domenica 27 novembre 2011

Tangenti al Comune, ecco il libro mastro tutti i nomi di chi ha versato mazzette


In quattro fogli custoditi nella Toyota del funzionario comunale arrestato due giorni fa l'elenco di commercianti e imprenditori che hanno pagato per ottenere autorizzazioni e nulla osta. In tutto 52 nomi, quindici commercianti già indagati

di SALVO PALAZZOLO PALERMO - Il libro mastro delle tangenti al Comune è in quattro fogli zeppi di nomi e cifre. Da una parte ci sono i riferimenti a commercianti, imprenditori e professionisti: sono 52 quelli citati. Accanto, sono segnate le cifre che sarebbero state pagate per ottenere in tempi brevi una licenza o un'autorizzazione dallo sportello attività produttive del Comune: le mazzette andavano da 1.000 a 30.000 euro. 

Il libro mastro era ben conservato nel cruscotto della Toyota Yaris del geometra Rosario Torrasi, il funzionario dello sportello comunale arrestato due giorni fa dagli investigatori della squadra mobile. Adesso, quel documento diventa un pesante atto d'accusa: quindici commercianti sono già indagati, per corruzione. Altri, potrebbero essere presto iscritti nel registro della Procura, dopo una nuova tornata di interrogatori previsti dal procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dal sostituto Ennio Petrigni. "Bisogna accertare sino a che punto siano stati ricattati dal funzionario del Comune arrestato, e cosa abbiano ottenuto", hanno spiegato i magistrati alla conferenza stampa di venerdì scorso, dopo il provvedimento di arresti domiciliari per Torrasi, per due commessi dell'Edilizia privata e per due liberi professionisti.
ESCLUSIVO / Il libro mastro delle tangenti   
Repubblica è entrata in possesso del libro mastro del geometra Torrasi. Ecco, dunque, i nomi di chi ha pagato, così come segnati nello straordinario documento sequestrato dalla sezione reati contro la pubblica amministrazione della Mobile: "Vassallo Marianna, via Sampolo; Gambino Carmelo, gazebo, 3.000 euro; Avv. Scaduto, Borgo Vecchio, 6.000; Ing. Giuseppe Di Filippo, Tutto Inchiostro sas, 3.000; Mulè, 3.000 + 1.500, via Spinuzza; Gallitano, Ros. 2.500 + Mario 2.000 + LL. PP. 1000 (Ros. sta probabilmente per Rosario Torrasi, Mario per l'architetto Mario Torrasi, LL. PP. per l'ufficio lavori pubblici - ndr); Cannizzaro Florena 3.000; Samuele Esposito pizzeria (4.500 - 1.500 = 3.000); Aladin, via Principe di Belmonte, 3.000; Priolo 3.000; Barrile Filippo, viale Strasburgo 193; Di Maio, Noce, 2.500; Mauro pc, via Paternò, 2.000 euro; Vino, piazza Principe di Camporeale, 7.000; Ciaramitaro, arch. Mario, 10.000; Di Girolamo rinnovo, gazebo Borgo Vecchio, 3.000 euro; Barra Francesco, parch., 2500 - 1000 = 1.500; Matragna, via Filippo Cordova, 2.500; Messina 2.500; Ricotta Piero Rist., via M. Marine, 5.000 + 3.000; Puccio Gino 8.000; Bonfardeci sfincione 2.000; panificio Manzella, viale dei Picciotti, 2.000". 

In un altro foglio è scritto: "Anno 2010. Ciaramitaro arch. 30.000 euro". Sotto la scritta "Ciaramitaro" viene specificata la spartizione: "Documenti 2.000, tecnico 10.000, geom. Fr. 18.000". È probabile che la sigla "geom. Fr. " sia riferita al geometra Francesco Lombardo, anche lui complice di Torrasi. 
Nello stesso foglio, c'è il riferimento a un'altra pratica: "Alaimo D (Di Gregorio)". E poi, ancora una suddivisione di cifre: "Documenti 2.000, tecnico 10.000, geom. Fr. 18.000".  Nel terzo foglio: "Ciaramitaro, euro 22.000 arch. ", così suddivisi: "Documenti 2.000, tecnico 10.000, geom. Fr. 10.000". 
Nel quarto foglio: "Puccio Gino 5.000/8.000; Barrale: Belgio (3.000), Strasburgo (3.000); Di Maio 2.500, perizia 500; Russo via dei Tintori 3000". 
A questi nomi vanno aggiunti quelli dei 15 commercianti già indagati, che sono citati negli appunti di Torrasi e nelle intercettazioni della polizia: i loro nomi sono stati già pubblicati ieri da Repubblica. 

Torrasi era un vero manager della mazzetta. A Natale Affranchi, il titolare della notissima pizzeria l'Amanita, che si trova in fondo a corso Calatafimi, non chiese solo soldi, ma anche cene gratis per la sua squadra. Sì, perché il solerte geometra comunale era pure presidente di una squadra di calcio, composta tutta da impiegati dell'Annona. "Gli facciamo mangiare la pizza e un antipasto da te, va bene?", chiese Torrasi al telefono. Al titolare della pizzeria non restò che rispondere: "Va bene". Anche il nome di Affranchi è presente nel libro mastro delle tangenti: "Euro 3500", è scritto. Probabilmente, per quelle pizze, Torrasi gli aveva fatto uno sconto sulla mazzetta.  

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