giovedì 5 maggio 2011

Crac Parmalat, Tanzi va in carcere

Milano, 5 mag. - (Adnkronos/Ign) - La Procura generale di Milano ha dato il via libera all'esecuzione della pena di Calisto Tanzi, condannato definitivamente ieri dalla Cassazione a otto anni e un mese di carcere per aggiotaggio.

Ad eseguire l'arresto dell'ex patron della Parmalat e a condurlo nel carcere di Parma sono stati i militari della Guardia di Finanza di Milano.

Ora la 'partita' si sposta al Tribunale di sorveglianza, dove i difensori dell'ex patron di Parmalat, hanno presentato ieri una richiesta, finalizzata a ottenere per il loro assistito gli arresti domiciliari.

Calisto Tanzi ha affrontato l'arresto "sereno e preparato", ha detto uno dei suoi difensori, Fabio Belloni, commentando l'esecuzione della pena. "Calisto Tanzi - aggiunge Fabio Belloni - era stato preparato al fatto che il suo arresto era un'ipotesi concreta". Tuttavia, stando a quanto si apprende, l'ex patron di Collecchio avrebbe chiesto ai finanzieri che avevano l'ordine di tradurlo in carcere del tempo per poter mettere in una busta i medicinali che assume e per terminare di preparare la valigia.

Nel corso delle indagini, condotte a Milano sul crac della Parmalat, Tanzi aveva già trascorso dodici mesi agli arresti tra carcere e domiciliari. Tra 'presofferto', richiesta di applicazione dei benefici di legge e indulto, Calisto Tanzi dovrà scontare complessivamente quattro anni e quattro mesi di reclusione. E' quanto viene indicato nell'ordine di esecuzione della pena.

Questi i calcoli per arrivare a quattro anni e quattro mesi. Dalla pena inflitta, otto anni e un mese, vanno 'tolti' i periodi di presofferto che Calisto Tanzi ha già subito dal 27 dicembre 2003 al 26 settembre 2004, per un totale di otto mesi e trenta giorni. Per questo la pena viene rideterminata in sette anni e quattro mesi. Da questi, però, deve essere tolto un ulteriore periodo di tre anni per l'indulto del 2006. Così si arriva a un operiodo effettivo di detenzione di quattro anni e quattro mesi.

Nessun commento:

Posta un commento