Da fonti diplomatiche la replica alla provocazione del Senatùr ("Nuovi sbarchi? Li mandiamo in Francia e Germania"). I governi del Nord Europa pronti a garantire risorse umane e finanziarie, non ad accogliere profughi. "L'Italia non volle i clandestini sbarcati a Malta. La Germania si tenne i 300mila dai Balcani"
BRUXELLES - Non accennano ad allentarsi le tensioni tra Italia e Unione europea sulla gestione dei nuovi e crescenti flussi di immigrati dal Nordafrica in conseguenza dell'instabilità dei vecchi regimi. Il nuovo testa a testa è acceso stavolta da una dichiarazione di Umberto Bossi. "Nuovi sbarchi di immigrati dal Maghreb? Speriamo non arrivino. Se arrivano li mandiamo in Francia e Germania". Queste le affermazioni del leader della Lega Nord, una provocazione in perfetto Bossi-style, chiusa da un poco convincente "Aspettiamo ordini dall'Europa" riguardo la posizione da tenere sulla situazione libica.
Dall'Europa non giungono ordini, ma segnali poco confortanti per Bossi e per chi nel governo sperava di vedersi spalancare le porte degli altri Paesi della Ue per una redistribuzione dei migranti che continuano ad approdare, ora dopo ora, sulle coste italiane. Fonti diplomatiche europee indorano l'amara pillola facendola precedere dalla parola "solidarietà". Quella che i governi degli Stati membri del Nord Europa esprimerebbero all'Italia, garantendo la loro disponibilità a fornire a Roma "materiale umano e mezzi finanziari" per fronteggiare l'emergenza. Ma nessuna apertura alla possibilità di uno smistamento di immigrati.
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