'allora Jugoslavia.

Il criterio territoriale salva tre delle otto province sarde: ne resterebbero cinque con Cagliari e Sassari. La situazione più strana, probabilmente, si verificherebbe in Liguria dove sparirebbero tre province su quattro: Savona, La Spezia e Imperia. Resterebbe, ovviamente, Genova, ma con una coincidenza territoriale davvero esagerata tra Regione, Provincia e Comune che, forse, porterebbe alla conclusione dell'inutilità dell'ente intermedio. Lo stesso discorso dovrebbe riguardare l'Umbria (dove rimarrebbe solo Perugia). Il Molise (via Campobasso e Isernia) resterebbe addirittura senza province, ma, a questo punto, sarebbe probabile il ritorno alla regione Abruzzo-Molise con Campobasso unica provincia molisana.

L'ELENCO COMPLETO, tra parentesi, l'amministrazione: Ascoli Piceno (Marche): 214.068 (Pdl), Asti (Piemonte): 221.687 (Pdl), Benevento (Campania): 287.874 (Pd), Biella (Piemonte): 185.768 (Lega), Caltanissetta (Sicilia): 271.729 (Mpa), Campobasso (Molise): 231.086 (Pdl), Carbonia-Iglesias (Sardegna): 129.840 (Pd), Crotone (Calabria): 174.605 (Pdl), Enna (Sicilia):172.485 (Pdl), Fermo (Marche): 177.914 (Sel), Gorizia (Friuli-Venezia Giulia): 142.407 (Pd), Imperia (Liguria): 222.648 (Pdl), Isernia (Molise): 88.694 (Pdl), La Spezia (Liguria): 223.516 (Pd), Lodi (Lombardia): 227.655 (Lega), Massa Carrara (Toscana): 203.901 (Pd), Ogliastra (Sardegna): 57.965 (Pd), Olbia-Tempio (Sardegna): 157.859 (Pdl), Piacenza (Emilia Romagna): 289.875, Pistoia: 293.061 (Pd), Prato (Toscana): 249.775 (Pd),  Rieti (Lazio): 160.467 (Pd), Rovigo (Veneto): 247.884 (Pd), Savona (Liguria): 287.906 (Pdl), Terni (Umbria): 234.665 (Pd), Trieste (Friuli Venezia Giulia): 236.556 (Pd), Verbano-Cusio-Ossola (Piemonte): 163.247 (Pdl), Vercelli (Piemonte): 179.562 (Pdl) , Vibo Valentia (Calabria): 166.560 (Pd).

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http://www.repubblica.it/politica/2011/08/13/news/da_trieste_a_siena_addio_a_pezzi_di_storia_liguria_genova_sola_il_molise_resta_senza-20382245/

Province, scende in campo Mastella



L’europarlamentare pronto a battersi per Benevento: “Ci annettiamo le valli confinanti”
La Provincia di Benevento rischia di scomparire per effetto della manovra varata ieri dal governo ma l’ex ministro della Giustizia, l’europarlamentare Clemente Mastella, non ci sta e invita la popolazione alla mobilitazione per superare la soglia dei 300mila abitanti.
INVASIONE PREGO – Per il leader dell’Udeur o si cancellano tutte le Province o non ha senso toccare solo quelle piu’ piccole. Comunque, a Mastella per impedire che scompaia la provincia sannita non mancano le soluzioni. La prima e’ quella di ‘riscrivere la geografia della Provincia di Benevento’, annettendo, ad esempio, ‘le confinanti Valle Caudina e Valle Alifana’. ‘Abbiamo il dovere di non restare a guardare e di difendere il nostro territorio che sta per subire l’ennesimo scippo dopo i tagli ai vari Uffici Periferici dello Stato, lo spostamento della sede Telecom e la chiusura della filiale della Banca d’Italia. Dobbiamo farci trovare pronti ed essere in grado di prospettare immediatamente delle valide alternative’, aggiunge Mastella non escludendo di avviare ‘in tempi brevissimi una raccolta firme che ci conduca al referendum per l’istituzione del Molisannio. Sarebbe una scelta dolorosa, un gesto estremo ma indispensabile per non essere sacrificati come vittime dal decreto anticrisi, e rivendicare, finalmente, la giusta considerazione per il nostro Sannio’.
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http://www.giornalettismo.com/archives/138657/province-scende-in-campo-mastella/

