sabato 16 aprile 2011

Thyssen, l'ad condannato a 16 anni e mezzo per omicidio volontario

Torino, 15 apr. (Adnkronos/Ign) - La Corte d'Assise di Torino ha condannato a 16 anni e mezzo per omicidio volontario con dolo eventuale l'amministratore delegato della ThyssenKrupp Harald Espenhahn. La sentenza è arrivata intorno alle 21.

Sono state tutte accolte le richieste dell'accusa per gli imputati nel processo. Solo per Daniele Moroni la Corte ha aumentato la pena a 10 anni e 10 mesi, i pm avevano chiesto 9 anni.

Confermata la condanna a 13 anni e 6 mesi per i quattro dirigenti: Gerald Priegnitz, Marco Pucci, Raffaele Salerno e Cosimo Cafueri.

"Espenhahn non è un cinico assassino" aveva detto l'avvocato Ezio Audisio, difensore di Hespenhahn, concludendo le sue controdeduzioni.

Il rogo nel dicembre 2007 costò la vita a sette operai che stavano lavorando alla linea 5 dello stabilimento torinese dell'acciaieria.

''Una condanna non è mai una vittoria né una festa però questa condanna può significare molto per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro''. Così il procuratore aggiunto Raffaele Guariniello ha commentato la lettura della sentenza sulla Thyssen che ha accolto tutte le richieste formulate dall'accusa lo scorso 14 dicembre. ''Questa è una svolta epocale, non era mai successo che per una vicenda legata al lavoro venisse riconosciuto il dolo eventuale. Credo che di qui in poi - ha concluso - i lavoratori possano contare molto di più sulla sicurezza e credo anche che le imprese possano essere in grado di fare molto di più per la sicurezza''.

''Siamo totalmente insoddisfatti'' ha commentato Cesare Zaccone, avvocato della difesa. Alla domanda su che cosa abbia influito sulla decisione dei giudici, l'avvocato Zaccone ha allargato le braccia e indicando l'aula gremita di parenti, telecamere, fotografi e giornalisti, ha detto: ''Tutto questo''. Il legale ha poi spiegato che sicuramente ricorreranno in Appello anche se ''non credo otterremo molto di più''.

''Non possiamo dirci felici perché i nostri figli non torneranno più indietro, ma questa sera con questa sentenza un po' di giustizia è stata fatta'' ha dichiarato la mamma di Roberto Scola, Isa Pisano. La mamma di Giuseppe Demasi, Rosina Platì, ha aggiunto: ''A dispetto di tanta gente che non credeva io ho voluto credere fino in fondo che la legge è uguale per tutti e questa sentenza, questa sera, lo ha dimostrato''.
Continua ...

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