venerdì 1 agosto 2008

Rom, Berlusconi zittito dal presidente rumeno

Show rovinato per Silvio Berlusconi. L’occasione era ghiotta e non poteva farsela sfuggire: sbattere in faccia ai media quanto funziona la sua politica di sicurezza, con cattivi, clandestini e rom dietro le sbarre e i suoi elettori felici nelle loro case sicure. Il tutto con un testimonial d’eccezione: il Presidente della Romania, Traian Basescu. Lui sì che di rom se ne intende. Lo show del presidente del Consiglio è stato però rovinato, dicevamo. Berlusconi voleva togliersi un bel po’ di sassolini dalle scarpe. È «del tutto lontana dalla verità l'opinione che ci sia un comportamento negativo da parte del governo e dall'Italia nei confronti della comunità romena in Italia», ha esordito il Cavaliere, «non c'è nessuna discriminazione». Sulla questione relativa all'identificazione dei bambini rom «c'è stata una disinformazione completa, assoluta», ha detto. «L’intenzione pratica del governo italiano», ha cercato di spiegare Berlusconi, «è togliere da una situazione di soggezione quei bambini che sono costretti dai genitori a fare l'elemosina invece di andare a scuola». L’uso delle impronte digitali per identificarli? «È una pratica corrente», ha detto sicuro il premier. Poi l’invettiva contro l’Unione europea. L'Europa è restia ad accettare le misure sulle impronte digitali ai bambini rom «perché c'è stata una disinformazione assoluta». Secondo Berlusconi «la commissione Europea non è intervenuta, ma ha semplicemente risposto con una comunicazione. È il Parlamento europeo che è intervenuto - ha aggiunto - dunque si è trattato di una risposta politica basata su una irrealtà». La parola è passata Basescu, che fa le sue doverose precisazioni sulla vicenda. «Vorrei essere chiaro, nel caso in cui non si fosse capito, che non approvo parte, o gran parte, delle misure prese dal governo italiano», ha detto il presidente rumeno. Primo schiaffo al Cavaliere impietrito davanti a lui. Basescu poi ha voluto affrontare, in particolare, la questione delle impronte digitali ai bambini rom. «Le impronte ai bambini rom - dice Basescu - possono essere prese solo in presenza dei genitori oppure in presenza di un giudice. Queste impronte - aggiunge Basescu - vanno prese solo in mancanza di un documento di identità». Secondo schiaffo. Basescu, di fronte a Berlusconi, ha precisato: «I rom sono cittadini romeni. I cittadini rumeni sono cittadini a pieno diritto dell'Unione europea e, pertanto, vanno trattati come tali», ha sottolineato il presidente rumeno. Terzo schiaffo. Berlusconi, a questo punto, ha cercato di recuperare sottolineando «la collaborazione intensa fra le forze dell'ordine di Italia e Romania». Ma Basescu ha preso la parola e concluso: «Vorrei farvi notare che la metà dei poliziotti romeni sono di etnia rom». Basescu ha ricordato che «40 poliziotti romeni hanno preso parte a Bucarest ad un corso di lingua italiana». Quarto e ultimo schiaffo. http://oknotizie.alice.it/go.php?us=21c00810e25864fe

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