Il sindaco che fa tirare i pomodori a Berlusconi




Il primo cittadino leghista Buonanno tiene a battesimo un’iniziativa curiosa: “Ma chi tira deve proporre un’idea per la manovra”
“Tira il pomodoro al politico che vuoi. Ma poi dammi un’idea da portare alle Camere”. Il primo cittadino di Varalo, Gianluca Buonanno, che alla Camera è stato eletto con la Lega Nord (e quindi ha il doppio incarico) ha lanciato un’iniziativa per Ferragosto nel parco municipale della sua città.
CHI PUO’ TIRARE?- L’iniziativa è pensata per cittadini e turisti della località in provincia di Vercelli.Quest’anno, per l’occasione si potranno tirare pomodori, offerti dal sindaco, sulle sagome dei principali protagonisti della scena politica italiana. Berlusconi, Bersani, Tremonti, Di Pietro, Vendola, Fini, saranno solo alcuni dei bersagli a disposizione di chi vorra’ sfogare le propria delusione, ma successivamente anche scrivere, su un quadernone appositamente posizionato, le proprie proposte e le proprie idee per migliorare la situazione economica italiana.
UN’IDEA A SOPRESA – E a noi un’idea da suggerire al primo cittadino e onorevole viene in mente da subito: un solo stipendio per chi è contemporaneamente sindaco e deputato o senatore: non si vede perché il doppio incarico debba essere doppiamente remunerato, visto che uno stipendio basta e avanza. In alternativa, si potrebbe anche decidere direttamente per la decadenza per chi è eletto ad altro incarico. Automatica, però: senza che si possa traccheggiare qualche mese in Parlamento come succede oggi.
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http://www.giornalettismo.com/archives/138663/il-sindaco-che-fa-tirare-i-pomodori-a-berlusconi/

Manovra: Berlusconi sente Van Rompuy, forte apprezzamento

Roma, 13 ago. (Adnkronos) - Nel corso di una telefonata con il premier Silvio Berlusconi, il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ''ha rivolto parole di forte apprezzamento per l'azione di rigore messa in atto dal governo italiano''.

I versamenti di Berlusconi a Dell'Utri nel mirino dei pm che indagano sulla P3


Verifiche anche sui bonifici di Angelucci a Verdini per pagare una villa. Il rapporto della Finanza: cambiali per salvare il quotidinao gratuito EPolis di Cagliari

di ANGELA MARIA ERBA e FRANCESCO VIVIANO ROMA - Bonifici milionari, cambiali, tesori che passano di mano in mano. E poi ancora, aperitivi e pranzi a Villa Certosa per prendere decisioni e disegnare percorsi politici. C'è ancora tutto un capitolo aperto nella storia finanziaria ed economica della P3. Scenari nuovi, finora rimasti nascosti nelle pieghe dei faldoni, sull'inchiesta della loggia segreta che vede indagati i parlamentari Denis Verdini e Marcello Dell'Utri, insieme al faccendiere sardo Flavio Carboni, all'ex consigliere comunale Arcangelo Martino e al giudice-geometra Pasquale Lombardi.

Ora ulteriori accertamenti, potrebbero essere disposti dai magistrati di piazzale Clodio per fare luce su quei "prestiti infruttiferi", per quasi dieci milioni di euro, che Silvio Berlusconi fece tra il 2008 e il 2011 in favore di Dell'Utri. Lo dice un'informativa finanziaria delle Fiamme Gialle dello scorso maggio, che compare tra gli atti depositati nei fascicoli del procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e del pm Rodolfo Sabelli. Nello stesso mese venne notificato agli avvocati una richiesta di proroga delle indagini che adesso i magistrati romani starebbero valutando.

