venerdì 4 novembre 2011

L'Italia commissariata, Berlusconi e Barroso confermano

L'Italia commissariata, Berlusconi e Barroso confermano
CANNES - E' confermato che l'Italia adesso è stata commissariata nella sua attività di governo. L'ha confermato il Presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso. Ed indirettamente l'ha confermato anche Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa che ha tenuto. Una conferenza stampa in cui il premier italiano ha però cercato di smorzare i toni, affermando prima che si tratta di una "certificazione dell'impegno italiano" nel rispettare quanto concordato; poi che devono verificare soltanto, senza interferire con la politica italiana. Quando però uno dei giornalisti gli ha fatto presente che gli ispettori saranno a Roma la settimana prossima - cioè proprio quando ci sarà l'approvazione al Senato della legge di stabilità - Berlusconi ha risposto che gli ispettori verranno solo per convincere l'opposizione ad appoggiare le scelte del governo, in quanto "se l'opposizione decidesse di votare no, non sarebbe un voto contro il governo, ma un voto contro l'Italia". Per il resto è stato il solito show. Sul governo "arriveremo sicuramente fino al 2013", ma in ogni caso, se qualcuno della maggioranza voterà contro le decisioni del governo "si macchierebbe di un gravissimo tradimento". E' impossibile pensare ad un governo tecnico perchè, dice Berlusconi, "mi sono guardato intorno per vedere se ci sono personalità che possano fare un lavoro migliore di quello che sto facendo io e non c'è nessuno che sia all'altezza". I mercato però non hanno preso bene nè la notizia nè le dichiarazioni. Infatti la Borsa di Milano è scesa a -3% verso le 15.30, mentre alla stessa ora lo spread, cioè il differenziale tra titoli di Stato italiani a 10 anni e gli omologhi tedeschi, è salito vicino ai 460 punti, molto vicino al record asoluto di 464 punti.

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