l provvedimento pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione dà il via libera al blocco degli asset, tra gli altri, di Lia e Lafico, ma anche della banca centrale. Mustafa Zarti al primo posto nella lista nera per "associazione stretta" con il regime di Gheddafi
BRUXELLES - Diventa operativo il congelamento degli asset controllati da Lia e Lafico, nonchè dalla Banca centrale libica, da altre tre società e dal vicepresidente della Lia, Mustafa Zarti. Sulla Gazzetta Ufficiale Ue di oggi è stato infatti pubblicato il regolamento che estende a questi soggetti le sanzioni contro la Libia varate il due marzo scorso. Come conseguenza, Unicredit ha sospeso i diritti di voto del socio libico.
"Alla luce delle decisioni pubblicate oggi dall'Unione Europea - si legge in una nota dell'istituto di Piazza Cordusio -, UniCredit dichiara che, con riferimento agli azionisti libici, l'esercizio dei diritti relativi alle azioni possedute sarà congelato in conformità a tali decisioni".
Il provvedimento, si legge nel testo del regolamento Ue, è stato adottato "tenuto conto della gravità della situazione in Libia" ed è "obbligatorio in tutti i suoi elementi e direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri". Al primo posto nel nuovo elenco di soggetti sottoposti alle sanzioni Ue figura come persona fisica Mustafa Zarti, cittadino austriaco e vicepresidente del Consiglio di amministrazione della Lybian investment authority (Lia), nonché membro del comitato esecutivo della National Oli corporation, capo della società petrolifera Tamoil e vicepresidente della Firs energy bank nel Bahrein. Zarti è stato inserito nella lista nera Ue per "associazione stretta con il regime" di Gheddafi.
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