Tripoli, 11 mar. - (Adnkronos/Aki/Ign) - "I soldati fedeli a Muammar Gheddafi sono entrati a Ras Lanuf ma noi resistiamo ancora in alcune aree della città". E' quanto ha affermato un esponente dei ribelli libici alla tv satellitare 'al-Arabiya' dopo che questa mattina le truppe fedeli al colonnello libico (con circa 150 uomini, alcuni arrivati via mare, e tre tank) sono entrate nel centro portuale del Golfo di Sirte, in Libia, combattento violentemente contro i ribelli che nei giorni scorsi avevano preso in mano la città.
La riconquista di Ras Lanuf viene mostrata sulla tv di stato libica: nelle immagini si vede un giornalista che intervista uomini e donne della città che festeggiano l'arrivo delle truppe del regime e inneggiano a Gheddafi. Anche i rivoltosi poi confermano: "Le brigate di Gheddafi controllano ora buona parte della città ma ci sono ancora sacche di resistenza continuano a bombardare la città e lo fanno da navi civili che si trovano davanti alle coste di Ras Lanuf".
Ras Lanuf è vicina a un importante terminal petrolifero e nei giorni scorsi ha conosciuto raid aerei e colpi di mortaio, sia nei pressi dell'impianto sia contro un ospedale, evacuato ieri.
Le autorità di Tripoli inviano poi brevi messaggi di testo (sms) ai telefoni cellulari dei cittadini libici in cui si annuncia che presto le città diBengasi e Ajdabiya, oggi sotto il controllo degli insorti, saranno riconquistate dal raìs.
I tre militari olandesi detenuti in Libia dal 27 febbraio, nel frattempo, sono stati liberati e hanno lasciato Tripoli a bordo di un elicottero militare greco diretto ad Atene. Lo ha annunciato Otte Beeksma, portavoce del ministero della Difesa olandese.
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