Il discorso del comico in Val di Susa: “Il mandante è Maroni”
Eccolo, nel resoconto di Maurizio Tropeano, inviato a Chiomonte per La Stampa, il discorso di Beppe Grillo in Val di Susa ai No-Tav che ha scatenato le polemiche politiche:
Quando Alberto Perino gli passa ilmicrofono Beppe Grillo non fa niente per placare la rabbia del popolo No Tav. Spiega di avere dei limoni in tasca – «ecco con che cosa ci difendiamo dai gas tossici vietati dall’Ue» – e poi, con alle spalle i poliziotti in assetto antisommossa protetti dal filo spinato, attacca: «Qui stanno facendo le prove tecniche di dittatura». Grillo sa toccare la pancia dei No Tav, esalta la loro resistenza: «Siete tutti degli eroi che sopportate questi gas lacrimogeni vietati dalla legge ». Per il comico la resistenza valsusina è un esempio per «tutta l’Italia che si batte contro opere inutili, dalla gronda di Genova, agli inceneritori alle autostrade». Lì in questa stretta valle di Chiomonte c’è il popolo mentre i Black Bloc bisogna andarli a cercare nel Parlamento italiano ». E se ci «saranno feriti e dei morti, spero di no, si dovranno trovare i responsabili e il veromandante si chiama Maroni ».
Continua ...
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