lunedì 30 gennaio 2012

La pressione va misurata su entrambe le braccia


La differenza pressoria tra il braccio destro e sinistro permette di individuare problemi di salute difficilmente diagnosticabili

MILANO – La misurazione della pressione è uno di quei semplici esami che possono fornire importanti indicazioni sul nostro stato di salute. Ma, a differenza di quanto avviene comunemente, la misurazione andrebbe effettuata su entrambe le braccia. Lo sostiene uno studio del Peninsula College of Medicine and Dentistry dell'Università di Exeter, secondo il quale una differenza significativa tra i valori pressori rilevati nelle braccia rappresenta per i pazienti un segnale di allarme di possibili malattie vascolari, aumentando il loro rischio di morte.
BRACCIO DESTRO, BRACCIO SINISTRO - I ricercatori britannici hanno riesaminato e analizzato i dati di 28 studi precedenti nel corso dei quali erano state registrate differenze pressorie tra il braccio destro e quello sinistro dei volontari (è bene ricordare che non ha alcuna importanza in quale braccio la pressione sia più alta). Le conclusioni alle quali sono giunti, pubblicate su The Lancet, indicano che è sufficiente una variazione di 10 millimetri di mercurio nella pressione dei due arti per ritenere un paziente a rischio di malattia vascolare periferica (PVD) asintomatica. Questo tipo di patologia si riferisce all'ostruzione, parziale o totale, dei vasi sanguigni che irrorano sia le gambe che le braccia. Se invece lo scarto tra i valori rilevati supera i 15 millimetri di mercurio, l'interpretazione è quella di un sensibile aumento del rischio di malattie cerebro-vascolari, una crescita del 70 per cento della mortalità a causa di patologie cardiache e del 60 per cento del rischio di morte in genere.
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