domenica 27 novembre 2011

Berlusconi: con Lega siamo uniti. Calderoli: l'alleanza non c'è più

Silvio Berlusconi (Adnkronos)
Verona, 27 nov. (Adnkronos/Ign) - "Non so se la campagna elettorale sarà lunga, però dobbiamo essere pronti. E io lavorerò dietro le quinte". Lo ha detto l'ex premier Silvio Berlusconi al termine del suo intervento che ha concluso il quinto convegno nazionale di Liberali Democratici di Carlo Giovarnardi a Verona.

Un intervento breve che ha riscosso calorosi applausi dalla platea. Cometanti sono stati gli applausi che lo hanno accolto al suo ingressoall'hotel Leon d'Oro, accompagnato dal segretario nazionale del Pdl Angelino Alfano: una volta in sala, oltre agli applausi, si è sollevato un coro: 'Silvio, Silvio, Silvio'.

Poi ha esordito: "Dobbiamo continuare a combattere per la libertà". L'ex premier ha quindi sottolineato le ragioni dell'impegno che lo vede in politica dal 1994: "Non volevamo che il Paese cadesse nelle mani di coloro che nel profondo erano e sono rimasti comunisti".

"Il comunismo -ha detto, fra l'altro, Berlusconi- è stato la tragedia più disumana nella storia dell'uomo e per questo noi siamo e resteremo in campo. Vogliamo vivere in un Paese democratico e libero e lo faremo con tutte le nostre forze sulla base dei valori che sono gli stessi della Carta del Ppe".

Berlusconi nel suo intervento ha anche ringraziato Angelino Alfano: "Sono davvero felice ogni volta che ti ascolto, ogni giorno, perché per me è una certezza: per la vittoria che dobbiamo conseguire siamo in ottime mani".

E alla folta platea Berlusconi ha assicurato: "Voglio garantirvi il mio impegno: raddoppierò l'impegno per l'organizzazione della nostra forza politica. Stiamo già lavorando per diffonderci capillarmente in tutta Italia, per stabilire anche grazie alla rete un contatto quotidiano con gli italiani, per scrivere il programma che è frutto del lavoro di questi ultimi dieci anni".

E il Cavaliere è quindi tornato a sottolineare che "i nostri valori sono i valori che fanno il bene dell'Italia, mentre dall'altra parte non c'è stata una evoluzione democratica che faccia del Pd di oggi un partito veramente democratico. Sono gli stessi di quando Bersani era il presidente della Regione Emilia Romagna e ribadiva i valori dell'Unione sovietica". Per questo, ha proseguito Berlusconi, "noi abbiamo il dovere di continuare a combattere per la nostra libertà che è il primo dei nostri diritti e dentro il diritto di libertà ci sono tutti gli altri".

Quanto all'alleanza con la Lega, Berlusconi ha assicurato che "è solida e non può assolutamente essere resa più debole con questi ultimi accadimenti e con il governo dei tecnici: i motivi dello stare insieme sono importanti e direi decisivi per il futuro del paese". E ha aggiunto: "Saremo certamente alleati anche alle prossime amministrative".

Poco dopo arriva, però, la replica del leghista Roberto Calderoli che con l'Adnkronos ha commentato: "Davvero ha parlato di alleanza? L'alleanza a livello nazionale non può essere solida perché non esiste più".

Raggiunto al telefono, il coordinatore delle segreterie della Lega ha spiegato che "l'alleanza esiste al livello del territorio, dove siamo al governo insieme". Per l'ex ministro della Semplificazione, dunque, l'avvenire è tutto da scrivere.

"Rispetto invece a un discorso di tipo nazionale o a future intese -ha fatto osservare - tutto dipenderà dal comportamento in aula del Popolo della libertà. E se in tale sede le distanze tra noi dovessero risultare confermate, è impossibile pensare a qualcosa in comune".

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