L'accusa è concorso esterno in associazione mafiosa Il sindaco: le accuse non riguardano attività nella capitale.
ROMA - Il sindaco di Pignataro Maggiore (Caserta), Giorgio Magliocca, del Pdl, è stato arrestato dalla polizia con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Magliocca, già consulente del ministero delle Telecomunicazioni, lavora alla segreteria politica del sindaco di Roma, Gianni Alemanno. Secondo l'accusa, Maglioca avrebbe consentito al clan Ligato-Lubrano di continuare a gestire beni confiscati. Il Pd ha subito chiesto al sindaco di Roma di fare chiarezza sulla vicenda.
Magliocca, che ha 37 anni, secondo l'accusa, anziché destinare una villa e alcuni appezzamenti di terreno a scopi sociali, avrebbe permesso che l'edificio fosse devastato, anche con l'asportazione degli infissi, e che i terreni fossero coltivati. A Magliocca gli agenti della squadra mobile hanno notificato ordinanze emesse su richiesta del procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho e dei sostituti Giovanni Conzo, Alessandro Milita e Liana Esposito.
Magliocca è entrato giovanissimo in politica. Nel 1998, a 23 anni, è stato eletto consigliere comunale di Pignataro Maggiore. Nel 2000 è stato eletto consigliere provinciale di Caserta. Nel 2002 la prima elezione a sindaco di Pignataro Maggiore con la lista «Alleanza Civica». Nel 2005 è stato riconfermato consigliere provinciale. Nel 2006 è stato rieletto sindaco di Pignataro Maggiore con la lista «Alleanza Civica per le libertà». Ha ricoperto la carica di capogruppo di Alleanza Nazionale al Consiglio provinciale di Caserta dal 8 maggio 2005 al 24 marzo 2009.
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