ROMA — Alta, elegante, viso luminoso. L'infermiera statuaria che ha strappato l’apprezzamento del premier e delle alte cariche sul palco durante la parata del 2 giugno è un’ufficiale della Croce Rossa. Diplomata infermiera volontaria del Corpo fondato nel 1908 e «selezionata dopo dieci giorni di addestramento» in caserma, così come solitamente accade con le crocerossine che partecipano alla Festa della Repubblica. E che si esercitano lungamente per la prestigiosa occasione. In questo caso, però, la consorella è stata scelta per guidare la compagnia di volontarie di scorta alla bandiera della Repubblica italiana. Su di lei, riserbo assoluto da parte della Croce Rossa. Restano le immagini che fotografano il suo passaggio davanti al palco delle autorità e il visibile apprezzamento del premier, Silvio Berlusconi (guarda). Apprezzamento accompagnato, racconta chi c’era, da un’entusiastica valutazione espressa anche verbalmente: sebbene non abbia ancora delicate missioni al suo attivo, i vertici della Croce Rossa l’hanno scelta per il portamento «che esprime dignità, decoro e senso di appartenenza». Il corso di crocerossina, va ricordato, equivale a due anni di accademia militare. Piccola nota di conforto per il pubblico femminile che l’abbia notata in una delle foto simbolo della parata: la signora ha già compiuto quarantasei anni.
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