TRENTO - "Quando vi dicono, quando ci dicono, quando mi dicono, fa bene il tuo lavoro e fallo in silenzio, io rispondo 'in silenzio lavora bene solo la morte'. Così si dice nella mia terra". E parlare di mafia è ancora più importante adesso, in un momento in cui "dalla crisi le organizzazioni criminali stanno ricavando enorme potere". E' l'appello di Roberto Saviano a una sala gremita, erilanciato dai maxischermi in piazza, nel corso della sua lezione al Festival dell'Economia di Trento sul tema "Le mafie che controllano l'economia del Paese".Saviano ha ricordato un dato fornito dalla Procura nazionale Antimafia, che ha stimato il profitto annuo delle organizzazioni criminali più importanti italiane in 100 miliardi di euro. "Non si parla - ha spiegato Saviano - delle piccole bande o dei gangster, ma delle maggiori famiglie delle principali organizzazioni, quali 'ndrangheta dell'Aspromonte, camorra dell'entroterra e Sicilia soprattutto con i catanesi, che stanno ormai organizzandosi come gli all star, quelli del basket negli Usa"."Ci sono intercettazioni - ha continuato Saviano - che testimoniano come già due giorni dopo la caduta del Muro di Berlino ci fosse chi si organizzava per entrare nella rete di questo e di altri Paesi. Vicende analoghe riguardano Bulgaria, Ungheria e Polonia, dove le organizzazioni criminali comprano anche titoli di Stato". "I soldi del narcotraffico - ha evidenziato Saviano - entrano negli istituti di credito e il problema verrà dopo la crisi perché saranno loro a decidere chi finanziare e chi no.
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http://www.repubblica.it/economia/2010/06/06/news/saviano_le_mafie_lucrano_sulla_crisi_migliaia_anche_in_piazza_per_lo_scrittore-4622709/
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