Ammonterebbe a un milione e mezzo di euro il primo generoso regalo che il premier concede a Dell'Utri il 22 maggio 2008 con un bonifico partito dalla filiale Mps di Segrate. Gli investigatori della Finanza annotano che il senatore Pdl "al momento della disposizione presentava una saldo negativo pari a 3.150.134 euro". Mentre gli altri due bonifici risalirebbero al febbraio e al marzo del 2011 (per complessivi 8 milioni) attraverso Banca Intesa.

Ma non è l'unica importante elargizione che spunta nelle carte della P3. Perché c'è anche un'operazione immobiliare di ventimila metri quadrati con parco, piscina e campo da tennis. Per comprare l'ex proprietà della famiglia Gucci a Firenze, Denis Verdini si indebita per quasi 8 milioni. E così interviene il re delle cliniche private, Antonio Angelucci, a estinguere il maximutuo con due cospicui bonifici. Nel mirino dei finanzieri sarebbero finite anche nove cambiali dal valore di circa 55mila euro girate su un conto di Dell'Utri. Soldi che sarebbero serviti per evitare un tracollo finanziario del quotidiano gratuito E Polis di Cagliari. Tutto denaro che si muove all'inizio del 2010, in un momento cruciale della politica locale, quando ancora devono essere prese molte delle decisioni più importanti sull'eolico in Sardegna.

Non mancano nemmeno aperitivi e pranzi a Villa Certosa. Quelli che nell'estate del 2007 ci furono tra Silvio Berlusconi e l'allora esponente della Margherita Ernesto Sica, per mettere a punto "la tattica, poi attuata nei mesi successivi" che prevedeva il passaggio del consigliere regionale della Campania dal partito, che stava per confluire nel Pd, a Forza Italia. A parlarne, nell'interrogatorio dello scorso novembre ai magistrati, è lo stesso Sica, finito sotto inchiesta per concorso nella diffamazione ai danni di Stefano Caldoro, candidato all'epoca alla carica di governatore della Campania. "Non essendo riuscito a ottenere la ricompensa che ritenevo giusta - ha spiegato - in quanto non fui candidato alle elezioni politiche del 2008, avevo deciso di proporre la mia candidatura come presidente della Regione Campania".

Sica ha poi smentito di aver espresso all'imprenditore Arcangelo Martino (indagato per la P3) "l'opinione che Berlusconi era in debito con me perché avevo convinto alcuni senatori a votare contro il Governo Prodi". Successivamente "fu Berlusconi in persona - ha concluso - a volermi comunicare che sarei stato nominato assessore regionale della giunta Caldoro, in attesa di ulteriori incarichi ancora più prestigiosi".

Peter Gabriel, esce nuovo album


(ANSA) - ROMA - New Blood e' il titolo del nuovo album di Peter Gabriel che esce l'11 ottobre per Universal Music. Conterra' una selezione delle canzoni che l'ex Genesis ha cantato nel suo recente tour con l'accompagnamento di un'orchestra di 46 elementi, la New Blood Orchestra. Il cd non avra' inediti, ma rappresenta l'intera carriera solista dell'artista inglese, e conterra' 14 canzoni tra cui San Jacinto, Intruder, Wallflower, In your eyes e Mercy street.

Poliziotto indagato per abusi si suicida

(ANSA) - PALERMO - Un poliziotto di 47 anni si è suicidato a Palermo dopo aver scoperto, in seguito ad una perquisizione, di essere indagato per presunti abusi sessuali su una bimba di 10 anni. Il poliziotto dopo la perquisizione da parte dei suoi colleghi nella villa di Cefalù e nella casa di Palermo, in cui sono stati sequestrati hard disk di Pc, si è infilato nella vasca da bagno uccidendosi con un colpo della pistola d'ordinanza.L'uomo era indagato dopo la denuncia del padre della bambina per molestie.

