domenica 20 novembre 2011

Nucleare Usa: il programma che costa 50 volte l’intero budget dell’Onu

Nucleare Usa: il programma che costa 50 volte l’intero budget dell’Onu

Gli Stati Uniti d’America hanno speso fino ad ora 8 mila miliardi di dollari per il loro programma di costruzione, mantenimento e modernizzazione di armi nucleari; una cifra che ammonta al circa 60% delle spese fatte in tutto il mondo sulle armi nucleari; per avere idea della cifra galattica spesa dagli Stati Uniti, si può ad esempio dire che 8 mila miliardi di dollari sono circa 50 volte il budget annuo delle Nazioni Unite.

I nuovi dati sul più imponente programma nucleare militare del pianeta sono state diffuse recentemente da David Krieger, presidente della Fondazione per la Pace nell’Era nucleare (Nuclear Age Peace Foundation) che assistendo alle votazioni nelle conferenze tenute alle Nazioni Unite sulla questione nucleare, ha detto :«Fino a che che gli Stati Uniti continueranno ad affidarsi al proprio arsenale nucleare per la loro sicurezza, sarà difficile sostenere che altri stati non dovrebbero seguire la stessa strada».

Gli Stati Uniti spendono mediamente, ogni anno, circa 60 miliardi di dollari in armi nucleari, e secondo gli esperti, questa cifra salirà a 70 miliardi all’anno nel prossimo decennio.

La questione importante da capire, è che questa spesa, non riguarda solo gli Stati Uniti d’America, ma è un qualcosa di “doloroso” per l’umanità intera. Basta pensare che basterebbe spendere 60 miliardi di dollari all’anno fino al 2015, e cioè la stessa cifra che gli americani spendono per le armi nucleari, per poter sradicare la povertà sulla base di quanto previsto dal programma di sviluppo del millennio delle Nazioni Unite.

All’interno degli Usa, poi, è inutile dire che effetto magico potrebbero avere soltanto una parte di quei soldi, su fenomeni come la povertà, la sanità l’istruzione. Gli Usa, spendendo quei 60 miliardi di dollari all’anno, potrebbero cambiare il corso della storia; cancellare la povertà dal mondo intero, ridurre le morti in Africa, combattere l’Aids e le altre malattie letali, costruire insomma un mondo migliore.

Sotto l’amministrazione Obama, Washington ha firmato il nuovo START che però include anche la modernizzazione delle armi nucleari che rimangono in possesso degli Usa.

Attualmente, infatti, gli Usa sono in possesso di 5 mila testate nucleari pronte ad essere usate; ciò oltre ad altre 5 mila che attendono di essere distrutte o che ormai sono superate dal punto di vista tecnologico.

L’effetto più tragico delle armi nucleari Usa, oltre al loro costo, è la situazione psicologica che creano nella politica internazionale. La Casabianca, forte delle sue spaventose armi nucleari, non si vede obbligata a rispettare le leggi internazionali e si crede libera di minacciare, sanzionare, attaccare qualsiasi paese.

Ed infatti, John Burroughs, presidente del Comitato degli Avvocati per la Politica Nucleare (Lawyers Committee on Nuclear Policy), commentando le politiche Usa in materia di nucleare ha detto:

“Contrariamente a quanto richiesto dai requisiti della legge internazionale gli Stati Uniti non agiscono in ‘buona fede’ per mettere in pratica l’articolo VI che vincola alla negoziazione del disarmo nucleare”.

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