venerdì 18 marzo 2011

Libia annuncia il cessate il fuoco.

Washington, 18 mar. (Adnkronos/Ign) - Il governo libico ha annunciato un immediato cessate il fuoco degli scontri con gli insorti. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Moussa Kuossa, secondo un'emittente araba.

"La Libia ha deciso un immediato cessate il fuoco e l'interruzione di tutte le operazioni militari" ha detto Koussa, aggiungendo che "lo stato libico incoraggia l'apertura di tutti i canali di dialogo con chiunque sia interessato sul territorio". La risoluzione Onu di ieri è "irragionevole", ha attaccato il ministro degli Esteri, sostenendo che "ci sono segnali che questo possa accadere". Una mossa di questo tipo, ha accusato, "è chiaramente contraria alla Carta Onu, ed è una violazione della sovranità nazionale della Libia".

La risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, passatacon 10 voti favorevoli e cinque astenuti, tra cui Cina, Russia e Germania, che prevede la 'no-fly zone' sui cieli della Libia e ''tutte le misure necessarie per proteggere i civili'', autorizza l'uso della forza contro le truppe del colonnello Muammar Gheddafi e apre la strada ad attacchi aerei sulla Libia.

Prima che il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite approvasse la risoluzione Gheddafi aveva minacciato di "trasformare in un inferno le vite" di quei Paesi che tentassero di attaccare la Libia.

"La comunità internazionale deve parlare con una sola voce", ha detto il segretario generale dell'Onu, Ban Ki Moon, sottolineando come sia importante che la risoluzione sia applicata da tutti i paesi membri.

"La comunità internazionale non può permettere di farsi ingannare" da Gheddafi", ha aggiunto Zapatero, annunciando che darà "un importante contributo" alle operazioni nel paese arabo. In precedenza il ministro spagnolo della Difesa, Carme Chacon, aveva dichiarato che Madrid metterà a disposizione della Nato due delle sue basi militari, quella di Rota, a Cadice, e quella di Moron a Siviglia, oltre a navi e aerei, per un possibile intervento internazionale in Libia.
Continua ...

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