Il Pd presenta la contromanovra, Bersani: "Più equa"


Il Pd presenta la contromanovra, Bersani: 'Più equa'
ROMA - Il Partito Deocratico l'aveva annunciato: se le misure che il governo intende prendere nons aranno soddisfacenti, presenteremo una nostra "contromanovra" su cui intavolare una discussione.
E Bersani è stato di parola. Si tratta di una manovra che in alcuni punti ripete le decisioni del governo, ma in altri se ne allontana decisamente.

- TAGLI AI COSTI DELLA POLITICA: Si tratta del punto di maggiore vicinanza, ma con qualche aggiunta. Innanzitutto si chiede un taglio più drastico delle province, con almeno un dimezzamento delle stesse, insieme ad un dimezzamento dei parlamentari. Inoltre un accorpamento maggiore dei comuni, in modo da poter risparmiare senza ridurre i servizi alla popolazione.

- LOTTA ALL'EVASIONE FISCALE: abbassamento della tracciabilità dei pagamenti a 1000 euro (norma introdotta dal governo Prodi, poi cancellata dal governo Berlusconi nel 2008 e reintrodotta nel 2010 con un limite di 3000 euro), obbligo di tenere l'elenco clienti-fornitori,descrizione del patrimomnio nella dichiarazione dei redditi.

- MAGGIORI ENTRATE: Viene poi inserita una norma per una riscossione "una tantum" da coloro che hanno usato nel 2009 lo scudo fiscale. La percentuale verrebbe elevata dal 5 al 20% della somma "scudata", misura che darebbe 15 miliardi. L'unico dettaglio, in questo caso, è che non esiste un elenco di chi ha goduto di quel beneficio, in quanto secondo la legge si trattava di una operazione che doveva restare anonima. I soldi incassati sarebbero da utilizzare per pagare i debiti verso i fornitori delle amministrazioni pubbliche e per alleggerire il patto di stabilità interno.

- IMPOSTA SUGLI IMMOBILI: Una tassa che abbia una forte progressività ma anche una larga esenzione. In questa maniera le fasce medio basse non pagherebbero nulla, quelle alte invece ssi troverebbero a pagare.

- VENDITA PATRIMONIO IMMOBILIARE: Un piano di dismissioni dei beni pubblici per un importo non inferiore ai 25 miliardi, da attuarsi entro 5 anni.

A questo andrebbe aggiunto un piano di liberalizzazioni, già iniziate dal governo Prodi, e l'utilizzo di un parte delle nuobe entrate per politiche di crescita del Pil e di sviluppo del Mezzogiorno, due cose che questa manovra rischia di azzerare

Usa: record di suicidi nell'esercito lo scorso mese di luglio

Washington, 13 ago. - (Adnkronos/Washington Post) - Record di suicidi nell'esercito americano lo scorso mese di luglio. Un totale di 32 soldati si sono tolti la vita, 22 dei quali in servizio e dieci riservisti. Il record precedente era stato raggiunto nel giugno del 2010, con 31 suicidi.

Manovra, soglia tracciabilità più bassa e imposta su immobili. Le proposte Pd

Roma, 13 ago. (Adnkronos) - Una soglia sulla tracciabilita' dei pagamenti piu' bassa rispetto ai 2.500 euro previsti dal governo; una imposta progressiva sui valori immobiliari; una tantum sui capitali esportati. Sono alcune delle proposte contenute nella 'contromanovra' elaborata dal Pd secondo quanto riporta il sito 'Repubblica. it'. Per quanto riguarda la tracciabilita', si propone di introdurla per i pagamenti superiori a 1.000 euro. Previsto poi un prelievo straordinario una tantum sull'ammontare dei capitali esportati illegalmente e 'scudati'. Il Pd chiede inoltre l'introduzione di una imposta ordinaria sui valori immobiliari di mercato, fortemente progressiva, con larghe esenzioni e che inglobi l'attuale imposta comunale unica sugli immobili.
Liberalizzazioni, dismissioni di immobili pubblici, dimezzamento del numero dei parlamentari, riduzione delle Province, accorpamento dei Comuni, sono alcune delle altre proposte avanzate dai Democratici.

