venerdì 29 aprile 2011

Corruzione, indagato il braccio destro di Tremonti

Marco Milanese, collaboratore del ministro, nel mirino della procura di Milano. Ma lui smentisce

Come ai bei tempi di Tangentopoli: corruzione e finanziamento illecito dei partiti sono le due accuse che deve fronteggiare il deputato del Popolo delle Libertà Marco Milanese, per tanto tempo indicato come braccio destro del ministro Giulio Tremonti. L’inchiesta, condotta dal pm Paolo Ielo come scrive Repubblica, è una costola dell’istruttoria aperta su Milanese dalla procura di Napoli e ha al centro la vendita per 500 mila euro dello yacht di proprietà del parlamentare. Una vendita fittizia che, secondo l’accusa, dissimulerebbe un finanziamento illecito allo stesso Milanese. Nell’indagine sono indagati anche l’imprenditore Tommaso Di Lernia (latitante negli Usa per l’inchiesta Enav) e l’ex presidente di Techno- sky Fabrizio Testa.

CHI È MARCO MILANESE? – Marco Milanese nasce a Milano l’8 settembre 1959, da genitori irpini di Cervinara. Nel corposo curriculum sul sito della Camerasi legge: “Laurea in giurisprudenza, Laurea in scienza della sicurezza economico-finanziaria, Master in diritto tributario internazionale; Avvocato, Professore ordinario di diritto tributario”. Prima di diventare collaboratore di Tremonti, Milanese è stato un capitano della Guardia di Finanza – una storia che assomiglia vagamente a quella di Massimo Maria Berruti, anch’egli finanziere, poi passato alla corte di Silvio Berlusconi. Nella XIV legislatura Milanese entra a far parte dello staff di Tremonti. Nel 2008 viene eletto nella circoscrizione Campania 2, candidato dall’attuale sottosegretario Nicola Cosentino – scriveConchita Sannino sempre su Repubblica – “per fare un favore a Tremonti, ché a Milano, regno del berlusconismo, era interminabile la lista dei pretendenti al seggio parlamentare”.

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