lunedì 4 luglio 2011

Armati, addestrati e militarizzati ecco chi sono i nuovi black bloc


In Val di Susa la battaglia scatenata da un migliaio di guerrieri metropolitani. Tra loro 300 stranieri. Hanno maschere antigas migliori di quelle della polizia e studiano i piani d'assalto a tavolino  dal nostro inviato MEO PONTE

CHIOMONTE - I primi due appaiono sul costone che fronteggia il museo archeologico, cuore del cantiere della LTF, quando mancano pochi minuti a mezzogiorno. Sono vestiti di nero, hanno il volto mascherato da sciarpe. Respirano attraverso maschere antigas a doppio filtro, più efficaci di quelle di polizia e carabinieri. Sono armati di fionde antiche, come quella del biblico Davide riesumata dall'Intifada, ma di sorprendente gittata.

Pochi minuti dopo sono centinaia. Si proteggono con caschi da muratori o da motociclista e con corazze da motocrossisti. La loro comparsa è annunciata dal gracchiare delle radio dei carabinieri dei Cacciatori di Sardegna che pattugliano i boschi e hanno trovato decine di depositi di armi improprie celati tra gli alberi. "Ci sono i black bloc" avverte la centrale. Calano dalla montagna, molti hanno passato la notte a Ramats e ora scendono di corsa i sentieri tra gli alberi verso il sito archeologico. Non hanno intenzione di assediare il cantiere della Maddalena, vogliono forzare la recinzione del cantiere (800 metri di filo spinato e muretti New Jersey) e soprattutto vogliono andare allo scontro con le forze dell'ordine.
Continua ...
http://www.repubblica.it/cronaca/2011/07/04/news/nuovi_black_bloc-18613640/

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