Manovra, Pd-Idv-Udc: porteremo le nostre proposte ma no fiducia

L'aula del Senato (Adnkronos)
Roma, 13 ago. (Adnkronos) - Le opposizioni ribadiscono il loro giudizio negativo sulla manovra bis. Ma si dicono anche pronte al confronto in Aula nel segno della responsabilità.
Il Pd è pronto a presentare le proprie proposte. “Dal 20 agosto in poi, una volta esaminato il testo presentato dal Consiglio dei ministri - ha detto il segretario democratico Pier Luigi Bersani - ci rivolgeremo alle forze sociali e alle opposizioni per aprire un confronto volto a perfezionare una più compiuta proposta alternativa agli interventi del governo, a presentare gli emendamenti in Parlamento e a sollecitare il sostegno dell'opinione pubblica per il cambiamento di una manovra depressiva, poco credibile e ingiusta”.
“Noi porteremo le nostre proposte in Senato, e ci auguriamo che la maggioranza e il governo accettino i nostri suggerimenti - ha detto Anna Finocchiaro, presidente dei senatori del Pd -. Ieri il presidente del Consiglio ha detto di non prevedere la fiducia. Sarebbe un gesto importante e responsabile”. “Ma per poter fare una discussione seria sarebbe utile che Banca d'Italia, Corte dei conti, gli istituti più autorevoli e le parti sociali esprimessero, attraverso dei documenti, la loro valutazione sulla manovra. Sarebbe – ha osservato Finocchiaro - un contributo utile e forse necessario per una discussione rigorosa e utile”.
Bocciatura ma anche disponibilità al confronto da parte dell'Idv. ''Con la promessa di 'non mettere le mani in tasca agli italiani' ci troviamo con una manovra bis quasi tutta a carico dei cittadini e degli Enti locali. Bella contraddizione! Ma inutile puntare il dito, è ora di essere noi, l'opposizione, a fare per il bene dell'Italia'', ha premesso il capogruppo dell'Italia dei valori in Senato, Felice Belisario, annunciando che ''l'Italia dei valori lavorerà per correggerla eliminando ciò che di fortemente iniquo e antisociale c'è in questa manovra. Per favore, però, la maggioranza eviti di mettere l'ennesima fiducia. Di fronte alla nostra responsabilità e alle nostre proposte, basta veti e arroganza''.
Con la manovra il governo chiama il paese ad un ''sacrificio immenso''. A questo ''le forze di opposizione devono corrispondere con grande serietà e senso dello Stato'', ha rimarcato da parte sua Pier Ferdinando Casini annunciando che l'Udc presenterà le sue proposte in Senato. "La volontà espressa dal presidente del Consiglio di non porre la fiducia su questo decreto ci impegna ad avanzare alla luce del sole, a partire dal Senato, le nostre proposte tese a rendere meno iniqua e ingiusta questa manovra", ha detto Casini.
''Leggeremo attentamente il testo della manovra - ha detto il capogruppo Fli alla Camera, Benedetto Della Vedova - pronti ad una discussione senza pregiudizi e ad avanzare proposte di robuste correzioni (meno tasse, meno spesa pubblica e più crescita) nell'interesse dell'Italia. Per quel che si capisce dopo l'illustrazione da parte del governo, però, i numeri veri questa manovra li fa con le tasse, e che tasse''.
Le commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato, dunque, si riuniranno lunedì 22 agosto per iniziare l'esame della manovra approvata ieri dal Consiglio dei ministri e per quella data è previsto il rientro a palazzo Madama del presidente Renato Schifani, che nella giornata di ieri ha avuto contatti con i capigruppo per stilare un calendario ufficioso. L'approdo in Aula dei provvedimenti economici dovrebbe avvenire lunedì 5 o martedì 6 settembre.

