Don Ciotti: "Ecco perché domani saremo in piazza a Potenza. La Chiesa deve essere meno prudente nella denuncia di ingiustizie e disfacimento etico"dal nostro inviato CONCHITA SANNINO.
Don Luigi Ciotti POTENZA - La carovana, l'elenco di 900 nomi da condividere e quell'alibi da scardinare. "Non è colpa di cupole invincibili. Qualunque violenza comporta una ricaduta nell'etica collettiva", avverte il sacerdote dalla lingua tagliente, don Luigi Ciotti. "Ci sono le vittime innocenti delle mafie e i cittadini uccisi anche dai silenzi e dalle complicità. Come gli scomparsi, le cui famiglie aspettano giustizia. Noi non facciamo differenze. Per questo Libera si dà appuntamento a Potenza, in terra lucana, dove esistono zone di ombra, ma dove c'è anche una società che lotta per la giustizia e che ci aspetta per sentire questa vicinanza". Don Ciotti, come sacerdote e fondatore di Libera insieme con 50mila persone tra familiari di vittime, volontari e cittadini, domani lei apre a Potenza la Sedicesima giornata della Memoria e dell'Impegno. Perché qui?"In terra lucana esistono intrecci tra poteri, zone di complicità, ma anche una società forte che lotta per la giustizia e che aspetta la nostra vicinanza. L'etimologia di Lucania è terra di luce, per alcuni anche terra "di lupi". Una terra che conosce la ferocia di lupi umani, che hanno alimentato episodi di violenza, di offesa a una dignità umana che è compito di tutti riscattare".Il mistero di Elisa Claps, uccisa nel 1993 ma il cui corpo è stato ritrovato esattamente un anno fa nel sottotetto di una chiesa, di questa zona grigia è il simbolo.
Continua ...
Nessun commento:
Posta un commento