venerdì 18 marzo 2011

Onu dà via libera alla no-fly zone e Gheddafi attacca Misurata

Francia: Raid a breve. L'Italia: Ci saremo. La Nato si riunisce per decidere l'applicazione della risoluzione .
Roma, 18 mar. (TMNews) - Gli attacchi aerei contro le truppe di Gheddafi, autorizzati dalla risoluzione 1973 del Consiglio di sicurezza dell'Onu, avranno luogo "in tempi rapidi". La situazione sul terreno non ammette altre esitazioni: le truppe fedeli a Muammar Gheddafi stanno pesantemente bombardando la città di Misurata. E così, a poche ore dal via libera delle Nazioni unite alla no-fly zone, è la Francia a lanciare il primo avvertimento a Tripoli. Che non ha atteso troppo per replicare: "La Libia non ha paura. Non aiuterete il popolo se ci bombarderete per uccidere i libici. Distruggerete il nostro Paese. Qui nessuno è contento", ha affermato uno dei figli del colonnello Saif el Islam.La risoluzione è stata varata con dieci voti favorevoli, zero contrari e cinque astensioni, ovvero quelle di Cina, Russia, Germania, India e Brasile. Nella notte il presidente degli Stati uniti Barack Obama ha chiamato il capo di stato francese Nicolas Sarkozy e il primo ministro britannico David Cameron per coordinare una strategia: "la Libia deve conformarsi immediatamente alla risoluzione e le violenze contro la popolazione civile devono finire", hanno concordato i tre leader.Alla notizia dell'approvazione della no fly zone, scene di giubilo hanno avuto luogo a Bengasi, dove i ribelli potrebbero essere presto attaccati dalle truppe di Gheddafi. Tripoli, intanto, si è detta pronta a un cessate il fuoco "di cui bisognerà però discutere i dettagli preventivamente". Ma sul terreno, Gheddafi sembra andare verso un'altra direzione. A Misurata è stata una notte di pesanti bombardamenti, e adesso le truppe di terra e i carri armati del colonnello stanno provando a fare irruzione nel centro città.
Continua ...

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