L’industriale: “Gli operai lavorino gratis cinque giorni”

Andrea Tomat, presidente di Confindustria Veneto, si è messo in testa un’idea meravigliosa.

Anche i lavoratori possono fare la loro parte nel riportare l’Italia in pareggio di bilancio, “regalando 5 giorni lavorativi all’anno per un periodo limitato, diciamo 5 anni”. La proposta e’ di Andrea Tomat, presidente di Confindustria veneta, che precisa: le 5 giornate verrebbero devolute ‘all’impresa per cui lavorano, ma si puo’ decidere di mettere qualcosa.



IL SISTEMA – Tomat, intervistato dal Gazzettino, chiarisce che ‘non bisogna guardare alla singola azienda ma al ‘sistema. Cinque giornate lavorative consentirebbero di aumentare la produttivita’ e la competitivita’ per le imprese, si riuscirebbe ad abbassare i costi dei prodotti, anche ad ampliare le possibilita’ di aumentare le assunzioni’. Una proposta che Tomat si dice pronto a discutere ora con i sindacati. ‘Teniamo presente che gia’ oggi c’e’ un numero elevato di giorni di ferie – sottolinea – da 25 potrebbero passare a 20 con sacrificio: non se ne accorgerebbe nessuno’. Quanto alla parte che potrebbero fare le imprese per contribuire alla riduzione del deficit, il presidente degli industriali veneti taglia corto: ‘le aziende pagano gia’ il 60% di imposte’. 

La manovra? Sulle spalle degli statali


La scure del governo si è abbattuta sui dipendenti pubblici. Che pagheranno un conto salato
La manovra colpirà forte sui dipendenti statali. Stefano Feltri sul Fatto Quotidiano ci racconta tutte le norme che andranno a toccare redditi e liquidazione dei lavoratori pubblici:
La liquidazione (Tfr) viene ritardata di due anni. Chi va in pensione o si licenzia oggi, vedrà i soldi a cui ha diritto nel 2013. É una misura che non porta alcun risparmio strutturale, ma che serve a fare cassa da subito per dover emettere meno debito nel 2011. Con buona pace dei progetti che avevano fatto gli statali sulla propria liquidazione. Seconda botta, questa davvero inedita: se i dipendenti di un ente della pubblica amministrazione non riescono a rispettare gli obiettivi di riduzione di spesa, addio alla tredicesima mensilità. I sindacati stanno già cercando di capire se la norma è incostituzionale.
C’è poi un altro colpo pesante nascosto:
se il Parlamento non approva entro il 2011 (ed è quasi impossibile) la mega-riforma fiscale prevista da una legge delega, nel 2012 le tasse salgono di 4 miliardi con un taglio lineare di tutti i bonus fiscali. Agevolazioni, come quelle per i familiari a carico, di cui beneficiano soprattutto i contribuenti con un reddito medio basso come gli statali. Le Regioni e i Comuni sono già disperati: oltre ai sei miliardi della manovra prima versione, quella approvata a luglio, vedono svanirne quasi altri 4. E dire che speravano ancora che il governo rispettasse la promessa di restituire anche quello che aveva tolto con la manovra 2010. Invece niente. E questo significa una sola cosa: più tasse locali, con l’I mu (l’imposta centrata sulla casa su cui si fonda in federalismo fiscale) e meno servizi, a cominciare dai trasporti pubblici. Altri 8,5 miliardi in due anni dipendono dai tagli ai ministeri, che sono facili da fare sulla carta e molto difficili da ottenere nella realtà.
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http://www.giornalettismo.com/archives/138633/la-manovra-sulle-spalle-degli-statali/

