La denuncia della Commissione d'inchiesta del Senato sul servizio sanitario: lager, molti potrebbero anche uscire ma mancano le cure
ROMA
Decine, centinaia di esseri umani ridotti a sopravvivere per anni in strutture più simili a un lager che a un nosocomio, per quanto giudiziario. Ospedali solo nel nome, visto che chi ha visitato quegli ambienti e incontrato i "fantasmi" che li popolano ne parla come «l'inferno dei dimenticati».
Luoghi dove le lenzuola non vengono sostituite per settimane, ovunque lezzo di urina e sporcizia, letti arrugginiti, giacigli di costrizione con un foro nel mezzo per la caduta degli escrementi degli internati che ci vengono legati sopra per giorni. Stanze da quattro posti dove vivono in nove, bagni da terzo mondo, dove nel buco "alla turca" si infilano bottiglie d'acqua per evitare la risalita dei ratti dalle fogne. Nessuna terapia.
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