"Lele Mora - spiega Sarno - e' ristretto nel reparto 'Nuovi Giunti' del carcere milanese di Opera, ed era gia' sottoposto a particolare sorveglianza. Il tentato suicidio e' stato posto in essere con dei cerotti, regolarmente detenuti in cella, che Mora ha applicato su naso e bocca. Ovviamente l'intervento dell'agente di sorveglianza e' stato efficace ed immediato. Considerate le modalita' piu' che ad un reale tentato suicidio - sottolinea - e' forse piu' appropriato riferirsi ad un gesto dimostrativo, che non e' escluso possa essere stato messo in piedi per attirare l'attenzione sulla sua vicenda processuale".
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