Uranio:caso Melis,risarcimento da stato

(ANSA) - CAGLIARI - Il Ministero della Difesa dovra' risarcire 584 mila euro ai familiari di Valery Melis, il militare originario di Quartu morto nel 2004 dopo una lunga malattia che lo aveva colpito al rientro da una missione in Kosovo. Lo ha stabilito, dopo che l'inchiesta penale era stata archiviata, il Tribunale civile di Cagliari che ha ritenuto responsabile l'Esercito perche' conosceva i rischi cui i soldati andavano incontro delle missioni nei Balcani degli anni Novanta.

GB: PERDITA DI GREGGIO DA PIATTAFORMA A LARGO DELLA SCOZIA

(AGI) Londra - Una macchia di greggio si e' riversata nel Mare del Nord da una piattaforma al largo della Scozia, 180 a est di Aberdeen. Lo ha riferito la stessa compagnia petrolifera, precisando che al momento non e' in grado di quantificare la perdita. "Abbiamo contenuto la fuoriuscita in modo significativo e stiamo adottando ulteriori misure per isolare" la macchia di greggio, si legge in un comunicato del colosso petrolifero anglo-olandese .

Le province che rischiano di sparire


L’Ansa pubblica un elenco dei 36 enti sotto i 300mila abitanti che potranno essere cancellate dalla manovra
Questo l’elenco delle 36 province sotto i 300mila abitanti, comprese quelle delle regioni a statuto speciale, che rischiano di sparire in base alla norma contenuta nella bozza della manovra all’esame del Consiglio dei ministri. Accanto il numero degli abitanti, tra parentesi il partito del presidente della provincia: 18 del Pd, 12 del Pdl, 4 della lega, e uno ciascuno di Mpa e Sel.
Ascoli Piceno: 214.068 (Pdl)
Asti: 221.687 (Pdl)
Belluno: 213.474 (Lega)
Benevento: 287.874 (Pd)
Biella: 185.768 (Lega)
Caltanissetta: 271.729 (Mpa)
Campobasso: 231.086 (Pdl)
Carbonia-Iglesias: 129.840 (Pd)
Crotone: 174.605 (Pdl)
Enna:172.485 (Pdl)
Fermo:177.914 (Pd)
Gorizia:142.407 (Pd)
Grosseto:228.157 (Pd)
Imperia:222.648 (Pdl)
Isernia:88.694 (Pdl)
La Spezia:223.516 (Pd)
Lodi:227.655 (Lega)
Massa Carrara: 203.901 (Pd)
Matera:203.726 (Pd)
Medio Campidano:102.409 (Pd)
Nuoro:160.677 (Pd)
Ogliastra:57.965 (Pd)
Olbia Tempio: 157.859 (Pdl)
Oristano: 166.244 (Pdl)
Pistoia: 293.061 (Pd)
Prato: 249.775 (Pd)
Rieti: 160.467 (Pd)
Rovigo: 247.884 (Pd)
Savona: 287.906 (Pdl)
Siena: 272.638 (Pd)
Sondrio: 183.169 (Lega)
Terni: 234.665 (Pd)
Trieste: 236.556 (Pd)
Verbano-Cusio-Ossola: 163.247 (Pdl)
Vercelli: 179.562 (Pdl)
Vibo Valentia: 166.560 (Pd).
E' curioso che, ad esempio, si debba decidere in che modo verranno accorpate le province confinanti (come alcune di quelle della Sardegna). Più probabile che vengano accorpate tra di loro, anche se in questo caso il taglio sarebbe in qualche modo ridimensionato.

Metà stipendio agli onorevoli con doppio incarico?

