venerdì 6 febbraio 2009

Europee, Mastella con il Pdl - "Vado a casa di chi mi ospita"

"Casini non fa nulla, perciò chiedo diritto d’asilo come nel Medioevo"
Auguri, Clemente Mastella. «Grazie, la vecchiaia incombe. Oggi ne ho compiuti 62, di anni».
E ancora non si è stancato? Sempre con il pallino della politica? «Mi sto schifando...».
Eppure, per le Europee sta di nuovo per saltare il fosso, dopo deboli segnali, almeno in sede locale, di riavvicinamento al Pd..... «Aspettiamo che questa legge infame venga approvata». E un minuto dopo va con Silvio Berlusconi.
Il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, sostiene che lei è della famiglia del Ppe? «Mi fa piacere. Ne abbiamo parlato, c’ero anch’io a “Porta a Porta”.
Se per questo, aggiungo, al Ppe si richiamano anche l’Udc di Casini e persino una parte del Pd che è diviso tra la famiglia democratica popolare e quella socialista, e per questo, alla fine, forse, non aderirà a nessuno dei due gruppi».
Mastella che fa? Tergiversa? Magari ha paura di essere fregato un’altra volta, come accadde giustappunto un anno fa quando, dopo aver abbandonato il governo Prodi, fatto sciogliere il Parlamento, trattò il numero di deputati e senatori con Berlusconi e alla fine della fiera si ritrovò con nulla in mano? «Non mi faccia ricordare quel periodo nero della mia vita. Colpito negli affetti, abbandonato da quella maggioranza che doveva perlomeno solidarizzare con me, al centro di una offensiva giudiziaria e di settori di servizi segreti. Mia moglie agli arresti, volevano che finissi a Poggioreale anch’io, e la mia famiglia sull’orlo di una grave crisi di nervi».
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http://lastampa.it/redazione/cmsSezioni/politica/200902articoli/40737girata.asp

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