domenica 6 giugno 2010

Quelle cene tra Anemone e il generale

Poletti sarà sentito dai pm: a lui fu chiesto aiuto dopo le prime perquisizioni. Il nome dell'alto ufficiale della Guardia di Finanza già apparso nella lista del costruttore.
PERUGIA - Sono le 10.53 del 14 ottobre 2008, la perquisizione della Guardia di finanza negli uffici di Diego Anemone e suo fratello Daniele è in corso dall'inizio della mattinata. L'imprenditore, avvertito alla Maddalena dove è volato per seguire i lavori del G8, parla in codice al telefono con il suo amico imprenditore, Piero Murino. In maniera concitata gli chiede di fare intervenire un alto ufficiale delle Fiamme gialle per bloccare gli uomini della tributaria che hanno appena sequestrato l'ormai noto libro mastro, la lista con 412 nomi finiti agli atti dell'inchiesta di Perugia. E in quella richiesta d'intervento urgente, Anemone dice al suo interlocutore di attivare subito "il commensale", l'uomo in divisa con cui lui e Murino hanno cenato la sera prima.Per mesi gli inquirenti hanno cercato di dare una risposta ad alcuni interrogativi: chi era il terzo uomo di quella cena? Perché quell'incontro nella saletta riservata di un ristorante romano? E cosa successe effettivamente: furono stretti accordi di rilievo per le indagini? E se sì, quali? Ora, almeno alla prima di queste domande è stata trovata una risposta. Il terzo uomo sarebbe stato individuato. Il nome che circola è quello del generale Paolo Poletti, ex capo di stato maggiore delle Fiamme gialle, attualmente vicedirettore dell'Aisi, il servizio segreto civile, ex Sisde.
Continua ...
http://www.repubblica.it/cronaca/2010/06/06/news/quelle_cene_tra_anemone_e_il_generale-4610814/

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