Raddoppiano le tasse per i redditi dei parlamentari
Giro di vite sui redditi dei parlamentari: nel pacchetto di misure allo studio del Consiglio dei ministri, secondo quanto riferito da fonti governative, è previsto un ‘contributo di solidarieta” anche per deputati e senatori pari al 10% per i redditi superiori ai 90 mila euro ma inferiori a 150 mila, e del 20% per quelli superiori a 150 mila euro. Esattamente il doppio di quanto previsto per i dipendenti pubblici e privati. Inoltre, per i dipendenti ‘normali’ il contributo e’ deducibile, mentre per gli ‘onorevoli’ non lo sara’. Infine, viene ridotta del 50% l’indennita’ per il parlamentare che ha un reddito uguale alla stessa indennita’.

“Anche i ricchi piangano”



Ricordate il manifesto di Rifondazione di qualche anno fa? Adesso va bene anche per Silvio
Berlusconi come Bertinotti? Difficile come similitudine, eppure in qualcosina i due sembrano cominciare a somigliare. Prendiamo ad esempio il famoso slogan di Rifondazione Comunista per la Finanziaria 2007 con Prodi presidente del Consiglio. Scrivevaall’epoca il Corriere della Sera:
Bastava vedere ieri il capogruppo dell’ Udeur Fabris aggirarsi in Transatlantico come un ossesso: «Visco ci ha detto un’ ora fa che vuole recuperare un miliardo dall’ Irpef. Ma siamo matti? Così i nostri elettori se ne vanno dritti dal Cavaliere. Tanto vale suicidarsi in piazza»
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http://www.giornalettismo.com/archives/138605/anche-i-ricchi-piangano/

Il “povero” Dell’Utri venderà la sua villa al lago



Il senatore rilascia un’intervista al Corriere sui prestiti di Berlusconi
Marcello Dell’Utri come un metalmeccanico della Fiat. Il prestito infruttifero che Silvio Berlusconi gli ha fatto, per la sommetta di otto milioni di euro, gli serve per ristrutturare e poi vendere la sua villa al lago. Perché, si sa, la vita è dura per tutti. Ne parla con Felice Cavallaro sul Corriere:
«Capisco che sui miei affari personali e privati, anche quando si parla di ristrutturare, comprare o vendere una casa, chi mesta nel torbido ci voglia sempre mettere lo zampino. Capisco certi giornali, ma che c’entra il Corriere con questa rottura di c…?».
Senatore, presidente, dottore, ma che linguaggio, per lei sempre forbito…
«Beh, allora mi correggo. Scusi, che gliene frega dei miei affari?».
Beh, può sorprendere sapere che un uomo, per quanto facoltoso e potente come lei, spenda su una casa io milioni, pur trattandosi di una villa da nababbi sul lago di Como. E se si scopre che se li fa prestare dal Cavaliere può sorgere qualche dubbio. O no?
«Quali dubbi? Ognuno di noi in questo Paese non è più libero di fare una trattativa, di chiedere un prestito a un amico, di fare un lavoro a casa, di avere un guaio? Tutto deve diventare di dominio pubblico, senza un minimo di riserbo? E questa non è secondo lei una rottura di c…?». [...]
E’ la Guardia di Finanza a dire che lei, sotto di tre milioni di curo, avrebbe incassato 8 milioni di curo da Berlusconi, come secondo versamento, dopo una prima rimessa di un milione e mezzo. Perché?
«Perché cosa? Che cosa sospettate?».
Il retro pensiero dei malpensanti è che Berlusconi potrebbe averla pagata per mantenere un segreto o per non dire qualcosa… Magari con riferimento a qualche processo. Insinuazione infondata?
«Menti disturbate possono pensare queste cose, ma io non mi voglio disturbare e vorrei starmene tranquillo».
Basterebbe dire perché il Cavaliere le dona tanti soldi.
«Quale dono? Che il Cavaliere faccia un prestito sono fatti miei, non debbo dirlo a nessuno».
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