Non solo Fukushima: le altre 5 centrali a rischio

Su Foreign Policy la lista dei siti a rischio. E’ noto che la tragedia che sta avvenendo nel sito nucleare Giapponese di Fukushima dipende in massima parte dall’anzianità dell’impianto nipponico. Una centrale vecchia e inadeguata allo sforzo di un sisma massiccio come quello che ha colpito l’isola, e che ha causato importanti danni strutturali: ne abbiamo parlato più volte nei giorni scorsi, e anche oggi continuano ad arrivare notizie tutt’altro che incoraggianti. Il nocciolo del primo reattore sembra essere vicino al principio di fusione, il che comporterebbe l’ingresso della centrale in una fase del tutto incontrollabile. BULGARIA – Morte e devastazione circonderebbero l’aria infestata dalle radiazioni per oltre 10mila anni. Bisognerebbe procedere ad una soluzione Chernobyl, tappando il sito con un involucro di piombo. Ma Fukuhsima non è sola. Sui media internazionali arriva la lista delle centrali vecchie almeno quanto il sito giapponese e, dunque, ugualmente bulgaro di Kozloduy. E’ stato inserito nella lista delle 10 centrali più pericolose dell’ex blocco sovietico dagli ispettori americani che, alla caduta del muro di Berlino, si premurarono di andare a fare la cernita della situazione. I rischi costituiti dalla risalente tecnologia sovietica della centrale sono stati peggiorati dalle circostanze disperate che affliggono la Bulgaria nel suo complesso: “Blackout frequenti, soprattutto durante i mesi invernali, hanno piagato la Bulgaria fin dal 1984″, hanno scritto gli autori del rapporto. “Spesso, per ogni tre ore con l’elettricità ce n’è una senza. Questa carenza di potenza ha costituito un’importante necessità di spingere perchè il sito funzionasse nonostante i rischi”. I due reattori principali sono stati spenti nel 2004, e due dei rimanenti 4 sono in lista per la rottamazione come condizione per l’ingresso della Bulgaria nell’Unione Europea.

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