martedì 27 settembre 2011

La Cei attacca Silvio? La Lega insorge e parla di pedofilia L’ira di Berlusconi: non mi aspettavo un tale attacco

La Cei attacca Silvio? La Lega insorge e parla di pedofilia
ROMA – Il duro attacco del Cardinale Angelo Bagnasco scuote il mondo della politica, ottenendo consensi tra i banchi dell’opposizione e critiche, ovviamente, tra le file della maggioranza. Le parole dure del numero uno dei vescovi non piacciono affatto al Pdl, che come sempre in questi casi fa quadrato attorno al premier e lo difende, pur sostenendo tesi che non stanno né in cielo né in terra: non ultima quella secondo la quale il monito di Bagnasco, e di tutta la Chiesa, non è detto che fosse riferito a Berlusconi. Su tutti, ovviamente, l’ira e la delusione dello stesso premier che non si aspettava un attacco di questa valenza. Ma è soprattutto dalla Lega che arrivano le critiche più dure. I vescovi attaccano Berlusconi? Il Carroccio risponde: “Ognuno pensi ai problemi di casa propria”. Alle dure parole del Cardinale Angelo Bagnasco, sono seguite oggi quelle altrettanto dure di Carolina Lussana, vicepresidente dei deputati della Lega Nord. “E’ un messaggio rivolto a tutti, che potrebbe valere anche per la Chiesa per quanto riguarda la pedofilia. È un monito per tutti, chi è senza peccato scagli la prima pietra. Tutti abbiamo l’obbligo di tenere un decoro nei comportamenti”, ha commentato infatti l’esponente del Carroccio. Non è mancata ovviamente anche la replica del Pdl, direttamente chiamato in causa dalla parole di Bagnasco: “Non sono d’accordo con Bagnasco che è giunto a conclusioni che sono apparse unilaterali, prestando il fianco inevitabilmente a strumentalizzazioni di ogni sorta, prendendo evidentemente per buone delle premesse che sono invece a tutt’oggi delle semplici accuse non dimostrate, risultanti peraltro da una prassi illiberale e sconcertante di entrare illegalmente nella vita privata delle singole persone”, ha dichiarato Sandro Bondi. Del Pdl ha parlato tra i tanti anche l’onorevole Maurizio Lupi: “Penso che per i peccati ci giudicherà Dio. Per i reati, la magistratura. E per la politica, gli elettori. Che giudicheranno la politica svolta, non la vita privata”.

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