martedì 14 giugno 2011

GIUSTIZIA: ANCHE DALL'EUROPA ARRIVA LO STOP AL PROCESSO BREVE

+++ Dopo la bocciatura del legittimo impedimento nel referendum, ilPdl punta sull'approvazione della prescrizione breve al Senato +++.
(ASCA) - Roma, 14 giu - Processo breve, processo lungo, legge sulle intercettazioni. Deputati e consulenti del Pdl lavorano sul dopo-referendum, cercando le possibili alternative.Perche' se la legge sul ''legittimo impedimento'' avrebbe risolto il problema dei processi del presidente del Consiglio bloccandoli di fatto ''sine-die'' e istradandoli verso la prescrizione, ora servono alternative per risolvere lo stesso problema.Ma non sara' troppo facile perseguirle, per parecchi motivi: il voto popolare farebbe da scudo a nuovi ''no'' del Quirinale, la Lega potrebbe essere meno propensa a spalleggiare il Pdl su questo tema per non prendere ''altre sberle''. E in piu' ci si mette un inatteso altola' del Consiglio d'Europa, che boccia di fatto su tutta la linea le leggi ''ad personam'' e ritira fuori anche il ''vecchio'' conflitto d'interessi.In Parlamento il deputato-avvocato Maurizio Paniz, in prima linea nel ricercare una soluzione per Silvio Berlusconi, ostenta tranquillita': ''Non vedo il problema: faremo la riforma della giustizia. Faremo la prescrizione breve. Faremo, se ci riusciamo, anche la legge sulle intercettazioni''. E il processo lungo? ''Quello non so, vedremo, dice ai giornalisti.Ieri in Commissione Giustizia il Pdl ha tentato di accelerare subito i tempi per portare a casa la riforma prima di nuove, spiacevoli novita': ''Sul processo breve andiamo avanti. Siamo a buon punto e nella prossima seduta si concludera' la discussione generale e a quel punto decidero' sulla richiesta di audizioni avanzata dalle opposizioni'', ha detto il presidente della commissione Filippo Berselli. Ma i rappresentanti dell'opposizione, l'ex-prefetto di Roma Achille Serra per l'Udc e il senatore dell' Idv Luigi Li Gotti, chiedono di soprassedere: ''ho chiesto che almeno per oggi, dopo il risultato referendario sul legittimo impedimento, non si andasse avanti su questo provvedimento per motivi di opportunita''', afferma Serra: ''La gente ha detto no alle leggi ad personam e che si riprenda subito proprio con una di queste leggi mi sembra uno schiaffo alla gente''. Li Gotti aggiunge un altro tassello: chiede (e ottiene) che venga acquisito il documento ufficiale del Consiglio d'Europa, messo appunto dal gruppo ''Greco'' (Group of states against corruption), che condanna le leggi ad personam e critica lo scarso impegno italiano nel combattere la corruzione. Sul processo breve, il ''Greco'' e' ''cauto circa gli anticipati(limitati) effetti positivi'' della norma e sottolinea invece il rischio che ''i processi per corruzione falliscano a causa della prescrizione dei termini''. Lo stesso documento condanna l'Italia per aver prestato ''insufficiente o nessuna attenzione al conflitto di interessi, all'adozione di un codice etico da parte dei membri del governo,alla protezione degli informatori e al rafforzamento delle misure anti-corruzione nel settore privato. Quanto ai provvedimenti contenuti nel disegno di legge anti-corruzione del governo, ''non sono ritenuti sufficienti a raggiungere gli obiettivi'', mentre nulla e' stato fatto per ''i casi in cui puo' insorgere un conflitto di interesse''. Posizioni che non favoriscono il piano del Pdl: far passare la prescrizione breve, gia' votata alla Camera, nel piu' breve tempo possibile. Sperando di indurre il presidente Napolitano a firmarla con la promessa che ''sara' l'ultima legge ad personam'', e portare definitivamente a casa il risultato.

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