sabato 16 aprile 2011

E se sui partiti Grillo avesse ragione?

Ci sono club che campano grazie ai soci assenti, quelli che non partecipano alle attività, pur versando regolarmente la quota. Lo stesso avviene con la partitocrazia: sopravvive, nonostante tutto, grazie a chi delega, pur pagando le tasse. Se la delega è dunque la norma della vita associativa così come di quella democratica, dove il partito di maggioranza relativa rischia di risultare quello degli astenuti, minoranza per minoranza, tanto vale valutare e dar spazio ad altri tipi di attivisti oltre quelli che militano nei partiti, realtà sempre più astratte, quasi esclusivamente televisive, con scarso radicamento nel territorio.

Ricordo un test aziendale in cui si veniva invitati ad unire i nove punti di un quadrato, uno al centro e tre per ogni lato, attraverso quattro soli segmenti tracciati in continuo. Impossibile trovare una soluzione all’interno del quadrato: bisognava partire da fuori, ma non è così naturale farlo. Penso che chi abbia un minimo di esperienza e di età, comprenda e ammetta che, all’interno del quadrato dei partiti, non ci sia un modo efficace per uscire dal pantano in cui siamo sprofondati. Le commistioni tra politica e affari, la difesa delle rendite di posizione, l’azione delle lobby economiche (grandi imprese) e sociali (sindacati), la massoneria affaristica, la criminalità organizzata, la mancanza di informazione indipendente, i retaggi ideologici di certa opposizione, ecc., fanno sì che una decorosa via d’uscita sia oggi davvero una missione impossibile. Non ci sono più alchimie di alleanze partitiche sperimentabili: invertendo l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia!

Per la teoria dei giochi, una furbata come percorrere una corsia di emergenza in una strada trafficata porta un vantaggio solo se si è da soli a farlo: se tutti facciamo i furbi, siamo fermi daccapo. Abbiamo un istinto molto italiano per scovare scorciatoie, ma, a lungo andare, la scorciatoia altrui blocca la propria. Alcuni hanno fatto persino dell’antimafia o della legalità una scorciatoia o una corsia privilegiata per il potere! Come se ne esce? In questa situazione, una posizione di effettiva forza ce l’ha, paradossalmente, chi non ha nulla da perdere o da difendere. Mi riferisco alle nuove generazioni il cui futuro è nero e la cui rappresentanza politica è pressoché inesistente. Non che consideri queste generazioni esenti dal “peccato originale”, dall’inclinazione al male, ma, almeno, una loro azione politica necessiterebbe di un po’ di tempo prima di corrompersi e, magari, con qualche opportuno accorgimento, questo processo potrebbe essere utilmente ritardato mentre si affronterebbe, con visione nuova e capace di radicali riforme, la situazione attuale. Alle reti di “scorciatoie” si potrebbero così contrapporre strade maestre all’insegna della trasparenza e della meritocrazia, coniugata alla solidarietà.

Continua ...

http://informarexresistere.fr/e-se-sui-partiti-grillo-avesse-ragione.html#commentspost

Nessun commento:

Posta un commento