sabato 15 ottobre 2011

Incappucciati padroni di San Giovanni Attacchi agli agenti, incendiato blindato

Brucia sede Difesa, crolla tetto. Assaltate banche, auto in fiamme. Tre feriti. Gli indignati contro i teppisti: tre bloccati e consegnati a forze ordine / Video - Foto - Diretta tv

Striscioni e manichini in piazza della Repubblica (foto Alessandro Di Meo - Ansa)

ROMA - Roma in preda al caos dopo gli incidenti scatenati da alcune centinaia di incappucciati nel grande corteo delle decine di migliaia di indignati partito poco prima delle 14 da piazza della Repubblica diretto a San Giovanni. Dopo un inizio pacifico, già alle 14,30 sono entrati in azione gli incappucciati, strappando e bruciando bandiere, assaltando banche e negozi, incendiando auto e un edificio della Difesa, il cui tetto è crollato. I gruppi di violenti si sono via via ingrossati, raggiungendo secondo la polizia le 500 unità. Le forze dell'ordine sono intervenute alla fine di un lungo percorso di devastazioni, su via Labicana. Da quel momento è stato un crescendo di scontri, con i violenti che hanno preso di fatto il controllo di piazza San Giovanni, attaccando le forze dell'ordine da tre fronti. Un blindato dei carabinieri è stato bloccato e dato alle fiamme. I due militari a bordo sono riusciti a fuggire prima che il mezzo venisse incendiato. Diversi i feriti, sia tra gli agenti che tra i manifestanti. Un militante di Sel ha perso due dita, colpito da una bomba carta. La massa degli indignati ha sostenuto l'azione delle forze dell'ordine, arrivando anche a bloccare e consegnare alcuni incappucciati. Guarda la diretta tv Il corteo è partito in anticipo perchè «piazza della Repubblica non ci conteneva tutti». «People of Europe: rise up», è lo striscione che apre il corteo, al grido di «Noi la crisi non la paghiamo». I primi a entrare in azione sono stati quattro manifestanti mascherati da Guy Fawkes, saliti sulla tettoia dell'hotel Atlantico, che con un fumogeno hanno dato fuoco a una bandiera italiana e a una europea, lanciando volantini con su scritto «È arrivata la rivoluzione precaria». Poco dopo sono scesi con una scala, lasciando un fumogeno acceso sulla tettoia dell'albergo. Poi un gruppo di incappucciati e a volto coperto ha sfondato la vetrata di una banca colpendola più volte con un cartello stradale. Subito dopo è stata sfondata la vetrina di un'altra banca e un supermercato è stato distrutto e saccheggiato, mentre una macchina è stata data alle fiamme. Incendiate pochi minuti dopo altre due auto. Incendiati cassonetti, mentre i violenti attaccano il distributore di benzina in fondo a via Cavour, su largo Corrado Ricci. Danneggiato lo sportello bancomat di un ufficio postale. Su via Cavour sono arrivati i vigili del fuoco per spegnere i roghi facendosi spazio tra i manifestanti, molti dei quali impauriti per le esplosioni dei serbatoi delle auto e per le colonne di fumo nero che si innalzano. I pompieri sono stati bersagliati con lancio di oggetti dai teppisti.

Continua ...

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