lunedì 23 maggio 2011

Premier in tv, l'Agcom multa 5 Tg. ''Violati i regolamenti elettorali''

(Adnkronos)
Roma, 23 mag. (Adnkronos) - Maxi-sanzione a Tg1 e Tg4 da parte dell'Agcom che ha comminato ai due telegiornali, in quanto 'recidivi', la multa nella misura massima prevista dalla legge, 258.230 euro. Sanzioni di 100mila euro ciascuno sono state inflitte a Tg2, Tg5 e Studio Aperto.

Nel mirino la giornata di venerdì 20 maggio, nella quale si è avuta la trasmissione, in prime time, da parte dei notiziari Tg1, Tg2, Tg5, Tg4 e Studio Aperto, di interviste al presidente del Consiglio. ''Sul puntol'Autorità aveva chiesto lo scorso 21 maggio chiarimenti urgenti alle emittenti interessate. Considerate le osservazioni pervenute da Rai e Mediaset'', si legge in una nota, la Commissione servizi e prodotti dell'Autorità ''ha ritenuto che le interviste, tutte contenenti opinioni e valutazioni politiche sui temi della campagna elettorale, ed omologhe per modalità di esposizione mediatica, abbiano determinato una violazione dei regolamenti elettorali emanati dalla Commissione parlamentare di Vigilanza e dall'Agcom''.

L'esame odierno da parte da parte della Commissione è avvenuto, precisa la nota, ''anche alla luce degli esposti presentati''. ''L'Autorità ribadisce -prosegue la nota- che vige il dovere di equilibrio e completezza di informazione fino alla conclusione della campagna elettorale con i ballottaggi in corso''.

L'Autorità ha infine chiarito che ''il divieto di diffusione di sondaggi sulle intenzioni di voto rimane in vigore su tutto il territorio nazionale fino allo svolgimento del secondo turno delle elezioni amministrative''.

Sono esterrefatto. L'Agcom ha multato tutte le tv che hanno fatto un'intervista al Premier che non parlava dal giorno delle elezioni. In altre parole, secondo l'Autorità, il capo del governo non doveva essere intervistato'', il direttore del Tg1 Augusto Minzolini, commentando la sanzione comminata alla testata dall'Agcom per l'intervista a Silvio Berlusconi trasmessa venerdì 20 maggio. ''Quindi il criterio giornalistico è stato messo da parte e ne è stato introdotto un altro dai contorni confusi - aggiunge Minzolini - che non è neppure quello della par condicio, visto che l'equilibrio in Tv era assicurato dalla natura e dai tempi delle presenze dei politici dell'opposizione nelle edizioni del Tg sia dei giorni precedenti che di quelli successivi. Come possono confermare i dati''.
Continua ...

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