Un disegno di legge che prevede sgravi per gli imprenditori "ribelli" sarà valutato la prossima settimana dalla Commissione antimafia dell'Assemblea regionale siciliana
PALERMO - Una zona franca che prevede esenzione dall'Irap, dall'Ici, dai contributi previdenziali e dall'imposta sui redditi per cinque anni: sono gli sgravi per gli imprenditori che denunciano il pizzo, previsto in un disegno di legge che la prossima settimana sarà al vaglio della Commissione antimafia dell'Assemblea regionale siciliana.Il testo ha avuto l'imprimatur del procuratore nazionale antimafia, Piero Grasso. La bozza prevede l'istituzione di zone franche per la legalità nelle aree ad alto tasso di criminalità, una per ogni provincia. Nel ddl, sono previste, inoltre, agevolazioni ai comuni per la gestione dei beni confiscati alla mafia, e un fondo di diecimila euro annui per istituire nelle scuole "laboratori della legalità". Prestiti anche alle cooperative e alle comunità di recupero che utilizzano patrimoni sottratti alla mafia.Una modifica importante riguarderà gli onorari per i legali che difendono la parte civile nei processi di mafia: gli importi verranno ridotti per limitare i costi per la Regione. L'obiettivo della Commissione antimafia è di approvare il ddl entro la fine dell'anno.
01/08/2008
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