venerdì 18 marzo 2011

Libia, Onu autorizza 'no-fly zone' Parigi: ''Attacco entro poche ore'' Vertice intergovernativo a P. Chigi

Washington, 18 mar. (Adnkronos/Ign) - Gli ambasciatori dei 28 Paesi della Nato si riuniranno in mattinata a Bruxelles per esaminare la risoluzione sulla Libia approvata la notte scorsa dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. E' quanto si apprende da fonti dell'Alleanza atlantica.
La risoluzione, passata con 10 voti favorevoli e cinque astenuti, tra cui Cina, Russia e Germania, che prevede la no-fly zone sui cieli della Libia e ''tutte le misure necessarie per proteggere i civili'', autorizza l'uso della forza contro le truppe del colonnello Muammar Gheddafi e apre la strada ad attacchi aerei sulla Libia. Seifulislam Gheddafi, figlio del colonnello libico Muammar, nel corso di un'intervista all'emittente americana 'Abc', ha affermato che la Libia "non ha paura" delle conseguenze della risoluzione approvata dal Consiglio di Sicurezza. "Siamo nel nostro paese e con la nostra gente. E non abbiamo paura", ha affermato Seifulislam da Tripoli. "Non abbiamo nulla da temere - ha aggiunto il figlio del Colonnello - Non aiuterete le persone se attaccherete la Libia per uccidere i libici. Voi distruggete il nostro paese. Nessuno è felice di questo". Seifulislam ha poi rivelato che le autorità libiche hanno arrestato una dei quattro giornalisti del quotidiano americano 'New York Times' di cui si erano perse le tracce mercoledì. La giornalista, ha detto, sarà rilasciata "domani". L'Unione Europea si è detta "pronta ad attuare la risoluzione" sulla Libia approvata dal Consiglio di Sicurezza. E' quanto hanno assicurato in una nota congiunta il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy e l'Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune, Catherine Ashton, precisando che "il Consiglio europeo del 24 e 25 marzo e il Consiglio affari esteri del 21 discuteranno la situazione in Libia e prenderanno le decisioni necessarie in proposito". La Germania però ha messo in chiaro che non parteciperà a un intervento militare in Libia, diversamente dalla Francia. Parigi ha infatti avvertito che un attacco aereo alla Libia potrebbe avvenire anche entro poche ore. All'emittente Rtl, il portavoce del governo François Baroin, parlando al condizionale di possibili bombardamenti, ha affermato che "non si tratta di occupazione di territorio libico, ma di un intervento militare per proteggere la popolazione" e favorire il suo desiderio di libertà con la caduta della "dittatura terrorista e sanguinaria" di Gheddafi. Secondo il quotidiano 'Le Figaro', la Francia potrebbe utilizzare gli aerei militari di base in Corsica. Sulla Libia alle 12 ci sarà un vertice intergovernativo a Palazzo Chigi. Nel corso della riunione dovrebbe essere preso in esame il contributo italiano all'attuazione della 'no-fly zone'. Già ieri sera, a quanto si apprende, è stato fatto un primo punto sulla situazione tra il premier Berlusconi, La Russa e il sottosegretario Letta.
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